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Identità – Massimo Modula
Modula nasce a Torino nel 1969, si trasferisce con la famiglia a Rimini nel 1979, dopo gli studi presso il liceo artistico, s’interessa a studi di grafica ma nutre la necessità di dipingere, disegnare e raccontare attraverso musica, video e pittura. Anche nella musica Modula non rinuncia mai al racconto per immagini, innumerevoli sono le sue performance, in cui al canto unisce momenti di pittura istantanea.
Comunicato stampa
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Massimo Modula in “Tutto pronto per il silenzio”
Modula nasce a Torino nel 1969, si trasferisce con la famiglia a Rimini nel 1979, dopo gli studi presso il liceo artistico, s’interessa a studi di grafica ma nutre la necessità di dipingere, disegnare e raccontare attraverso musica, video e pittura. Anche nella musica Modula non rinuncia mai al racconto per immagini, innumerevoli sono le sue performance, in cui al canto unisce momenti di pittura istantanea.
I sogni non realizzati sono strade di altre vite che abbiamo dentro, questo è l’incipit del video che apre la mostra di Modula, la sua ispirazione libera la sua immaginazione per costruire visioni della realtà.
Le figure…il paesaggio fluttuano in un movimento che è quello della libertà ideale e continuamente cercata dal suo ideatore, un aspirazione continua nella sua gestualità fatta di pennellate, di densi impasti di colore, di sequenze liriche.
Un viaggiatore, un instancabile sognatore, un divoratore di emozioni quotidiane, i suoi dipinti sono creazioni di altri universi.
L’incredibile energia che avvolge queste immagini, travolge lo spettatore in un vorticoso movimento, è come una danza. L’armonia e il ritmo sono elementi coscienti nella sua pittura.
I dipinti da lui scelti sono tracce di lettura sulla realtà che ci circonda, temi come l’indifferenza degli uomini, l’omologazione, la negazione della libertà individuale, l’incoscienza storica e politica, la resa di fronte alle difficili battaglie, gli eroi dimenticati, ma con la speranza in fondo a tutto.
Il racconto è il punto centrale di quest’opera, efficace e diretta narrazione che aspira al pensiero.
L’animazione video diventa luogo ideale per la sua opera. Il silenzio diventa supporto indispensabile alle sue immagini sia pittoriche che video, sollecita la concentrazione dello spettatore e riporta l’attenzione sulla riflessione del potere dell’immagine.
Si tratta di una pittura densa di richiami e di rimandi ma che non è interessata alla sofisticazione dell’immagine.
“La pittura è uno stato dell’essere…La pittura è la scoperta di sé. Ogni buon artista dipinge ciò che è”.(Pollock, New York,1957)
La sincerità di un opera è indispensabile al suo funzionamento; il tramandare a voce, il raccontare,è ancora oggi una forma di comunicazione necessitante, la pittura di Modula è narrazione pittorica che mira attraverso diverse direzioni alla coscienza di se stessi.
Massimo Modula è la seconda Identità della rassegna ospitata nella Galleria 36 A, curata da Donatella Perillo.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Massimo Modula, “Il meno peggio”(pittura acrilica su tavola), 2010
La Galleria 36 A è stata inaugurata due anni fa, in questo periodo ha seguito la passione del suo ideatore Silvio Canini, un esperto ed interessante fotografo.
Oggi lo spazio decide di accettare una nuova sfida, quella di dedicarsi all’arte contemporanea nella sua globalità, affrontando e conducendo eventi dedicati alla pittura, alla video art, alla scultura, alla performance.
La Galleria a tal fine riapre con un ciclo di mostre intitolato “Identità”, che vedrà come suoi protagonisti: Franco Pozzi, Massimo Modula, Marco Neri, Erich Turroni, Vittorio Daugusta. Gli eventi sono curati da Donatella Perillo.
Vi aspettiamo per l’inaugurazione il 13 giugno alle ore 21 per la seconda mostra: Massimo Modula in “Tutto pronto per il silenzio”.
Modula nasce a Torino nel 1969, si trasferisce con la famiglia a Rimini nel 1979, dopo gli studi presso il liceo artistico, s’interessa a studi di grafica ma nutre la necessità di dipingere, disegnare e raccontare attraverso musica, video e pittura. Anche nella musica Modula non rinuncia mai al racconto per immagini, innumerevoli sono le sue performance, in cui al canto unisce momenti di pittura istantanea.
I sogni non realizzati sono strade di altre vite che abbiamo dentro, questo è l’incipit del video che apre la mostra di Modula, la sua ispirazione libera la sua immaginazione per costruire visioni della realtà.
Le figure…il paesaggio fluttuano in un movimento che è quello della libertà ideale e continuamente cercata dal suo ideatore, un aspirazione continua nella sua gestualità fatta di pennellate, di densi impasti di colore, di sequenze liriche.
Un viaggiatore, un instancabile sognatore, un divoratore di emozioni quotidiane, i suoi dipinti sono creazioni di altri universi.
L’incredibile energia che avvolge queste immagini, travolge lo spettatore in un vorticoso movimento, è come una danza. L’armonia e il ritmo sono elementi coscienti nella sua pittura.
I dipinti da lui scelti sono tracce di lettura sulla realtà che ci circonda, temi come l’indifferenza degli uomini, l’omologazione, la negazione della libertà individuale, l’incoscienza storica e politica, la resa di fronte alle difficili battaglie, gli eroi dimenticati, ma con la speranza in fondo a tutto.
Il racconto è il punto centrale di quest’opera, efficace e diretta narrazione che aspira al pensiero.
L’animazione video diventa luogo ideale per la sua opera. Il silenzio diventa supporto indispensabile alle sue immagini sia pittoriche che video, sollecita la concentrazione dello spettatore e riporta l’attenzione sulla riflessione del potere dell’immagine.
Si tratta di una pittura densa di richiami e di rimandi ma che non è interessata alla sofisticazione dell’immagine.
“La pittura è uno stato dell’essere…La pittura è la scoperta di sé. Ogni buon artista dipinge ciò che è”.(Pollock, New York,1957)
La sincerità di un opera è indispensabile al suo funzionamento; il tramandare a voce, il raccontare,è ancora oggi una forma di comunicazione necessitante, la pittura di Modula è narrazione pittorica che mira attraverso diverse direzioni alla coscienza di se stessi.
Massimo Modula è la seconda Identità della rassegna ospitata nella Galleria 36 A, curata da Donatella Perillo.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Massimo Modula, “Il meno peggio”(pittura acrilica su tavola), 2010
La Galleria 36 A è stata inaugurata due anni fa, in questo periodo ha seguito la passione del suo ideatore Silvio Canini, un esperto ed interessante fotografo.
Oggi lo spazio decide di accettare una nuova sfida, quella di dedicarsi all’arte contemporanea nella sua globalità, affrontando e conducendo eventi dedicati alla pittura, alla video art, alla scultura, alla performance.
La Galleria a tal fine riapre con un ciclo di mostre intitolato “Identità”, che vedrà come suoi protagonisti: Franco Pozzi, Massimo Modula, Marco Neri, Erich Turroni, Vittorio Daugusta. Gli eventi sono curati da Donatella Perillo.
Vi aspettiamo per l’inaugurazione il 13 giugno alle ore 21 per la seconda mostra: Massimo Modula in “Tutto pronto per il silenzio”.
13
giugno 2010
Identità – Massimo Modula
Dal 13 al 26 giugno 2010
arte contemporanea
Location
36A SPAZIO GALLERY
Bellaria-igea Marina, Via Giovanni Pascoli, 36a, (Rimini)
Bellaria-igea Marina, Via Giovanni Pascoli, 36a, (Rimini)
Orario di apertura
sab e dom ore 21-24, in settimana su appuntamento
Vernissage
13 Giugno 2010, ore 21
Autore
Curatore