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Gratis et amore artis
Gratis, et amore artis rappresenta una relazione tra artisti diversi che, partendo da un’opera del passato, trasformano il dato memoriale in corpo immaginifico, in «storicismo sui generis» (Argan) che fuorvia dalla tensione del confronto per aprire un discorso dedicato al presente dell’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GRATIS, ET AMORE ARTIS
a cura di Antonello Tolve
artisti
DEVRIM KADIRBEYOĞLU (Turchia)
MOIO & SIVELLI (Italia)
LÍVIA MOURA (Brasile)
ANDY WARHOL (States)
Convento di San Filippo Neri, Via San Filippo Neri, Pontone di Scala – SA / Italy
opening 26 giugno 2010 ore 11.30
orari 11.00-13.00 / 16.00-20.00 o su appuntamento
dal 26 giugno al 31 luglio 2010
L'Associazione Corporazione delle Arti e delle Tecnologie con il patrocinio del Comune di Scala e dell'Arcidiocesi di Amalfi e Cava de' Tirreni, la preziosa collaborazione del MMMAC – Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea, del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali presenta, in occasione della riapertura degli ambienti del Convento di San Filippo Neri di Pontone, la mostra collettiva Gratis, et amore artis, a cura di Antonello Tolve.
Gratis, et amore artis rappresenta una relazione tra artisti diversi che, partendo da un'opera del passato, trasformano il dato memoriale in corpo immaginifico, in «storicismo sui generis» (Argan) che fuorvia dalla tensione del confronto, del paragone e della similitudine per aprire un discorso dedicato all'urgenza dell'attuale, alle maglie del fare e dell'agire sul (e nel) presente dell'arte.
Punctum saliens dell'intero apparato visuale è la rivisitazione della figura del Cristo (della sua felice novella) mediante un corpo visivo che, da Andy Warhol, si dirama inevitabilmente verso tre punti estetici attuali: Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, Lìvia Moura.
Il modo di dire Gratis et amore Dei (generato e divulgato in ambito cristiano) che indica, appunto, la carità e l'aiuto offerto al prossimo senza alcun tipo di compromesso, compenso economico o ambiguità d'altro genere, diventa, ora, rapportato al mondo dell'arte, verba magistri di una panoramica visiva che racconta – secondo cifre estetiche decisamente differenti – un mondo, quello dell'agire nei campi della reviviscenza linguistica, che fa i conti con l'arcaico e i suoi riverberi attuali.
Luogo di riflessione sull'arte e su andamenti estetici che trasformano il verbo – la parola, appunto – e la sua volatilità in tessuto visivo, Gratis Et Amore Artis propone una serie di artisti internazionali per ripercorrere – da angolazioni differenti e da diverse (davvero diverse) latitudini (formali, estetiche, ecc) – la figura di Cristo attraverso il revivalismo di un revivalismo. In altre parole gli artisti propongono un'analisi del Cristo prodotto da Warhol sulla base del Cenacolo di Leonardo.
Partendo, appunto, da una rivisitazione del Cenacolo leonardesco effettuata da Warhol nel 1969, gli artisti invitati in mostra hanno ripensato la figura di Cristo – e il corpus evangelico, in generale – attraverso l'opera di Warhol. Così, all'opera di Warhol che fa da viatico riflessivo alla mostra sono stati accostati tre importanti elaborati artistici che, pur collegandosi alle trame del mondo cristologico, propongono indagini contemporanee legate, via via, ai territori e alle problematiche scottanti che scotolano il mondo della vita.
Moio & Sivelli – il cui prefisso estetico segna una trama fittissima di rimandi al mondo della vita e ai territori pungenti dell'ironia. Devrim Kadirbeyoğlu il cui lavoro segna il territorio dell'arte con potenti analisi antropologiche e sociologiche. Lìvia Moura le cui opere si fanno sudario e scorrimento visivo. Tre fiati diversi che fuorviano dal dato semplicistico per strutturare un programma teso a fare e disfare con agilità, ambiguità e oscurantismi.
Saltando con eleganza il fosso della storia – e fuorviando dall'autostrada storicistica tout court – Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, Lìvia Moura producono una serie di pseudo-revivals che bombarda i territori dell'antico per stringere il passato nelle morse di un necessario (e urgente) pulsante presente.
/////////////////////////////////////////
Sponsor: Ristorante San Giovanni (Pontone), Blu Bar (Pontone), B & B Dint'a Torre (Pontone), Antico Episcopio Room and Breakfast (Pontone).
/////////////////////////////////////////
Luogo: Convento di San Filippo Neri, Via San Filippo Neri, Pontone di Scala – SA (Italy)
Orari d'apertura: dal lunedì alla domenica 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 o su appuntamento +39 335 8199677 (Arch. Anna Fimiani)
Periodo della mostra: dal 26 giugno al 31 luglio 2010
Catalogo MMMAC Edizioni / EDI.COM
_______________________
PRESS RELASE
GRATIS, ET AMORE ARTIS
curated by Antonello Tolve
artists
DEVRIM KADIRBEYOĞLU (Turkey)
MOIO & SIVELLI (Italy)
LÍVIA MOURA (Brazil)
ANDY WARHOL (States)
Convento di San Filippo Neri, Via San Filippo Neri, Pontone di Scala – SA / Italy
opening Saturday June 26 h. 11.30
opening hours am 11.00-13.00 / pm 16.00-20.00 or by appointment (+39 335 8199677)
from June 26 to July 31, 2010
Association CAT - Corporazione delle Arti e delle Tecnologie
MMMAC – Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea
Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali
Arcidiocesi di Amalfi e Cava de' Tirreni
Comune di Scala
Sponsor
Restaurant San Giovanni
Blu Bar
Antico Episcopio Room and Breakfast
B & B Dint'a Torre
Gratis Et Amore Artis represents a relationship between different artists who, starting from a work of art of the past, transform the memory datum into an imaginary corpus, in a «sui generis historicism» (Argan) which distracts from the tension of contrast, comparison and similarity to open a debate on the urge of the present, to the minutiae of doing and acting on (and in) the present of art.
The punctum saliens of the whole visual set up is the revisiting of the figure of Christ (of his Good News) through a visual corpus which, starting from Andy Warhol, inevitably branches off towards three present aesthetical points: Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, Livia Moura.
A place to think art and aesthetical trends which transform the word and its volatility into visual fabric, Gratis, et amore artis proposes a series of international artists with whom to revisit – from diverse angles and different (really different) latitudes (formal, aesthetical, etc.) – the figure of Christ through the revivalism of a revivalism. In fact, the artists propose an open and uneven analysis of Warhol’s Christ on the basis of Leonardo’s Last Supper.
Starting from Warhol’s 1969 reinterpretation of Leonardo’s Last Supper, the artists involved have rethought the figure of Christ – and of the gospel corpus in general – through Warhol’s work. Thus, with Warhol’s work used as a vehicle for reflection, the exhibition was used to compare three tasty artistic views which, although reconnecting with the huge Christological body of work, propose contemporary explorations that continuously relate to the places and problems which scutch the lifeworld (Lebenswelt).
Moio & Sivelli – whose aesthetic tenet outlines a dense plethora of references to every-day life and to the biting chapters of irony. Devrim Kadirbeyoğlu, whose work leaves its mark in art with a powerful anthropological, sociological and relational analysis. Lìvia Moura, whose work becomes both shroud of and visual connection between past and present. Three breaths which deviate from the simplistic datum and from logic-linear analysis to set up a programme aiming at doing and undoing, with great ease, ambiguity and obscurantism.
Gracefully skipping the chasm of history – and deviating from the tout court main road of historicism – Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, and Lìvia Moura produce a series of pseudo-revivals which bombard the territories of old, in order to hold the past in the iron grip of an impellent (and urgent) pulsating present (Antonello Tolve).
a cura di Antonello Tolve
artisti
DEVRIM KADIRBEYOĞLU (Turchia)
MOIO & SIVELLI (Italia)
LÍVIA MOURA (Brasile)
ANDY WARHOL (States)
Convento di San Filippo Neri, Via San Filippo Neri, Pontone di Scala – SA / Italy
opening 26 giugno 2010 ore 11.30
orari 11.00-13.00 / 16.00-20.00 o su appuntamento
dal 26 giugno al 31 luglio 2010
L'Associazione Corporazione delle Arti e delle Tecnologie con il patrocinio del Comune di Scala e dell'Arcidiocesi di Amalfi e Cava de' Tirreni, la preziosa collaborazione del MMMAC – Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea, del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali presenta, in occasione della riapertura degli ambienti del Convento di San Filippo Neri di Pontone, la mostra collettiva Gratis, et amore artis, a cura di Antonello Tolve.
Gratis, et amore artis rappresenta una relazione tra artisti diversi che, partendo da un'opera del passato, trasformano il dato memoriale in corpo immaginifico, in «storicismo sui generis» (Argan) che fuorvia dalla tensione del confronto, del paragone e della similitudine per aprire un discorso dedicato all'urgenza dell'attuale, alle maglie del fare e dell'agire sul (e nel) presente dell'arte.
Punctum saliens dell'intero apparato visuale è la rivisitazione della figura del Cristo (della sua felice novella) mediante un corpo visivo che, da Andy Warhol, si dirama inevitabilmente verso tre punti estetici attuali: Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, Lìvia Moura.
Il modo di dire Gratis et amore Dei (generato e divulgato in ambito cristiano) che indica, appunto, la carità e l'aiuto offerto al prossimo senza alcun tipo di compromesso, compenso economico o ambiguità d'altro genere, diventa, ora, rapportato al mondo dell'arte, verba magistri di una panoramica visiva che racconta – secondo cifre estetiche decisamente differenti – un mondo, quello dell'agire nei campi della reviviscenza linguistica, che fa i conti con l'arcaico e i suoi riverberi attuali.
Luogo di riflessione sull'arte e su andamenti estetici che trasformano il verbo – la parola, appunto – e la sua volatilità in tessuto visivo, Gratis Et Amore Artis propone una serie di artisti internazionali per ripercorrere – da angolazioni differenti e da diverse (davvero diverse) latitudini (formali, estetiche, ecc) – la figura di Cristo attraverso il revivalismo di un revivalismo. In altre parole gli artisti propongono un'analisi del Cristo prodotto da Warhol sulla base del Cenacolo di Leonardo.
Partendo, appunto, da una rivisitazione del Cenacolo leonardesco effettuata da Warhol nel 1969, gli artisti invitati in mostra hanno ripensato la figura di Cristo – e il corpus evangelico, in generale – attraverso l'opera di Warhol. Così, all'opera di Warhol che fa da viatico riflessivo alla mostra sono stati accostati tre importanti elaborati artistici che, pur collegandosi alle trame del mondo cristologico, propongono indagini contemporanee legate, via via, ai territori e alle problematiche scottanti che scotolano il mondo della vita.
Moio & Sivelli – il cui prefisso estetico segna una trama fittissima di rimandi al mondo della vita e ai territori pungenti dell'ironia. Devrim Kadirbeyoğlu il cui lavoro segna il territorio dell'arte con potenti analisi antropologiche e sociologiche. Lìvia Moura le cui opere si fanno sudario e scorrimento visivo. Tre fiati diversi che fuorviano dal dato semplicistico per strutturare un programma teso a fare e disfare con agilità, ambiguità e oscurantismi.
Saltando con eleganza il fosso della storia – e fuorviando dall'autostrada storicistica tout court – Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, Lìvia Moura producono una serie di pseudo-revivals che bombarda i territori dell'antico per stringere il passato nelle morse di un necessario (e urgente) pulsante presente.
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Sponsor: Ristorante San Giovanni (Pontone), Blu Bar (Pontone), B & B Dint'a Torre (Pontone), Antico Episcopio Room and Breakfast (Pontone).
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Luogo: Convento di San Filippo Neri, Via San Filippo Neri, Pontone di Scala – SA (Italy)
Orari d'apertura: dal lunedì alla domenica 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 o su appuntamento +39 335 8199677 (Arch. Anna Fimiani)
Periodo della mostra: dal 26 giugno al 31 luglio 2010
Catalogo MMMAC Edizioni / EDI.COM
_______________________
PRESS RELASE
GRATIS, ET AMORE ARTIS
curated by Antonello Tolve
artists
DEVRIM KADIRBEYOĞLU (Turkey)
MOIO & SIVELLI (Italy)
LÍVIA MOURA (Brazil)
ANDY WARHOL (States)
Convento di San Filippo Neri, Via San Filippo Neri, Pontone di Scala – SA / Italy
opening Saturday June 26 h. 11.30
opening hours am 11.00-13.00 / pm 16.00-20.00 or by appointment (+39 335 8199677)
from June 26 to July 31, 2010
Association CAT - Corporazione delle Arti e delle Tecnologie
MMMAC – Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea
Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali
Arcidiocesi di Amalfi e Cava de' Tirreni
Comune di Scala
Sponsor
Restaurant San Giovanni
Blu Bar
Antico Episcopio Room and Breakfast
B & B Dint'a Torre
Gratis Et Amore Artis represents a relationship between different artists who, starting from a work of art of the past, transform the memory datum into an imaginary corpus, in a «sui generis historicism» (Argan) which distracts from the tension of contrast, comparison and similarity to open a debate on the urge of the present, to the minutiae of doing and acting on (and in) the present of art.
The punctum saliens of the whole visual set up is the revisiting of the figure of Christ (of his Good News) through a visual corpus which, starting from Andy Warhol, inevitably branches off towards three present aesthetical points: Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, Livia Moura.
A place to think art and aesthetical trends which transform the word and its volatility into visual fabric, Gratis, et amore artis proposes a series of international artists with whom to revisit – from diverse angles and different (really different) latitudes (formal, aesthetical, etc.) – the figure of Christ through the revivalism of a revivalism. In fact, the artists propose an open and uneven analysis of Warhol’s Christ on the basis of Leonardo’s Last Supper.
Starting from Warhol’s 1969 reinterpretation of Leonardo’s Last Supper, the artists involved have rethought the figure of Christ – and of the gospel corpus in general – through Warhol’s work. Thus, with Warhol’s work used as a vehicle for reflection, the exhibition was used to compare three tasty artistic views which, although reconnecting with the huge Christological body of work, propose contemporary explorations that continuously relate to the places and problems which scutch the lifeworld (Lebenswelt).
Moio & Sivelli – whose aesthetic tenet outlines a dense plethora of references to every-day life and to the biting chapters of irony. Devrim Kadirbeyoğlu, whose work leaves its mark in art with a powerful anthropological, sociological and relational analysis. Lìvia Moura, whose work becomes both shroud of and visual connection between past and present. Three breaths which deviate from the simplistic datum and from logic-linear analysis to set up a programme aiming at doing and undoing, with great ease, ambiguity and obscurantism.
Gracefully skipping the chasm of history – and deviating from the tout court main road of historicism – Devrim Kadirbeyoğlu, Moio & Sivelli, and Lìvia Moura produce a series of pseudo-revivals which bombard the territories of old, in order to hold the past in the iron grip of an impellent (and urgent) pulsating present (Antonello Tolve).
26
giugno 2010
Gratis et amore artis
Dal 26 giugno al 31 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CONVENTO DI SAN FILIPPO NERI
Scala, Via San Filippo Neri, (Salerno)
Scala, Via San Filippo Neri, (Salerno)
Orario di apertura
da lunedì a domenica 11-13 e 16-20 (o su appuntamento)
Vernissage
26 Giugno 2010, ore 11.30
Autore
Curatore