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Massimo Polello
Mostra e workshop di calligrafia artistica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MASSIMO POLELLO è l´artista calligrafico italiano piú conosciuto a livello internazionale. Egli è nato nel 1970 a Torino ove vive e lavora. Dopo aver studiato a lungo gli stili calligrafici tradizionali storici, Polello ha indirizzato la propria ricerca personale a un´applicazione artistica di questa disciplina. Attualmente è presidente e insegnante dell’Associazione di Calligrafia Dal Segno alla Scrittura di Torino e insegnante al CIAC - Centro Internazionale Arti calligrafiche di Roma. Insegna in stage e seminari per adulti in Italia presso Istituzioni e Associazioni pubbliche (Università La Sapienza di Roma) e private, in Francia, Svizzera, Spagna, Irlanda, Belgio, Pakistan, Russia, Canada.
E’ membro dei Doigts Noir, un gruppo internazionale di artisti calligrafi professionisti che si riunisce annualmente in Francia. Collabora con la riviste specializzate e di grafica quali Graphicus.
Nel 2007 collabora con il regista-artista Peter Greenaway, per la video-istallazione e catalogo mostra Peopling the Palaces.
I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre in Europa, Giappone, Pakistan, Russia e alcuni di
essi fanno parte di collezioni quali: Calligraphy Collection, Archiv Akademie der Künste di Berlino, Contemporary Museum of Calligraphy di Mosca, Citta’ di Menorca, e sono stati pubblicati su riviste nazionali e internazionali
Nell’ottobre 2008, per Èditions Alternatives di Parigi, ha pubblicato il libro Traitè de la Peinture-extraits, con opere ispirate al Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci
GALLERIA DEI LAVORI DELL’ARTISTA
www.lacalligrafia.com
Foto (in formato .jpg, a risoluzione medio-bassa, esemplificativa della mostra e senza margini o grazie varie; allegare la didascalia possibilmente indicandola nel nome del file)
Massimo Polello
Di Alexia Rizzi
Massimo Polello è uno degli artisti calligrafi italiani, attualmente più conosciuto a livello internazionale. Negli ultimi anni ha preso parte a importanti concorsi a livello mondiale, ha tenuto workshop e stage calligrafici ed è stato presente con i propri lavori a mostre collettive e personali sia nazionali sia internzionali.
Dopo aver studiato gli stili calligrafici tradizionali, Polello ha indirizzato la propria ricerca personale a un'applicazione artistica di questa disciplina, dando vita a un proprio linguaggio e a una propria grammatica espressiva ontologicamente orientati a diffondere la cultura dell'arte calligrafica in un'ottica contemporanea.
Nelle opere di Polello l'uso dell'alfabeto supera la funzionalità tipica del linguaggio scritto e il relativo valore simbolico e astratto per diventare immagine che valorizza la forma e la gestualità del segno.
L'opera calligrafica non è rappresentazione ma interazione tra elementi quali l'artista stesso, il tempo e la memoria, per questo Polello non si limita all'impiego di tecniche tradizionali, che comunque padroneggia con abilità e con uno stile personale, ma si avvale di mezzi espressivi quali il video e la proiezione, e di modalità quali l'installazione e la live-performance, che lo avvicinano alle avanguardie artistiche contemporanee. Polello in questo modo trasporta anche l'arte calligrafica in una dimensione di superamento della bidimensionalità dell'opera ponendola in un contesto di dinamismo creativo, di monumentalità e di relazione con il tempo e con lo spazio.
Polello sovrappone infatti alle tecniche calligrafiche classiche sperimentazioni stilistiche arrichite dall'uso di materiali innovativi come resine, vernici e supporti che escono dai canoni dell'impiego della carta e della tela per andare alla ricerca di materiali recuperati, ai quali conferisce una nuova identita'.
La mia mano
come fare per sentirmi vivo, a sentire di esistere nel mondo se non attraverso la mia mano?
La mia mano che lascia traccia, la mia mano che scrive e mi descrive.
Allora le lettere diventano il mio strumento per esistere fuori, all’esterno di me. Dimenticando sovente cosa la scrittura significa, andando oltre le lettere, catturato da un’unica esigenza che è quella visiva. Le lettere diventano segni, immagini, evocazioni, necessità forte, emozioni. Il gesto della mano che scrive si libera, volendo parlare di sé, dicendo oltre di sé.
Massimo Polello
E’ membro dei Doigts Noir, un gruppo internazionale di artisti calligrafi professionisti che si riunisce annualmente in Francia. Collabora con la riviste specializzate e di grafica quali Graphicus.
Nel 2007 collabora con il regista-artista Peter Greenaway, per la video-istallazione e catalogo mostra Peopling the Palaces.
I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre in Europa, Giappone, Pakistan, Russia e alcuni di
essi fanno parte di collezioni quali: Calligraphy Collection, Archiv Akademie der Künste di Berlino, Contemporary Museum of Calligraphy di Mosca, Citta’ di Menorca, e sono stati pubblicati su riviste nazionali e internazionali
Nell’ottobre 2008, per Èditions Alternatives di Parigi, ha pubblicato il libro Traitè de la Peinture-extraits, con opere ispirate al Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci
GALLERIA DEI LAVORI DELL’ARTISTA
www.lacalligrafia.com
Foto (in formato .jpg, a risoluzione medio-bassa, esemplificativa della mostra e senza margini o grazie varie; allegare la didascalia possibilmente indicandola nel nome del file)
Massimo Polello
Di Alexia Rizzi
Massimo Polello è uno degli artisti calligrafi italiani, attualmente più conosciuto a livello internazionale. Negli ultimi anni ha preso parte a importanti concorsi a livello mondiale, ha tenuto workshop e stage calligrafici ed è stato presente con i propri lavori a mostre collettive e personali sia nazionali sia internzionali.
Dopo aver studiato gli stili calligrafici tradizionali, Polello ha indirizzato la propria ricerca personale a un'applicazione artistica di questa disciplina, dando vita a un proprio linguaggio e a una propria grammatica espressiva ontologicamente orientati a diffondere la cultura dell'arte calligrafica in un'ottica contemporanea.
Nelle opere di Polello l'uso dell'alfabeto supera la funzionalità tipica del linguaggio scritto e il relativo valore simbolico e astratto per diventare immagine che valorizza la forma e la gestualità del segno.
L'opera calligrafica non è rappresentazione ma interazione tra elementi quali l'artista stesso, il tempo e la memoria, per questo Polello non si limita all'impiego di tecniche tradizionali, che comunque padroneggia con abilità e con uno stile personale, ma si avvale di mezzi espressivi quali il video e la proiezione, e di modalità quali l'installazione e la live-performance, che lo avvicinano alle avanguardie artistiche contemporanee. Polello in questo modo trasporta anche l'arte calligrafica in una dimensione di superamento della bidimensionalità dell'opera ponendola in un contesto di dinamismo creativo, di monumentalità e di relazione con il tempo e con lo spazio.
Polello sovrappone infatti alle tecniche calligrafiche classiche sperimentazioni stilistiche arrichite dall'uso di materiali innovativi come resine, vernici e supporti che escono dai canoni dell'impiego della carta e della tela per andare alla ricerca di materiali recuperati, ai quali conferisce una nuova identita'.
La mia mano
come fare per sentirmi vivo, a sentire di esistere nel mondo se non attraverso la mia mano?
La mia mano che lascia traccia, la mia mano che scrive e mi descrive.
Allora le lettere diventano il mio strumento per esistere fuori, all’esterno di me. Dimenticando sovente cosa la scrittura significa, andando oltre le lettere, catturato da un’unica esigenza che è quella visiva. Le lettere diventano segni, immagini, evocazioni, necessità forte, emozioni. Il gesto della mano che scrive si libera, volendo parlare di sé, dicendo oltre di sé.
Massimo Polello
11
giugno 2010
Massimo Polello
Dall'undici giugno al 24 luglio 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO CIVICO DI CHIUSA
Chiusa, Piazza Fraghes, 1, (Bolzano)
Chiusa, Piazza Fraghes, 1, (Bolzano)
Biglietti
2,50 €
Orario di apertura
Ma-sa, ore 9.30 – 12, 15.30 – 18. Domenica e lunedí chiuso
Vernissage
11 Giugno 2010, ore 19 Performance art
Autore