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che posa e atteggiamento assumerebbe oggi, nell’era dell’immagine digitale? Un
tempo sarebbe stato facile rispondere. Basta guardare all’arte rinascimentale
per scoprire che il ritratto dei potenti godeva di sue leggi e convenzioni.
Prendiamo i membri della famiglia Medici ad esempio, effigiati in pose
classiche con abiti e gioielli di rappresentanza da un maestro come Agnolo Bronzino.
Dal ritratto di Cosimo I in
armatura alla celebre tavola con Eleonora di Toledo e il figlio Giovanni, le
opere del Bronzino creano intorno ai soggetti raffigurati un’aura di rispetto e
di reverenza funzionali alla legittimazione del loro rango e del ruolo di
potere che rappresentano. Ed è proprio la mostra dedicata al Bronzino in corso
a Palazzo Strozzi il punto di partenza per la riflessione di Ritratti del potere. Volti e meccanismi
dell’autorità, collettiva con cui il Cccs si propone di analizzare i nuovi
principi della rappresentazione del potere nell’arte contemporanea.
Abiti di rappresentanza e pose
ufficiali tornano anche nelle fotografie di Helmut Newton o in quelle di Hiroshi
Sugimoto. Negli scatti dell’artista giapponese, le statue di cera di Fidel
Castro o papa Giovanni Paolo II, illuminate da una luce diretta, si stagliano
con forza su uno sfondo nero, conferendo ai personaggi l’aspetto di vere e
proprie icone. Stessa aura che circonda la regina Elisabetta II d’Inghilterra,
fotografata da Annie Leibovitz nella
White Drawing Room di Buckingham Palace, ammantata in una stola di pelliccia
bianca e stretta in un abito dai ricami d’oro, con tanto di diadema in testa.
Lusso, ricchezza e benessere
sono solo una delle mille facce del potere contemporaneo. Il denaro è il potere
che si vede, che si ostenta. Nella serie Luxury,
Martin Parr ritrae nuovi ricchi e
personaggi del jet set tra corse di cavalli, tornei di polo e fiere d’arte. In
un’orgia di colori shocking, accessori e abiti eccessivi, i protagonisti degli
scatti di Parr sembrano i figuranti di una commedia surreale e grottesca.
Ma oggi il potere non ha sempre
un volto riconoscibile. Esiste infatti un potere mobile, generalizzato,
decentrato e astratto che fugge qualsiasi possibile ritratto. Un potere che è
dappertutto e quindi da nessuna parte, e che non si lascia più racchiudere
dentro il perimetro di una cornice dorata.
E se l’incarnazione del potere
spesso sfugge, anche le opere si fanno più astratte. Come avviene nel video Sea Force One di Christoph Brech, in cui due uomini puliscono lo scafo di un grande
yacht mentre le tracce di schiuma e le onde che si riflettono sulla superficie
dell’imbarcazione creano una sorta di composizione pittorica astratta. Nessun
dettaglio rivela la ricchezza del panfilo e dei suoi ospiti, secondo una nuova
strategia per la costruzione di un’immagine del potere che passa
paradossalmente dalla sua anti-rappresentazione. È proprio nascondendo e
mascherando l’identità di chi detiene il potere che se ne costruisce il mito.
Il potere richiede più apparenza che realtà.
La
videorecensione della mostra
rosa carnevale
mostra visitata il 22 ottobre
2010
dal 30 settembre 2010 al 23 gennaio 2011
Ritratti del potere. Volti e meccanismi dell’autorità
CCCS – Centro di Cultura
Contemporanea Strozzina – Palazzo Strozzi
Piazza degli Strozzi, 1 (zona Palazzo Strozzi) – 50123 Firenze
Orario: da martedì a domenica ore 10-20; giovedì ore 10-23
Ingresso: intero € 5; ridotto € 4; libero il giovedì ore 18-23
Catalogo Silvana
Editoriale
Info: tel. +39 0552776461; fax +39 0552646560; info@strozzina.it; www.strozzina.it
[exibart]