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Michelangelo Pistoletto – Il Terzo Paradiso
La presentazione del libro il Terzo Paradiso è ospitata nel contesto di «Autori all’Ombra del Leone», iniziativa con la quale la Biennale apre lo spazio prestigioso di Ca’ Giustinian agli autori e a tutti coloro che condividono la passione per la lettura.
Comunicato stampa
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La Biennale di Venezia ha il piacere di ospitare la presentazione del libro di Michelangelo Pistoletto il Terzo Paradiso, sabato 19 giugno alle ore 18.30, presso la Caffetteria L’Ombra del Leone a Ca’ Giustinian (San Marco 1364/a), sede della Biennale. L’incontro, realizzato in collaborazione con Marsilio, sarà l’occasione per assistere a un dialogo tra l’autore e Massimo Cacciari sulle tematiche affrontate nel saggio, caratterizzato da riflessioni e domande sull’essere umano. Modera l’incontro il giornalista Paolo Coltro, caporedattore delle pagine culturali del quotidiano “Il Mattino di Padova”.
La presentazione del libro il Terzo Paradiso è ospitata nel contesto di «Autori all’Ombra del Leone», iniziativa con la quale la Biennale apre lo spazio prestigioso di Ca’ Giustinian agli autori e a tutti coloro che condividono la passione per la lettura. Gli incontri prevedono una serie di appuntamenti con possibili relazioni fra il libro, l’arte, l’architettura, il teatro, la danza, la musica, il cinema. I protagonisti sono introdotti e intervistati da giornalisti ed esperti, non soltanto sulla loro attività letteraria, ma anche e soprattutto sugli interessi artistici e culturali che hanno contribuito a maturare le loro idee.
Pistoletto torna a conquistare la scena culturale contemporanea richiamando l’attenzione sull’antica relazione tra uomo, natura e cultura. Il libro il Terzo Paradiso è, infatti, il coronamento di un percorso che inizia in un’epoca in cui la vita dell’uomo sulla Terra è regolata dalla Natura, per proseguire poi verso un rovesciamento di ruoli, avvenuto quando l’intelligenza dell’uomo, preso il sopravvento sul caos, acquisisce la capacità di controllare quelle che un tempo erano le oscure leggi del mondo. Nonostante lo straordinario sviluppo delle facoltà umane, che ha contribuito a realizzare prodigiose conquiste nel campo della tecnica, della scienza e dell’arte, questa seconda epoca è identificata dall’autore come un «paradiso artificiale», il paradiso dell’artefatto. È da questo drammatico sfondo esistenziale, segnato da una forte dicotomia tra natura e artefatto, che prende vita il Terzo Paradiso, l’epoca attuale, dove Pistoletto propone una riconciliazione tra uomo e mondo, tra individuo e società.
Rispondendo alle inarrestabili questioni che la contemporaneità impone, Pistoletto tenta di cogliere i moti dello Zeitgeist della nostra epoca e li analizza da una prospettiva individuale e sociale. A partire dalla cieca ferocia della guerra, l’autore sente l’urgenza di richiamare l’essere umano ai valori fondamentali dell’esistenza, quali la solidarietà e la condivisione, proponendo delle soluzioni e delle alternative a un malessere sociale, ambientale e storico. La metafora ricorrente tra le pagine del libro è quella dello specchio, protagonista di numerosi lavori dell’artista. È infatti dalla frammentazione dello specchio che ha origine la moltiplicazione di mondi infiniti, ognuno riflettente la propria parte di universo, ognuno inserito in un contesto specifico, tutti però accomunati dallo stesso luogo che ci ospita, il mondo. Dal problema dell’ambiente a quello dell’istruzione, dall’analisi della crescita demografica alle difficoltà delle giovani generazioni di trovare una collocazione all’interno della società, Pistoletto attraversa, con trasparenza e coraggio, i nodi sociali, ricordando l’importanza della responsabilità individuale. L’artista racchiude in questo saggio considerazioni tratte dall’esperienza e dalla professionalità di un’intera vita impegnata nell’incessante ricerca della ʺspecie uomoʺ e che vede la sua realizzazione nella Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, uno dei più fertili territori di ricerca pluridisciplinare italiana. Questo luogo dimostra, infatti, come sia possibile modificare le proprie prospettive e aprirsi agli orizzonti proposti dal «Terzo Paradiso» per superare la storica frattura tra natura e artificio. Per ricucire tale ferita è necessario riconquistare la propria responsabilità individuale, attraverso le vie suggerite nel saggio.
L’iniziativa degli «Autori all’Ombra del Leone» si affianca alle attività espositive allestite nel Portego di Ca’ Giustinian dove si racconta la storia, la vita e le iniziative della Fondazione. Fino al 31 luglio sarà infatti possibile visitare la mostra La Biennale di Venezia 1979-1980. Il Teatro del Mondo edificio singolare. Omaggio a Aldo Rossi.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933 e inizia a esporre nel 1955. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, l’artista mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, «per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo».
Massimo Cacciari nasce a Venezia nel 1944. Laureato a Padova in Filosofia con una tesi sulla Critica del Giudizio di Kant, collabora con Carlo Diano, Sergio Bettini e Giuseppe Mazzariol. È stato assistente di Dino Formaggio presso la Cattedra di Estetica di Padova. Nel 1970 ha avuto un incarico di Letteratura artistica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e, sempre in quegli anni, ha iniziato a collaborare con Manfredo Tafuri. Nel 1980 è diventato Associato di Estetica e nel 1985 Ordinario della stessa materia. Nel 2002 fonda con don Luigi M. Verzé la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ne diviene primo Preside. Dal 1998 al 2006 è stato Direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Accademia di Architettura dell'Università di Lugano in Svizzera. È stato deputato al Parlamento italiano dal 1976 al 1983; sindaco di Venezia dal 1993 al 2000; deputato al Parlamento Europeo nel 1999-2000, carica da cui si dimise in quanto eletto consigliere regionale del Veneto (2000). È stato ancora sindaco di Venezia dal 2005 a marzo del 2010. Ha tenuto corsi e conferenze in tutte le principali sedi del dibattito filosofico europeo. È stretto collaboratore dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e del Collége de Philosophie di Parigi.
La presentazione del libro il Terzo Paradiso è ospitata nel contesto di «Autori all’Ombra del Leone», iniziativa con la quale la Biennale apre lo spazio prestigioso di Ca’ Giustinian agli autori e a tutti coloro che condividono la passione per la lettura. Gli incontri prevedono una serie di appuntamenti con possibili relazioni fra il libro, l’arte, l’architettura, il teatro, la danza, la musica, il cinema. I protagonisti sono introdotti e intervistati da giornalisti ed esperti, non soltanto sulla loro attività letteraria, ma anche e soprattutto sugli interessi artistici e culturali che hanno contribuito a maturare le loro idee.
Pistoletto torna a conquistare la scena culturale contemporanea richiamando l’attenzione sull’antica relazione tra uomo, natura e cultura. Il libro il Terzo Paradiso è, infatti, il coronamento di un percorso che inizia in un’epoca in cui la vita dell’uomo sulla Terra è regolata dalla Natura, per proseguire poi verso un rovesciamento di ruoli, avvenuto quando l’intelligenza dell’uomo, preso il sopravvento sul caos, acquisisce la capacità di controllare quelle che un tempo erano le oscure leggi del mondo. Nonostante lo straordinario sviluppo delle facoltà umane, che ha contribuito a realizzare prodigiose conquiste nel campo della tecnica, della scienza e dell’arte, questa seconda epoca è identificata dall’autore come un «paradiso artificiale», il paradiso dell’artefatto. È da questo drammatico sfondo esistenziale, segnato da una forte dicotomia tra natura e artefatto, che prende vita il Terzo Paradiso, l’epoca attuale, dove Pistoletto propone una riconciliazione tra uomo e mondo, tra individuo e società.
Rispondendo alle inarrestabili questioni che la contemporaneità impone, Pistoletto tenta di cogliere i moti dello Zeitgeist della nostra epoca e li analizza da una prospettiva individuale e sociale. A partire dalla cieca ferocia della guerra, l’autore sente l’urgenza di richiamare l’essere umano ai valori fondamentali dell’esistenza, quali la solidarietà e la condivisione, proponendo delle soluzioni e delle alternative a un malessere sociale, ambientale e storico. La metafora ricorrente tra le pagine del libro è quella dello specchio, protagonista di numerosi lavori dell’artista. È infatti dalla frammentazione dello specchio che ha origine la moltiplicazione di mondi infiniti, ognuno riflettente la propria parte di universo, ognuno inserito in un contesto specifico, tutti però accomunati dallo stesso luogo che ci ospita, il mondo. Dal problema dell’ambiente a quello dell’istruzione, dall’analisi della crescita demografica alle difficoltà delle giovani generazioni di trovare una collocazione all’interno della società, Pistoletto attraversa, con trasparenza e coraggio, i nodi sociali, ricordando l’importanza della responsabilità individuale. L’artista racchiude in questo saggio considerazioni tratte dall’esperienza e dalla professionalità di un’intera vita impegnata nell’incessante ricerca della ʺspecie uomoʺ e che vede la sua realizzazione nella Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, uno dei più fertili territori di ricerca pluridisciplinare italiana. Questo luogo dimostra, infatti, come sia possibile modificare le proprie prospettive e aprirsi agli orizzonti proposti dal «Terzo Paradiso» per superare la storica frattura tra natura e artificio. Per ricucire tale ferita è necessario riconquistare la propria responsabilità individuale, attraverso le vie suggerite nel saggio.
L’iniziativa degli «Autori all’Ombra del Leone» si affianca alle attività espositive allestite nel Portego di Ca’ Giustinian dove si racconta la storia, la vita e le iniziative della Fondazione. Fino al 31 luglio sarà infatti possibile visitare la mostra La Biennale di Venezia 1979-1980. Il Teatro del Mondo edificio singolare. Omaggio a Aldo Rossi.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933 e inizia a esporre nel 1955. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, l’artista mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l'Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, «per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo».
Massimo Cacciari nasce a Venezia nel 1944. Laureato a Padova in Filosofia con una tesi sulla Critica del Giudizio di Kant, collabora con Carlo Diano, Sergio Bettini e Giuseppe Mazzariol. È stato assistente di Dino Formaggio presso la Cattedra di Estetica di Padova. Nel 1970 ha avuto un incarico di Letteratura artistica presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e, sempre in quegli anni, ha iniziato a collaborare con Manfredo Tafuri. Nel 1980 è diventato Associato di Estetica e nel 1985 Ordinario della stessa materia. Nel 2002 fonda con don Luigi M. Verzé la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e ne diviene primo Preside. Dal 1998 al 2006 è stato Direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Accademia di Architettura dell'Università di Lugano in Svizzera. È stato deputato al Parlamento italiano dal 1976 al 1983; sindaco di Venezia dal 1993 al 2000; deputato al Parlamento Europeo nel 1999-2000, carica da cui si dimise in quanto eletto consigliere regionale del Veneto (2000). È stato ancora sindaco di Venezia dal 2005 a marzo del 2010. Ha tenuto corsi e conferenze in tutte le principali sedi del dibattito filosofico europeo. È stretto collaboratore dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e del Collége de Philosophie di Parigi.
19
giugno 2010
Michelangelo Pistoletto – Il Terzo Paradiso
19 giugno 2010
presentazione
Location
CA’ GIUSTINIAN
Venezia, San Marco, 1364/a, (Venezia)
Venezia, San Marco, 1364/a, (Venezia)
Vernissage
19 Giugno 2010, ore 18.30 Caffetteria L’Ombra del Leone
Editore
MARSILIO
Autore