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Alessandro Grazi – Fettine di cuore
L’artista senese Alessandro Grazi, anche questa volta, intende stupire con la sua frizzante arte, utilizzando l’ironia e il gioco di parole per rappresentare la realtà. Visione da una angolazione del tutto personale, che rispecchia il carattere estroverso ed eclettico che lo contraddistingue.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Comune di Asciano presenta “Fettine di cuore” personale di Alessandro Grazi - Fonti Lavatoie - Asciano dal 18 Giugno al 20 Agosto 2010.
Il Sindaco di Asciano, Roberto Pianigiani, inaugurerà la mostra venerdì 18 Giugno alle 18.00 negli splendidi locali restaurati delle Fonti Lavatoie.
L’artista senese Alessandro Grazi, anche questa volta, intende stupire con la sua frizzante arte, utilizzando l’ironia e il gioco di parole per rappresentare la realtà. Visione da una angolazione del tutto personale, che rispecchia il carattere estroverso ed eclettico che lo contraddistingue.
Il titolo della mostra, “Fettine di cuore”, ne è palesemente un esempio. Infatti parafrasando un modo di dire del gergo moderno e comune sottolinea l’essere pronti a qualsiasi cosa per emergere.
L’artista vuole mettere l’attenzione sulla realtà odierna, sui continui attacchi che ci affliggono da più parti nella nostra piccola quotidianità.
“Ora dopo aver dato “tutto”, - afferma Alessandro - per risolvere questa crisi, ci chiedono di fare, e fanno, a fettine anche i nostri sentimenti. Che non possono essere svenduti o merce di scambio per continuare a vivere.”
Le opere esposte, quadri, sculture, opere su carta, disegnano un nuovo e originale percorso artistico che il Grazi ha intrapreso, seguendo quello che il suo “cuore” gli suggeriva.
Il visitatore sarà piacevolmente catturato e coinvolto da questo vortice di colori e di forme e attraverso di esse entrerà nella visione dell’artista fino a farla propria.
In questo periodo molto creativo il Comune di San Quirico D’Orcia gli ha conferito l’incarico per dipingere i premi del Barbarossa , cinquantesima edizione, consistente in 2 grandi brocche di ceramica per i migliori arcieri e alfieri del torneo 2010 ed è reduce da un performance, nella piazza di Bettolle, di pittura estemporanea, in compagnia di altri 9 artisti di livello nazionale, ognuno su di una grande sagoma di toro Chianino a dimensione naturale in occasione dei festeggiamenti dell’associazione Amici della Valle del Gigante Bianco che promuove la Razza Chianina nel mondo.
Alessandro Grazi è un curioso ricercatore. Svolge abitualmente la professione di grafico
pubblicitario. Un mestiere certo creativo ma, come dire, arginato dalla "rigidità" e dalla
"regolarità" della macchina informatica. Così il Grazi ha cercato una alternativa che
potesse soddisfare il suo innato desiderio di esprimersi liberamente. Ha trovato questa
nella pittura. Discorrendo con lui si capisce di essere di fronte ad un espressionista
istintivo: "La pittura è emozione e il quadro è il manifesto di ciò che si prova; mi piacciono i
colori puri e i toni accesi: il celeste, l'azzurro, l'arancio, il rosso e il bianco".
Osservando poi le fasi di crescita della sua arte ci accorgiamo che il Grazi è un eccentrico
che prende spunto dagli stimoli più vari. Alla sua prima mostra nel Chiostro di S.Cristoforo
nel 1987 comparivano quadri figurativi caratterizzati da un estremo grafismo.
Nel 1991 una nuova esposizione alla Galleria Continua di S.Gimignano presentava
opere nelle quali l'impianto figurativo era scomparso ma permaneva un evidente telaio
disegnativo. Questa fase, che lo stesso artista definiva significativamente "grafica
cubica", segnava l'accostamento del Grazi alla pittura informale. Toni vaporosamente
variopinti introducevano, quasi attraevano, verso immagini polimateriche. Ma una volta
avvicinato, l'osservatore trovava nascoste fra le forme frasi con considerazioni
fortemente inquietanti sulla vita dell'uomo. Ecco altre stravaganti trovate, come la serie di
orologi e pitture entro borsette di plastica trasparenti illustranti ironicamente il tema del
tempo (tale serie fu intitolata "ticche" alludendo al suono della lancetta), dopo questi
esperimenti Alessandro Grazi ha allontanato dalla sua arte ogni traccia grafica per dar
vita ad una pittura fatta solo di colore. Nei dipinti della seconda metà degli anni 90 appaiono larghe campiture in forti, anzi violente, tonalità. Il gusto di queste opere è decisamente astratto. Ma si tratta di un
astrattismo parlante, che ha un senso e una radice nella realtà. In fin dei conti ciò che il
Grazi descrive, ossia trasfigura, sono gli eventi e gli oggetti del quotidiano. Così fra i colori
scopri elementi di una macchina in corsa, il disco iridescente del sole o quello latteo della
luna. Grazi continua a fare progetti nuovi. Nasce la galleria Didee ed è davvero una idea
originale. Espongono, ancora oggi, giovani artisti da tutto il mondo senza alcuna richiesta
in cambio, al di fuori delle ragioni di mercato che dominano le gallerie in questo settore!
Ecco” Immaginativa” concorso internazionale per opere di piccolo formato alla quarta
edizione. E mostre che uniscono artisti, arte e tradizioni di prodotti tipici, montate in posti insoliti
come fattorie, chiese sconsacrate, cantine di aziende famose. Alessandro è ritornato anche al figurativo. Sempre molto personale. Anche i suoi personaggi “Gli indicatori” denunciano i continui, i piccoli e i grandi soprusi giornalieri che subiamo e infliggiamo tutti in maniera più o meno consapevole.
Poi nuove grandi opere “galleggianti” in un ninfeo secentesco nelle fiabesche colline del
Chianti: ”bello come il sole” e “splendente come la luna”. Gioiose ma in contrapposizione,
“riflettenti” nell’acqua un travagliato stato d’animo. Curiosi folletti ritagliati e dipinti nell’acciaio, coloratissimi, girevoli come banderuole, i gangheretti” esposti alle intemperie e a protezione del territorio nelle vigne sotto a Montalcino...
Alessandro Grazi è l’autore del conteso, innovativo e “rock” Drappellone del Palio del 2 Luglio 2007 vinto dalla Nobil Contrada dell’Oca.
Inoltre è tra i 17 artisti che hanno donato una loro opera in beneficenza per la mostra “Animals” 2008, il bestiario delle Contrade senesi visto in chiave contemporanea, una “Tartaruga concettuale”
Dipinge il Pigio, damigiana di vetro premio per la migliore contrada di pigiatori d’uva della città di Poggibonsi .
L’anno 2009 è iniziato con la realizzazione della mattonella di ceramica che sancisce il
ranking del Brunello di Montalcino, che viene apposta nel fianco del palazzo Comunale,
con cadenza annuale. Il Consorzio del Brunello di Montalcino ha affidato il progetto e la
realizzazione di questa prestigiosa formella, realizzata negli scorsi anni da tanti artisti e
personaggi famosi, dopo aver sposato l’idea di “dare una mano alla pace” attraverso
questo simbolo.
La sua voglia di fare lo ha portato a dipingere, in piazza a Bettolle e in estemporanea, una grande sagoma rossa di toro Chianino a dimensione naturale nel 2009 e nel 2010 di ripetere la performance in compagnia stavolta di altri 9 artisti di livello nazionale , per i festeggiamenti dell’associazione Amici della Valle del Gigante Bianco che promuove la Razza Chianina nel mondo.
Ed Ecco AntoILLOGICA in agosto, antologica con opere non molto logiche a San Quirico D’Orcia nel maestoso Palazzo Chigi Zondadari.
Presidente e organizzatore con l’Associazione Didee e artista partecipante a Ecoradicondoli, arte sullo scarto e mostra istituzionale nel comune di Radicondoli e Sdiraz mostra sull’antirazzismo con tappe in diverse località della Toscana.
A Settembre il premio Rana D’Oro pittura 2009 a San Sano su oltre novanta pittori iscritti al concorso.
Dipinge il Palio delle Botti, drappellone e premio finale per la miglior squadra di spingitori di Botti d’Italia organizzato dall’associazione nazionale delle Città del Vino.
Eccolo partecipe, nella fine dell’anno 2009, ed organizzatore di Esprimo! Più arte che bella, una mostra itinerante per la Festa della Toscana sull’arte e la libertà di Stampa con l’associazione e gli artisti di DIDEE, il circondario dei Comuni del Chianti e la Regione Toscana.
Organizzatore in compartecipazione con l’Istituto d’Arte di Siena Duccio di Buoninsegna, Didee e altre associazioni internazionali della mostra/asta “Occhio All’arte” il cui intero ricavato da record ha finanziato la realizzazione di una sala operatoria e un ambulatorio nel martoriato paese del Burundi.
Il 2010 inizia con la commissione di opere, per privati, di grande formato.
Esposizioni in luoghi particolari con inaugurazioni di posti inusuali per mostre personali di successo come la concessionaria Bacci Motors di Siena e di Perugia. Oppure Buferauto in coabitazione con altri artisti per una mostra sul riuso di materiale scartato.
Il Comune di San Quirico D’Orcia gli conferisce l’incarico per dipingere i premi del Barbarossa , cinquantesima edizione, consistente in 2 grandi brocche di ceramica per i migliori arcieri e alfieri del torneo del Giugno 2010.
Il 18 Giugno del 2010 si inaugura la mostra personale “Fettine di cuore” alle Fonti Lavatoie in collaborazione con il Comune di Asciano.
Per questo autunno sta preparando 10 quadri grandi.... tema? “l’Amore”...
Il Sindaco di Asciano, Roberto Pianigiani, inaugurerà la mostra venerdì 18 Giugno alle 18.00 negli splendidi locali restaurati delle Fonti Lavatoie.
L’artista senese Alessandro Grazi, anche questa volta, intende stupire con la sua frizzante arte, utilizzando l’ironia e il gioco di parole per rappresentare la realtà. Visione da una angolazione del tutto personale, che rispecchia il carattere estroverso ed eclettico che lo contraddistingue.
Il titolo della mostra, “Fettine di cuore”, ne è palesemente un esempio. Infatti parafrasando un modo di dire del gergo moderno e comune sottolinea l’essere pronti a qualsiasi cosa per emergere.
L’artista vuole mettere l’attenzione sulla realtà odierna, sui continui attacchi che ci affliggono da più parti nella nostra piccola quotidianità.
“Ora dopo aver dato “tutto”, - afferma Alessandro - per risolvere questa crisi, ci chiedono di fare, e fanno, a fettine anche i nostri sentimenti. Che non possono essere svenduti o merce di scambio per continuare a vivere.”
Le opere esposte, quadri, sculture, opere su carta, disegnano un nuovo e originale percorso artistico che il Grazi ha intrapreso, seguendo quello che il suo “cuore” gli suggeriva.
Il visitatore sarà piacevolmente catturato e coinvolto da questo vortice di colori e di forme e attraverso di esse entrerà nella visione dell’artista fino a farla propria.
In questo periodo molto creativo il Comune di San Quirico D’Orcia gli ha conferito l’incarico per dipingere i premi del Barbarossa , cinquantesima edizione, consistente in 2 grandi brocche di ceramica per i migliori arcieri e alfieri del torneo 2010 ed è reduce da un performance, nella piazza di Bettolle, di pittura estemporanea, in compagnia di altri 9 artisti di livello nazionale, ognuno su di una grande sagoma di toro Chianino a dimensione naturale in occasione dei festeggiamenti dell’associazione Amici della Valle del Gigante Bianco che promuove la Razza Chianina nel mondo.
Alessandro Grazi è un curioso ricercatore. Svolge abitualmente la professione di grafico
pubblicitario. Un mestiere certo creativo ma, come dire, arginato dalla "rigidità" e dalla
"regolarità" della macchina informatica. Così il Grazi ha cercato una alternativa che
potesse soddisfare il suo innato desiderio di esprimersi liberamente. Ha trovato questa
nella pittura. Discorrendo con lui si capisce di essere di fronte ad un espressionista
istintivo: "La pittura è emozione e il quadro è il manifesto di ciò che si prova; mi piacciono i
colori puri e i toni accesi: il celeste, l'azzurro, l'arancio, il rosso e il bianco".
Osservando poi le fasi di crescita della sua arte ci accorgiamo che il Grazi è un eccentrico
che prende spunto dagli stimoli più vari. Alla sua prima mostra nel Chiostro di S.Cristoforo
nel 1987 comparivano quadri figurativi caratterizzati da un estremo grafismo.
Nel 1991 una nuova esposizione alla Galleria Continua di S.Gimignano presentava
opere nelle quali l'impianto figurativo era scomparso ma permaneva un evidente telaio
disegnativo. Questa fase, che lo stesso artista definiva significativamente "grafica
cubica", segnava l'accostamento del Grazi alla pittura informale. Toni vaporosamente
variopinti introducevano, quasi attraevano, verso immagini polimateriche. Ma una volta
avvicinato, l'osservatore trovava nascoste fra le forme frasi con considerazioni
fortemente inquietanti sulla vita dell'uomo. Ecco altre stravaganti trovate, come la serie di
orologi e pitture entro borsette di plastica trasparenti illustranti ironicamente il tema del
tempo (tale serie fu intitolata "ticche" alludendo al suono della lancetta), dopo questi
esperimenti Alessandro Grazi ha allontanato dalla sua arte ogni traccia grafica per dar
vita ad una pittura fatta solo di colore. Nei dipinti della seconda metà degli anni 90 appaiono larghe campiture in forti, anzi violente, tonalità. Il gusto di queste opere è decisamente astratto. Ma si tratta di un
astrattismo parlante, che ha un senso e una radice nella realtà. In fin dei conti ciò che il
Grazi descrive, ossia trasfigura, sono gli eventi e gli oggetti del quotidiano. Così fra i colori
scopri elementi di una macchina in corsa, il disco iridescente del sole o quello latteo della
luna. Grazi continua a fare progetti nuovi. Nasce la galleria Didee ed è davvero una idea
originale. Espongono, ancora oggi, giovani artisti da tutto il mondo senza alcuna richiesta
in cambio, al di fuori delle ragioni di mercato che dominano le gallerie in questo settore!
Ecco” Immaginativa” concorso internazionale per opere di piccolo formato alla quarta
edizione. E mostre che uniscono artisti, arte e tradizioni di prodotti tipici, montate in posti insoliti
come fattorie, chiese sconsacrate, cantine di aziende famose. Alessandro è ritornato anche al figurativo. Sempre molto personale. Anche i suoi personaggi “Gli indicatori” denunciano i continui, i piccoli e i grandi soprusi giornalieri che subiamo e infliggiamo tutti in maniera più o meno consapevole.
Poi nuove grandi opere “galleggianti” in un ninfeo secentesco nelle fiabesche colline del
Chianti: ”bello come il sole” e “splendente come la luna”. Gioiose ma in contrapposizione,
“riflettenti” nell’acqua un travagliato stato d’animo. Curiosi folletti ritagliati e dipinti nell’acciaio, coloratissimi, girevoli come banderuole, i gangheretti” esposti alle intemperie e a protezione del territorio nelle vigne sotto a Montalcino...
Alessandro Grazi è l’autore del conteso, innovativo e “rock” Drappellone del Palio del 2 Luglio 2007 vinto dalla Nobil Contrada dell’Oca.
Inoltre è tra i 17 artisti che hanno donato una loro opera in beneficenza per la mostra “Animals” 2008, il bestiario delle Contrade senesi visto in chiave contemporanea, una “Tartaruga concettuale”
Dipinge il Pigio, damigiana di vetro premio per la migliore contrada di pigiatori d’uva della città di Poggibonsi .
L’anno 2009 è iniziato con la realizzazione della mattonella di ceramica che sancisce il
ranking del Brunello di Montalcino, che viene apposta nel fianco del palazzo Comunale,
con cadenza annuale. Il Consorzio del Brunello di Montalcino ha affidato il progetto e la
realizzazione di questa prestigiosa formella, realizzata negli scorsi anni da tanti artisti e
personaggi famosi, dopo aver sposato l’idea di “dare una mano alla pace” attraverso
questo simbolo.
La sua voglia di fare lo ha portato a dipingere, in piazza a Bettolle e in estemporanea, una grande sagoma rossa di toro Chianino a dimensione naturale nel 2009 e nel 2010 di ripetere la performance in compagnia stavolta di altri 9 artisti di livello nazionale , per i festeggiamenti dell’associazione Amici della Valle del Gigante Bianco che promuove la Razza Chianina nel mondo.
Ed Ecco AntoILLOGICA in agosto, antologica con opere non molto logiche a San Quirico D’Orcia nel maestoso Palazzo Chigi Zondadari.
Presidente e organizzatore con l’Associazione Didee e artista partecipante a Ecoradicondoli, arte sullo scarto e mostra istituzionale nel comune di Radicondoli e Sdiraz mostra sull’antirazzismo con tappe in diverse località della Toscana.
A Settembre il premio Rana D’Oro pittura 2009 a San Sano su oltre novanta pittori iscritti al concorso.
Dipinge il Palio delle Botti, drappellone e premio finale per la miglior squadra di spingitori di Botti d’Italia organizzato dall’associazione nazionale delle Città del Vino.
Eccolo partecipe, nella fine dell’anno 2009, ed organizzatore di Esprimo! Più arte che bella, una mostra itinerante per la Festa della Toscana sull’arte e la libertà di Stampa con l’associazione e gli artisti di DIDEE, il circondario dei Comuni del Chianti e la Regione Toscana.
Organizzatore in compartecipazione con l’Istituto d’Arte di Siena Duccio di Buoninsegna, Didee e altre associazioni internazionali della mostra/asta “Occhio All’arte” il cui intero ricavato da record ha finanziato la realizzazione di una sala operatoria e un ambulatorio nel martoriato paese del Burundi.
Il 2010 inizia con la commissione di opere, per privati, di grande formato.
Esposizioni in luoghi particolari con inaugurazioni di posti inusuali per mostre personali di successo come la concessionaria Bacci Motors di Siena e di Perugia. Oppure Buferauto in coabitazione con altri artisti per una mostra sul riuso di materiale scartato.
Il Comune di San Quirico D’Orcia gli conferisce l’incarico per dipingere i premi del Barbarossa , cinquantesima edizione, consistente in 2 grandi brocche di ceramica per i migliori arcieri e alfieri del torneo del Giugno 2010.
Il 18 Giugno del 2010 si inaugura la mostra personale “Fettine di cuore” alle Fonti Lavatoie in collaborazione con il Comune di Asciano.
Per questo autunno sta preparando 10 quadri grandi.... tema? “l’Amore”...
18
giugno 2010
Alessandro Grazi – Fettine di cuore
Dal 18 giugno al 20 agosto 2010
arte contemporanea
Location
FONTI LAVATOIE
Asciano, Via Delle Fonti, (Siena)
Asciano, Via Delle Fonti, (Siena)
Orario di apertura
martedì, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 mentre il mercoledì, giovedì e domenica dalle10.30 alle 13.00.
Vernissage
18 Giugno 2010, ore 18
Sito web
www.headbox.it
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