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VII Rassegna Poesiarte Milano Finestre
Settimo appuntamento di Poesiarte Milano con interventi di artisti, poeti e musicisti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
VII Rassegna
Poesiarte Milano
‘Finestre’
7-8 giugno 2010
Questo settimo appuntamento di Poesiarte Milano dal titolo “Finestre” prende spunto dal nuovo luogo di Quintocortile in cui si svolgerà la prossima Rassegna: sotto le finestre della casbah di viale Bligny 42.
E poi ‘finestre’ sono soprattutto quadri del passato e del presente, aperture che collegano fra loro i diversi gradi temporali in una sfaccettatura di situazioni soggettive che, insieme e sommate fra di loro, ci restituiscono un affresco complessivo del fluire e divenire della realtà contemporanea.
Organizzazione a cura di: Mavi Ferrando, Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile)
Con la collaborazione di: Adam Vaccaro, Laura Cantelmo (Associazione Milanocosa)
Poesiarte Milano si svolgerà a Quintocortile (nuova sede) nei giorni lunedì 7 e martedì 8 giugno 2010 con interventi di poeti e musicisti dalle 17,30 alle 19,30. Seguirà visione delle opere in mostra con presentazione degli artisti e aperitivesca kermesse fino alle 21.
Ciascuna giornata vedrà l’intervento di 13 poeti e di alcuni musicisti che presenteranno loro lavori sul tema secondo un calendario prestabilito. Quarantatre artisti invitati realizzeranno ed esporranno un’opera sul tema della manifestazione.
Info: Associazione Quintocortile - Mavi Ferrando, Donatella Airoldi - tel. 338 8007617 quintocortile@tiscali.it
Associazione culturale Milanocosa – Adam Vaccaro – tel. 347 7104584 info@milanocosa.it
artisti:
Giuliana Alberti, Donatella Bianchi, Adalberto Borioli, Maria Elena Borsato, Pierluigi Boschetti, Michela Buttignon, Salvatore Carbone, Silvia Cibaldi, Angela Colombo, Nicoletta Crocella, Albino De Francesco, Giuseppe Denti, Antonio Falleti, Mavi Ferrando, Simonetta Ferrante, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Barbara Gabotto, Mario Gatto, Ornella Garbin, Gino Gini, Giacomo Guidetti, Jane Kennedy, Grazia Lavia, Pino Lia, Ruggero Maggi, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Gianni Marussi, Emanuela Mezzadri, Marco Mucha, Roberto Origgi, Elisabetta Pagani, Mario Palmieri, Laura Pitscheider, Marta Popescu, Luca Rendina, Raffaele Romano, Stefania Selmi, Roberto Sommariva, Antonio Sormani, Elisabetta Sperandio, Armando Tinnirello
poeti:
Sebastiano Aglieco, Massimo Arrigoni, Maria Carla Baroni, Marco Bellini, Rinaldo Caddeo, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Lorena Carboni, Annamaria De Pietro, Mariella De Santis, Gabriela Fantato, Gabriella Girelli, Eugenio Grandinetti, Stefano Guglielmin, Giorgio Morale, Guido Oldani, Mariella Parravicini, Maria Pia Quintavalla, Paolo Rabissi, Anthony Robbins, Franco Romanò, Marco Saya, Franco Santamaria, Adam Vaccaro, Aky Vetere, Giuliano Zosi
musicisti:
Marco Saya, Claudio Repentini e il duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti
Donatella Airoldi
Le finestre di Bligny 42
Finestre in tensione rigidamente chiuse con orpelli delicatamente avamposti.
Alle pareti lunghi tubi di scarico percorrono strani e rocamboleschi percorsi, non sai cosa scrosci al loro interno, ma anche senza un grande intuito lo puoi capire. Sono bianchi, grigi e rossi stemperati dal sole. Una volta arrivati a terra vi si inabissano per sempre scomparendo finalmente alla vista di passi frettolosi.
Gli infissi sono un optional, a volte i vetri sono opachi, a raggiera, pezzi di vetro attaccati con scotch da pacchi scuro e il cartone ondulato pare sia un componente vetrifico, o meglio la testimonianza di come l’immaginazione faccia oltrepassare anche la luce. Altre volte, a simulare un precario diaframma con l’esterno, sono stoffe variopinte bucate dalla furia del vento, sigillate con puntine a plastica gialla.
Mentre attraversi il cortile o vi stazioni chiacchierando più o meno innocentemente, dalle finestre può accadere che scenda neve anche a ferragosto, ma non è neve, è pane per i colombi o pesce con viscere per i gatti.
Le finestre di viale Bligny 42 partono tutte uguali come un esercito in fila per 20 tentando strutturalmente di essere simili.
Cinque piani di esistenze fortificate, da viaggi su gommoni flosci, da vite con carceri alle caviglie, da notturni passaggi di carne e gonfie vene al collo con vetro di bottiglia spezzato alla gola. E solo un piccolo spicchio d’aglio, mangiato crudo.
Cinque piani di scale chiuse, di anfratti angusti, di odori liquamentosi, di sorrisi a 360, bianchetti.
Sorvegliati a vista, consapevoli dei loro peccati. “Ogni colpa conosciuta come tale, sia pure un pensiero fugace, è un po’ d’imperfezione che se ne va; e la somma totale dell’imperfezione è finita.” (Simone Weil)
Libidamente frequentiamo i loro sguardi che si abbassano ad ogni passaggio occidentale.
Non serve parlare, comprendi dal lento movimento del corpo quello che dicono: un passato e presente contorto, vissuto in topaie avvizzite, i cieli e i mari rinchiusi dentro e lo spaccio della vita nella speranza di racimolare cibo e sopravvivenza.
Un giorno le ho contate, le finestre di Bligny 42, una dopo l’altra: sono più di cento, di duecento, di trecento. Scale A, B, C e D. Trecento piccolissimi locali stracolmi di letti a castello e polveri bianche.
Quando le finestre sono aperte, o chiuse, non ha importanza, si sentono canti brasiliani, rap metropolitani, litanie medioevali e arabesche composizioni musicali, fughe di Bach. Voci dissimili, vero coacervo dei linguaggi musicali planetari, ma a un certo punto sembra quasi che tutti questi suoni si uniscano e si amalgamino in un loro suono omogeneo, un suono che ha a che fare con la forza che distingue la vita, forse con la linfa vitale stessa.
In centro città, vicino alla esclusiva ‘Bocconi’, noi con loro, poeti artisti, musicisti e stranieri di noi stessi, saremo nel cortile sotto le trecento finestre aperte. Vi aspettiamo.
PROGRAMMA
dalle 17,30 alle 19,30 letture dei poeti con un intermezzo musicale
dalle 19,30 alle 21 visione delle opere degli artisti con aperitivo
Lunedì 7 giugno
Massimo Arrigoni
Mariella De Santis
Anthony Robbins
Gabriela Fantato
Mariella Parravicini
Marco Bellini
Marco Saya
Intermezzo musicale con Marco Saya e Claudio Repentini
Franco Santamaria
Gabriella Girelli
Giuliano Zosi
Franco Romanò
Eugenio Grandinetti
Adam Vaccaro
Martedì 8 giugno
Sebastiano Aglieco
Maria Carla Baroni
Stefano Guglielmin
Giorgio Morale
Paolo Rabissi
Lorena Carboni
Laura Cantelmo
Intermezzo musicale col duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti
Luigi Cannillo
Guido Oldani
Annamaria De Pietro
Rinaldo Caddeo
Maria Pia Quintavalla
Aky Vetere
Poesiarte Milano
‘Finestre’
7-8 giugno 2010
Questo settimo appuntamento di Poesiarte Milano dal titolo “Finestre” prende spunto dal nuovo luogo di Quintocortile in cui si svolgerà la prossima Rassegna: sotto le finestre della casbah di viale Bligny 42.
E poi ‘finestre’ sono soprattutto quadri del passato e del presente, aperture che collegano fra loro i diversi gradi temporali in una sfaccettatura di situazioni soggettive che, insieme e sommate fra di loro, ci restituiscono un affresco complessivo del fluire e divenire della realtà contemporanea.
Organizzazione a cura di: Mavi Ferrando, Donatella Airoldi (Associazione Quintocortile)
Con la collaborazione di: Adam Vaccaro, Laura Cantelmo (Associazione Milanocosa)
Poesiarte Milano si svolgerà a Quintocortile (nuova sede) nei giorni lunedì 7 e martedì 8 giugno 2010 con interventi di poeti e musicisti dalle 17,30 alle 19,30. Seguirà visione delle opere in mostra con presentazione degli artisti e aperitivesca kermesse fino alle 21.
Ciascuna giornata vedrà l’intervento di 13 poeti e di alcuni musicisti che presenteranno loro lavori sul tema secondo un calendario prestabilito. Quarantatre artisti invitati realizzeranno ed esporranno un’opera sul tema della manifestazione.
Info: Associazione Quintocortile - Mavi Ferrando, Donatella Airoldi - tel. 338 8007617 quintocortile@tiscali.it
Associazione culturale Milanocosa – Adam Vaccaro – tel. 347 7104584 info@milanocosa.it
artisti:
Giuliana Alberti, Donatella Bianchi, Adalberto Borioli, Maria Elena Borsato, Pierluigi Boschetti, Michela Buttignon, Salvatore Carbone, Silvia Cibaldi, Angela Colombo, Nicoletta Crocella, Albino De Francesco, Giuseppe Denti, Antonio Falleti, Mavi Ferrando, Simonetta Ferrante, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Barbara Gabotto, Mario Gatto, Ornella Garbin, Gino Gini, Giacomo Guidetti, Jane Kennedy, Grazia Lavia, Pino Lia, Ruggero Maggi, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Gianni Marussi, Emanuela Mezzadri, Marco Mucha, Roberto Origgi, Elisabetta Pagani, Mario Palmieri, Laura Pitscheider, Marta Popescu, Luca Rendina, Raffaele Romano, Stefania Selmi, Roberto Sommariva, Antonio Sormani, Elisabetta Sperandio, Armando Tinnirello
poeti:
Sebastiano Aglieco, Massimo Arrigoni, Maria Carla Baroni, Marco Bellini, Rinaldo Caddeo, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Lorena Carboni, Annamaria De Pietro, Mariella De Santis, Gabriela Fantato, Gabriella Girelli, Eugenio Grandinetti, Stefano Guglielmin, Giorgio Morale, Guido Oldani, Mariella Parravicini, Maria Pia Quintavalla, Paolo Rabissi, Anthony Robbins, Franco Romanò, Marco Saya, Franco Santamaria, Adam Vaccaro, Aky Vetere, Giuliano Zosi
musicisti:
Marco Saya, Claudio Repentini e il duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti
Donatella Airoldi
Le finestre di Bligny 42
Finestre in tensione rigidamente chiuse con orpelli delicatamente avamposti.
Alle pareti lunghi tubi di scarico percorrono strani e rocamboleschi percorsi, non sai cosa scrosci al loro interno, ma anche senza un grande intuito lo puoi capire. Sono bianchi, grigi e rossi stemperati dal sole. Una volta arrivati a terra vi si inabissano per sempre scomparendo finalmente alla vista di passi frettolosi.
Gli infissi sono un optional, a volte i vetri sono opachi, a raggiera, pezzi di vetro attaccati con scotch da pacchi scuro e il cartone ondulato pare sia un componente vetrifico, o meglio la testimonianza di come l’immaginazione faccia oltrepassare anche la luce. Altre volte, a simulare un precario diaframma con l’esterno, sono stoffe variopinte bucate dalla furia del vento, sigillate con puntine a plastica gialla.
Mentre attraversi il cortile o vi stazioni chiacchierando più o meno innocentemente, dalle finestre può accadere che scenda neve anche a ferragosto, ma non è neve, è pane per i colombi o pesce con viscere per i gatti.
Le finestre di viale Bligny 42 partono tutte uguali come un esercito in fila per 20 tentando strutturalmente di essere simili.
Cinque piani di esistenze fortificate, da viaggi su gommoni flosci, da vite con carceri alle caviglie, da notturni passaggi di carne e gonfie vene al collo con vetro di bottiglia spezzato alla gola. E solo un piccolo spicchio d’aglio, mangiato crudo.
Cinque piani di scale chiuse, di anfratti angusti, di odori liquamentosi, di sorrisi a 360, bianchetti.
Sorvegliati a vista, consapevoli dei loro peccati. “Ogni colpa conosciuta come tale, sia pure un pensiero fugace, è un po’ d’imperfezione che se ne va; e la somma totale dell’imperfezione è finita.” (Simone Weil)
Libidamente frequentiamo i loro sguardi che si abbassano ad ogni passaggio occidentale.
Non serve parlare, comprendi dal lento movimento del corpo quello che dicono: un passato e presente contorto, vissuto in topaie avvizzite, i cieli e i mari rinchiusi dentro e lo spaccio della vita nella speranza di racimolare cibo e sopravvivenza.
Un giorno le ho contate, le finestre di Bligny 42, una dopo l’altra: sono più di cento, di duecento, di trecento. Scale A, B, C e D. Trecento piccolissimi locali stracolmi di letti a castello e polveri bianche.
Quando le finestre sono aperte, o chiuse, non ha importanza, si sentono canti brasiliani, rap metropolitani, litanie medioevali e arabesche composizioni musicali, fughe di Bach. Voci dissimili, vero coacervo dei linguaggi musicali planetari, ma a un certo punto sembra quasi che tutti questi suoni si uniscano e si amalgamino in un loro suono omogeneo, un suono che ha a che fare con la forza che distingue la vita, forse con la linfa vitale stessa.
In centro città, vicino alla esclusiva ‘Bocconi’, noi con loro, poeti artisti, musicisti e stranieri di noi stessi, saremo nel cortile sotto le trecento finestre aperte. Vi aspettiamo.
PROGRAMMA
dalle 17,30 alle 19,30 letture dei poeti con un intermezzo musicale
dalle 19,30 alle 21 visione delle opere degli artisti con aperitivo
Lunedì 7 giugno
Massimo Arrigoni
Mariella De Santis
Anthony Robbins
Gabriela Fantato
Mariella Parravicini
Marco Bellini
Marco Saya
Intermezzo musicale con Marco Saya e Claudio Repentini
Franco Santamaria
Gabriella Girelli
Giuliano Zosi
Franco Romanò
Eugenio Grandinetti
Adam Vaccaro
Martedì 8 giugno
Sebastiano Aglieco
Maria Carla Baroni
Stefano Guglielmin
Giorgio Morale
Paolo Rabissi
Lorena Carboni
Laura Cantelmo
Intermezzo musicale col duo Poemus, Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti
Luigi Cannillo
Guido Oldani
Annamaria De Pietro
Rinaldo Caddeo
Maria Pia Quintavalla
Aky Vetere
07
giugno 2010
VII Rassegna Poesiarte Milano Finestre
Dal 07 all'otto giugno 2010
arte contemporanea
Location
QUINTOCORTILE
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 42, (Milano)
Orario di apertura
dalle 17,30 alle 21
Vernissage
7 Giugno 2010, ore 19,30
Autore
Curatore