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Maria José Arjona – Vires. Esercizi sul potere. Esercizi di scelta
Dopo il suo esordio italiano al Museo MADRE di Napoli nella settimana scorsa, dove Arjona faceva parte del ciclo “Corpus. Arte in Azione”, l’artista colombiana continua la sua ricerca sul potere esercitato da istituzioni ed individui e presenta tre interventi site specific sviluppati per il contesto bolognese.
Comunicato stampa
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Maria José Arjona
VIRES. ESERCIZI SUL POTERE - ESERCIZI DI SCELTA
Performances a cura di Julia Draganovic e Claudia Löffelholz
promosse da LaRete Art Projects in collaborazione con Arte Fiera Art First Bologna e la Biblioteca dell'Archiginnasio Bologna
Esercizio #1, 22 giugno 2010, ore 16-20: Piazza Maggiore e centro storico di Bologna
Esercizio #2, 23 giugno 2010, ore 17-20: Teatro Anatomico dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna
Esercizio #3, 24 giugno 2010, ore 18-22: Teatro Anatomico dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna
LaRete Art Projects è lieta di presentare la performer Maria José Arjona per la prima volta in Italia. Nata a Bogota in Colombia dove ha svolto i suoi studi allAccademia delle Belle Arti, Arjona vive e lavora da anni negli Stati Uniti (Miami e New York). Arjona è considerata una delle più significative artiste performative emergenti dell'America Latina, grazie ai suoi recenti interventi al Watermill Center di Long Island (NY), all'Haus der Kulturen der Welt (Berlino) e come unica artista visiva partecipante ai reenactements delle performance storiche di Marina Abramovic in occasione della sua retrospettiva al MoMA New York.
Dopo il suo esordio italiano al Museo MADRE di Napoli nella settimana scorsa, dove Arjona faceva parte del ciclo "Corpus. Arte in Azione", l'artista colombiana continua la sua ricerca sul potere esercitato da istituzioni ed individui e presenta tre interventi site specific sviluppati per il contesto bolognese.
VIRES è il titolo di una serie di esercizi sulle strutture del potere e sulla libertà di scelta. La ricerca di Maria José Arjona s'incentra sulle restrizioni del potere individuale, sociale e politico ed invita il suo pubblico a riscoprire la propria possibilità di scelta e di interazione fisica. Arjona cerca di abolire, almeno temporaneamente, i meccanismi di controllo e di restituire il potere al pubblico, rendendosi soggetto/oggetto delle azioni e lasciando al pubblico lopportunità di esercitare il proprio potere sullartista.
In Esercizio #1 (22 giugno, ore 16-20, meeting point Piazza Maggiore, davanti allInformazione Turistica nel Palazzo Podestà) Arjona porterà il suo pubblico, una persona per volta, in giro per il centro storico di Bologna. Indossando i finimenti di un cavallo, paraocchi inclusi, l'artista colombiana guiderà i suoi ospiti per un territorio che non le è solo sconosciuto ma che non sarà nemmeno in grado di vedere. Il successo della gita dipende dalla capacità dei passeggeri di comunicare a Maria José Arjona (che non parla né comprende litaliano) dove andare in un linguaggio di carezze che lartista insegnerà loro.
Il percorso di ogni singolo partecipante verrà documentato sia con fotografie che con un video. Lartista scambierà poi il servizio di guida con una foto: tornata a New York l'artista manderà a ciascun partecipante il proprio ritratto che rappresenterà il numero 1 di una serie di piccole edizioni fotografiche.
Gli Esercizi #2 e #3 sono interazioni sviluppate appositamente per il Teatro Anatomico dell'Archiginnasio di Bologna. Questaula, progettata nel 1637 da Antonio Paolucci detto il Levanti, scolaro del Carracci, per le lezioni di anatomia così chiamata per la sua forma ad anfiteatro, fu costruita esclusivamente con legno di abete. Le sue decorazioni collegano Bologna e la sua storia di studi di medicina alla storia greca e romana rappresentando ritratti dei medici antichi e un sofisticato programma astrologico rappresentato nei cassettoni del soffitto.
In Esercizio #2 (23 giugno, ore 17-20, Teatro Anatomico, Archiginnasio di Bologna, Piazza Galvani 1) Arjona si rende oggetto sia del pubblico che del destino: Lartista si troverà sul tavolo doperazione del Teatro Anatomico con dei dadi nella mano. Lo spettatore è invitato ad entrare nella zona delloperazione e ad infliggere allartista unazione un numero di volte pari a quello del lancio dei dadi. Lartista risponderà alle azioni del visitatore, obbedendo altrettanto al numero dettato dai dadi. A differenza alla storica performance di Marina Abramovic nello Studio Morra a Napoli nel 1975, Arjona stimola un contatto fisico diretto fra il pubblico e se stesso, non mettendo a disposizione ulteriori attrezzi. Nell'epoca dei social network ci mostra così Arjona, si perde la consapevolezza delle possibilità fisiche e aumentano le inibizioni riguardo a tutto quello che si può sperimentare direttamente con il proprio corpo.
In Esercizio #3 (24 giugno, ore 1822, Teatro Anatomico, Archiginnasio di Bologna, Piazza Galvani 1) Arjona chiede al pubblico di liberarla: sdraiata sul tavolo operatorio rinchiusa in un'armatura di lacci di cuoio attende che i visitatori aprano i 30 lucchetti che marcano i punti chacra della tradizione medica asiatica. Ogni lucchetto nasconde una specie di spina che si imprime nella pelle dellartista, rendendo visibile una mappa degli antichi saperi sui flussi denergia nel corpo umano tramite le tracce che ogni spina lascia sul fisico dellartista. Ai visitatori verrà chiesto di togliere i lucchetti e in tal modo anche la pressione delle spine che, applicate per un tempo determinato, ripristinano il flusso di energia nei cosiddetti meridiani. Il visitatore che trova la chiave giusta per uno dei lucchetti, dopo averlo aperto, potrà tenere la chiave (una in una serie di copie che rappresenteranno i cosiddetti props della performance) come ricordo.
VIRES. ESERCIZI SUL POTERE - ESERCIZI DI SCELTA
Performances a cura di Julia Draganovic e Claudia Löffelholz
promosse da LaRete Art Projects in collaborazione con Arte Fiera Art First Bologna e la Biblioteca dell'Archiginnasio Bologna
Esercizio #1, 22 giugno 2010, ore 16-20: Piazza Maggiore e centro storico di Bologna
Esercizio #2, 23 giugno 2010, ore 17-20: Teatro Anatomico dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna
Esercizio #3, 24 giugno 2010, ore 18-22: Teatro Anatomico dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna
LaRete Art Projects è lieta di presentare la performer Maria José Arjona per la prima volta in Italia. Nata a Bogota in Colombia dove ha svolto i suoi studi allAccademia delle Belle Arti, Arjona vive e lavora da anni negli Stati Uniti (Miami e New York). Arjona è considerata una delle più significative artiste performative emergenti dell'America Latina, grazie ai suoi recenti interventi al Watermill Center di Long Island (NY), all'Haus der Kulturen der Welt (Berlino) e come unica artista visiva partecipante ai reenactements delle performance storiche di Marina Abramovic in occasione della sua retrospettiva al MoMA New York.
Dopo il suo esordio italiano al Museo MADRE di Napoli nella settimana scorsa, dove Arjona faceva parte del ciclo "Corpus. Arte in Azione", l'artista colombiana continua la sua ricerca sul potere esercitato da istituzioni ed individui e presenta tre interventi site specific sviluppati per il contesto bolognese.
VIRES è il titolo di una serie di esercizi sulle strutture del potere e sulla libertà di scelta. La ricerca di Maria José Arjona s'incentra sulle restrizioni del potere individuale, sociale e politico ed invita il suo pubblico a riscoprire la propria possibilità di scelta e di interazione fisica. Arjona cerca di abolire, almeno temporaneamente, i meccanismi di controllo e di restituire il potere al pubblico, rendendosi soggetto/oggetto delle azioni e lasciando al pubblico lopportunità di esercitare il proprio potere sullartista.
In Esercizio #1 (22 giugno, ore 16-20, meeting point Piazza Maggiore, davanti allInformazione Turistica nel Palazzo Podestà) Arjona porterà il suo pubblico, una persona per volta, in giro per il centro storico di Bologna. Indossando i finimenti di un cavallo, paraocchi inclusi, l'artista colombiana guiderà i suoi ospiti per un territorio che non le è solo sconosciuto ma che non sarà nemmeno in grado di vedere. Il successo della gita dipende dalla capacità dei passeggeri di comunicare a Maria José Arjona (che non parla né comprende litaliano) dove andare in un linguaggio di carezze che lartista insegnerà loro.
Il percorso di ogni singolo partecipante verrà documentato sia con fotografie che con un video. Lartista scambierà poi il servizio di guida con una foto: tornata a New York l'artista manderà a ciascun partecipante il proprio ritratto che rappresenterà il numero 1 di una serie di piccole edizioni fotografiche.
Gli Esercizi #2 e #3 sono interazioni sviluppate appositamente per il Teatro Anatomico dell'Archiginnasio di Bologna. Questaula, progettata nel 1637 da Antonio Paolucci detto il Levanti, scolaro del Carracci, per le lezioni di anatomia così chiamata per la sua forma ad anfiteatro, fu costruita esclusivamente con legno di abete. Le sue decorazioni collegano Bologna e la sua storia di studi di medicina alla storia greca e romana rappresentando ritratti dei medici antichi e un sofisticato programma astrologico rappresentato nei cassettoni del soffitto.
In Esercizio #2 (23 giugno, ore 17-20, Teatro Anatomico, Archiginnasio di Bologna, Piazza Galvani 1) Arjona si rende oggetto sia del pubblico che del destino: Lartista si troverà sul tavolo doperazione del Teatro Anatomico con dei dadi nella mano. Lo spettatore è invitato ad entrare nella zona delloperazione e ad infliggere allartista unazione un numero di volte pari a quello del lancio dei dadi. Lartista risponderà alle azioni del visitatore, obbedendo altrettanto al numero dettato dai dadi. A differenza alla storica performance di Marina Abramovic nello Studio Morra a Napoli nel 1975, Arjona stimola un contatto fisico diretto fra il pubblico e se stesso, non mettendo a disposizione ulteriori attrezzi. Nell'epoca dei social network ci mostra così Arjona, si perde la consapevolezza delle possibilità fisiche e aumentano le inibizioni riguardo a tutto quello che si può sperimentare direttamente con il proprio corpo.
In Esercizio #3 (24 giugno, ore 1822, Teatro Anatomico, Archiginnasio di Bologna, Piazza Galvani 1) Arjona chiede al pubblico di liberarla: sdraiata sul tavolo operatorio rinchiusa in un'armatura di lacci di cuoio attende che i visitatori aprano i 30 lucchetti che marcano i punti chacra della tradizione medica asiatica. Ogni lucchetto nasconde una specie di spina che si imprime nella pelle dellartista, rendendo visibile una mappa degli antichi saperi sui flussi denergia nel corpo umano tramite le tracce che ogni spina lascia sul fisico dellartista. Ai visitatori verrà chiesto di togliere i lucchetti e in tal modo anche la pressione delle spine che, applicate per un tempo determinato, ripristinano il flusso di energia nei cosiddetti meridiani. Il visitatore che trova la chiave giusta per uno dei lucchetti, dopo averlo aperto, potrà tenere la chiave (una in una serie di copie che rappresenteranno i cosiddetti props della performance) come ricordo.
22
giugno 2010
Maria José Arjona – Vires. Esercizi sul potere. Esercizi di scelta
Dal 22 al 24 giugno 2010
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
BIBLIOTECA COMUNALE DELL’ARCHIGINNASIO
Bologna, Piazza Galvani, 1, (Bologna)
Bologna, Piazza Galvani, 1, (Bologna)
Orario di apertura
Esercizio #1, 22 giugno 2010, ore 16-20: Piazza Maggiore e centro storico di Bologna
Esercizio #2, 23 giugno 2010, ore 17-20: Teatro Anatomico dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna
Esercizio #3, 24 giugno 2010, ore 18-22: Teatro Anatomico dell'Archiginnasio, Piazza Galvani 1, Bologna
Vernissage
22 Giugno 2010, ore 16-20: Piazza Maggiore e centro storico di Bologna davanti all'Informazione Turistica nel Palazzo Podestà
Sito web
www.larete-artprojects.net
Autore
Curatore