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Barbero | Onida | Tardon – Un’amicizia al quadrato
Collettiva di pittura
Comunicato stampa
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Un’amicizia al quadrato
Il titolo della mostra non è casuale e nemmeno fumosamente criptico o sofisticato, come accade frequentemente. È solo sintetico, come pretendono i codici della comunicazione e necessita, proprio per questo, un immediato chiarimento. Prima di tutto, il progetto di esporre le opere di Maria Antonietta Onida, di Magda Tardon e di Carlo Barbero nasce esattamente un anno fa, al momento stesso della chiusura della personale che avevamo dedicato a Carlo Barbero e in particolare ai suoi “ex-libris”. Allora, con Carlo parlammo di progetti, di possibili aperture verso il futuro. E concordammo di avviare una esperienza, che avesse il valore di una sperimentazione. Che, cioè, valesse come una solida testimonianza della possibilità, oggi, che alcuni artisti sappiano porsi (abbiano il coraggio di?) reciprocamente a confronto, o quanto meno, pur nel rispetto della storia delle singole personalità, facciano proprie pratiche (e fatiche) di dialogo artistico, soprattutto in “amicizia”. Che non è poco, di questi tempi. Ora, a distanza di un anno, Onida, Tardon e Barbero hanno raccolto nei nostri spazi espositivi le loro “prove di dialogo”. Un altro punto, già allora concordato, era che le loro opere dovessero essere di formato ridotto: 20 x 20. Per conservare, in piena libertà, l’autenticità di quello spirito di avventura, appunto, senza strafare, evitando ogni forzatura. Anzi, quasi a garantire il pregio dei singoli percorsi artistici, in mostra compaiono alcune loro opere di maggiore formato, cui demandiamo il compito di rappresentarne meglio, se occorre, le personalità.
Esse potranno esserci di aiuto per intenderci meglio sul “punto di partenza” individuale. Ma il nostro l’obiettivo è quello di tentare di intuire dove, come e se sia configurabile, all’interno dei differenti codici figurativi, una comunione ‘amicale’ di intenti. Non necessariamente un passo, una pretesa artistica in più, ma, accontentiamoci (e non è cosa da poco!), forse solo uno scarto. Come una “mossa del cavallo”, a sorpresa, nel gioco degli scacchi.
Per questo, come curatori, ci assumiamo una responsabilità in più. Sarebbe stato (troppo) comodo posizionare le opere lungo le pareti nel loro rigoroso ordine di appartenenza ai singoli artisti. Prima le signore, per cavalleria, poi Carlo Barbero. Ma non sarà così. Chiediamo ai visitatori un po’ di pazienza. Se proprio vorranno individuare, ad uno ad uno, i dipinti degli artisti – è loro diritto - saranno agevolati dalle didascalie. L’ordine dell’esposizione, invece, seguirà altri criteri e non basteranno le affinità tematiche, che pure non mancano.
Tuttavia, pensiamo che l’esperienza dell’incontro di più artisti, con la “regola” del rispetto del formato – 20 x 20 cm. – tecnicamente libero e meno impegnativo e perciò forse propositivamente più “informale” o, quantomeno più “spontaneo” - anche se, comprensibilmente, non per tutti – possa trasformarsi in un appuntamento da riproporre, purchè rigorosamente realizzato fuori dai canoni scontati delle consuete mostre collettive.
Paolo Nesta
Luigi Castagna
Il titolo della mostra non è casuale e nemmeno fumosamente criptico o sofisticato, come accade frequentemente. È solo sintetico, come pretendono i codici della comunicazione e necessita, proprio per questo, un immediato chiarimento. Prima di tutto, il progetto di esporre le opere di Maria Antonietta Onida, di Magda Tardon e di Carlo Barbero nasce esattamente un anno fa, al momento stesso della chiusura della personale che avevamo dedicato a Carlo Barbero e in particolare ai suoi “ex-libris”. Allora, con Carlo parlammo di progetti, di possibili aperture verso il futuro. E concordammo di avviare una esperienza, che avesse il valore di una sperimentazione. Che, cioè, valesse come una solida testimonianza della possibilità, oggi, che alcuni artisti sappiano porsi (abbiano il coraggio di?) reciprocamente a confronto, o quanto meno, pur nel rispetto della storia delle singole personalità, facciano proprie pratiche (e fatiche) di dialogo artistico, soprattutto in “amicizia”. Che non è poco, di questi tempi. Ora, a distanza di un anno, Onida, Tardon e Barbero hanno raccolto nei nostri spazi espositivi le loro “prove di dialogo”. Un altro punto, già allora concordato, era che le loro opere dovessero essere di formato ridotto: 20 x 20. Per conservare, in piena libertà, l’autenticità di quello spirito di avventura, appunto, senza strafare, evitando ogni forzatura. Anzi, quasi a garantire il pregio dei singoli percorsi artistici, in mostra compaiono alcune loro opere di maggiore formato, cui demandiamo il compito di rappresentarne meglio, se occorre, le personalità.
Esse potranno esserci di aiuto per intenderci meglio sul “punto di partenza” individuale. Ma il nostro l’obiettivo è quello di tentare di intuire dove, come e se sia configurabile, all’interno dei differenti codici figurativi, una comunione ‘amicale’ di intenti. Non necessariamente un passo, una pretesa artistica in più, ma, accontentiamoci (e non è cosa da poco!), forse solo uno scarto. Come una “mossa del cavallo”, a sorpresa, nel gioco degli scacchi.
Per questo, come curatori, ci assumiamo una responsabilità in più. Sarebbe stato (troppo) comodo posizionare le opere lungo le pareti nel loro rigoroso ordine di appartenenza ai singoli artisti. Prima le signore, per cavalleria, poi Carlo Barbero. Ma non sarà così. Chiediamo ai visitatori un po’ di pazienza. Se proprio vorranno individuare, ad uno ad uno, i dipinti degli artisti – è loro diritto - saranno agevolati dalle didascalie. L’ordine dell’esposizione, invece, seguirà altri criteri e non basteranno le affinità tematiche, che pure non mancano.
Tuttavia, pensiamo che l’esperienza dell’incontro di più artisti, con la “regola” del rispetto del formato – 20 x 20 cm. – tecnicamente libero e meno impegnativo e perciò forse propositivamente più “informale” o, quantomeno più “spontaneo” - anche se, comprensibilmente, non per tutti – possa trasformarsi in un appuntamento da riproporre, purchè rigorosamente realizzato fuori dai canoni scontati delle consuete mostre collettive.
Paolo Nesta
Luigi Castagna
13
giugno 2010
Barbero | Onida | Tardon – Un’amicizia al quadrato
Dal 13 al 27 giugno 2010
arte contemporanea
Location
PIAZZA CONTE ROSSO
Avigliana, Piazza Conte Rosso, 1, (Torino)
Avigliana, Piazza Conte Rosso, 1, (Torino)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica 15,00 - 19,00
Vernissage
13 Giugno 2010, ore 16
Sito web
www.artepervoi.it
Autore
Curatore