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Pina Inferrera
Negli spazi della galleria l’allestimento è stato ideato in modo da costituire un percorso espositivo ragionato, basato sulle opere degli ultimi quattro anni. Il visitatore è invitato a entrare in rapporto con i diversi linguaggi artistici (fotografici, scultorei, performativi) che lnferrera ha ideato per comunicare l’idea di un’arte associata alla natura, natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso.
Comunicato stampa
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La Galleria Bruna Soletti Arte Contemporanea presenta la mostra personale di “Pina Inferrera”. L’esposizione, curata da Angela Madesani e Chiara Massini, si inaugura mercoledì 16 giugno, alle ore 16.00 e sarà visitabile sino al 30 settembre 2010.
Negli spazi della galleria l’allestimento è stato ideato in modo da costituire un percorso espositivo ragionato, basato sulle opere degli ultimi quattro anni. Il visitatore è invitato a entrare in rapporto con i diversi linguaggi artistici (fotografici, scultorei, performativi) che lnferrera ha ideato per comunicare l’idea di un’arte associata alla natura, natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. Sono presentate una serie di dieci fotografie, che rientrano all’interno del ciclo “Somnia”. In questa occasione sono mostrati per la prima volta i: “Iightboxes”(cornici retro illuminate) dove le immagini che raffigurano visioni oniriche di paesaggi ghiacciati, lasciano un senso di inquietudine. Di particolare impatto visivo è l’istallazione che si muove nell’ambito di una riflessione sull’individuo rappresentato da una proiezione di due figure che si succedono distese su una chaise longue. Questo lavoro esplora l’interiorità in un momento di riposo e di abbandono, alla ricerca di se stessi e nel tentativo di penetrare nel proprio intimo.
Pina Inferrera: Nota biografica.
Nata a Messina, Pina Inferrera ha studiato a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dagli esordi manifesta l'interesse a sperimentare diverse possibilità espressive prediligendo la tridimensionalità e spaziando dalla ricerca dei reperti alla modellazione dell'argilla; per un periodo s’interessa alla ceramica inventando e reinventando vasi dalle forme articolate e dai colori sobri.
Dagli anni Ottanta la ricerca artistica di Inferrera è tesa all’esplorazione della realtà circostante, e in particolare si dedica a quella industriale. I materiali di scarto delle piccole o grandi industrie, sono adoperati per la realizzazione di sculture dalle dimensioni imponenti. Opere sitespecific, sculture che diventano un segno articolato, capace di ridisegnare lo spazio in cui sono installate. Dal Duemila a oggi, Inferrera si cimenta nell’arte fotografica. Dà vita a immagini che si muovono fra realtà e finzione, panorami dalla natura incontaminata dove si muovono ombre antropomorfe. Opere che comunicano attraverso gradazioni tonali fredde un senso di spaesamento. La sua attività è rivolta alla ricerca delle possibilità espressive per raccontare attraverso l’arte, un percorso umano. Vive e lavora a Mozzo (BG).
Tra le sue mostre personali segnaliamo: 2009, L’Anima dell’Acqua, contemporary art, Cà d’Oro, evento in concomitanza 53° biennale di Venezia; Clicking the Cosmos, videoinstallazione in San Marco, evento collaterale al Guggenheim e public art; 2007 Ophelia, installazione Teatro delle Muse, piazza Cavour, Ancona, a cura di R. Ridolfi; 2005 Germinazioni, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Malandra, Vespolate, (No) a cura di G. Scardi; 2002 Frammenti, Museo d’Arte Moderna Pagani, Castellanza (Va), a cura di L. Giudici. Ha inoltre partecipato alle seguenti mostre collettive: 2009 Clicking the cosmos, Tenuta Bertottina Vesplate (NO) a cura di R. Bellini, C. Guerra, G. Lalatta; Clicking the territory, Castello-Ricetto di Villata (VC) a cura di M. Mander, C. Guerra, O. Spatola e T. Trini, evento collaterale al Guggenheim di Venezia a Vercelli; 2008, Una casa di carta per mia madre a cura di Micaela Mander, Museo Malandra, Vespolate (No); 1998, La comunità sinergica, Gruppo Riprogetto, Museo del Risorgimento, Bergamo; 1998 Cernobbio Arte e Natura, Villa Erba, Cernobbio (Como).
Negli spazi della galleria l’allestimento è stato ideato in modo da costituire un percorso espositivo ragionato, basato sulle opere degli ultimi quattro anni. Il visitatore è invitato a entrare in rapporto con i diversi linguaggi artistici (fotografici, scultorei, performativi) che lnferrera ha ideato per comunicare l’idea di un’arte associata alla natura, natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. Sono presentate una serie di dieci fotografie, che rientrano all’interno del ciclo “Somnia”. In questa occasione sono mostrati per la prima volta i: “Iightboxes”(cornici retro illuminate) dove le immagini che raffigurano visioni oniriche di paesaggi ghiacciati, lasciano un senso di inquietudine. Di particolare impatto visivo è l’istallazione che si muove nell’ambito di una riflessione sull’individuo rappresentato da una proiezione di due figure che si succedono distese su una chaise longue. Questo lavoro esplora l’interiorità in un momento di riposo e di abbandono, alla ricerca di se stessi e nel tentativo di penetrare nel proprio intimo.
Pina Inferrera: Nota biografica.
Nata a Messina, Pina Inferrera ha studiato a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dagli esordi manifesta l'interesse a sperimentare diverse possibilità espressive prediligendo la tridimensionalità e spaziando dalla ricerca dei reperti alla modellazione dell'argilla; per un periodo s’interessa alla ceramica inventando e reinventando vasi dalle forme articolate e dai colori sobri.
Dagli anni Ottanta la ricerca artistica di Inferrera è tesa all’esplorazione della realtà circostante, e in particolare si dedica a quella industriale. I materiali di scarto delle piccole o grandi industrie, sono adoperati per la realizzazione di sculture dalle dimensioni imponenti. Opere sitespecific, sculture che diventano un segno articolato, capace di ridisegnare lo spazio in cui sono installate. Dal Duemila a oggi, Inferrera si cimenta nell’arte fotografica. Dà vita a immagini che si muovono fra realtà e finzione, panorami dalla natura incontaminata dove si muovono ombre antropomorfe. Opere che comunicano attraverso gradazioni tonali fredde un senso di spaesamento. La sua attività è rivolta alla ricerca delle possibilità espressive per raccontare attraverso l’arte, un percorso umano. Vive e lavora a Mozzo (BG).
Tra le sue mostre personali segnaliamo: 2009, L’Anima dell’Acqua, contemporary art, Cà d’Oro, evento in concomitanza 53° biennale di Venezia; Clicking the Cosmos, videoinstallazione in San Marco, evento collaterale al Guggenheim e public art; 2007 Ophelia, installazione Teatro delle Muse, piazza Cavour, Ancona, a cura di R. Ridolfi; 2005 Germinazioni, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Malandra, Vespolate, (No) a cura di G. Scardi; 2002 Frammenti, Museo d’Arte Moderna Pagani, Castellanza (Va), a cura di L. Giudici. Ha inoltre partecipato alle seguenti mostre collettive: 2009 Clicking the cosmos, Tenuta Bertottina Vesplate (NO) a cura di R. Bellini, C. Guerra, G. Lalatta; Clicking the territory, Castello-Ricetto di Villata (VC) a cura di M. Mander, C. Guerra, O. Spatola e T. Trini, evento collaterale al Guggenheim di Venezia a Vercelli; 2008, Una casa di carta per mia madre a cura di Micaela Mander, Museo Malandra, Vespolate (No); 1998, La comunità sinergica, Gruppo Riprogetto, Museo del Risorgimento, Bergamo; 1998 Cernobbio Arte e Natura, Villa Erba, Cernobbio (Como).
16
giugno 2010
Pina Inferrera
Dal 16 giugno al 30 settembre 2010
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
BRUNA SOLETTI ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Bramante, 40, (Milano)
Milano, Via Bramante, 40, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15-19; e su appuntamento
Vernissage
16 Giugno 2010, dalle 16
Autore
Curatore