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Michael Graeve – Spatial Choreography
Michael Graeve è insieme pittore e musicista. Non suona uno strumento tradizionale, bensì organizza suoni e rumori (da lui stesso creati) di natura genericamente elettrica o elettronica.
Comunicato stampa
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Michael Graeve è insieme pittore e musicista. Non suona uno strumento tradizionale, bensì organizza suoni e rumori (da lui stesso creati) di natura genericamente elettrica o elettronica. Si potrebbe dire che usa i colori ‘da musicista’, giustapponendo su tele o su pannelli di legno bande (orizzontali o verticali) di uguale lunghezza e di larghezza variabile, selezionando gli accostamenti di colore in modo da creare un ritmo visivo, e quindi musica che venga percepita, sinesteticamente, dall’osservatore; per quanto riguarda i suoni, nelle performance essi vengono assemblati cercando armonie estemporanee, oppure si tratta di vere e proprie composizioni, e in questa forma vengono diffusi nello stesso luogo in cui si trovano i dipinti. In quest’ultimo caso (come avvenne, per esempio, con “psc”, a sonambiente 2006 a Berlino e come avverrà nella mostra “Spatial Choreography”) entrano in gioco altri due elementi, la luce artificiale (diffusa da tubi al neon) e lo spazio, ovvero il luogo in cui la danza fra suoni, colori e luci si avvera. Soprattutto l’elemento spazio è fondamentale per consentire a Graeve la creazione di una dimensione eventuale, grazie anche alla mediazione - fondamentale a sua volta - attuata da occhi e orecchie del fruitore, al quale è lasciata la possibilità (o la responsabilità) di cogliere, nell’aria dove segretamente avvengono, le movenze di questa coreografia. Michael Graeve ritorna a Torino a distanza di un anno e mezzo circa, dopo la sua partecipazione a visionair-08, nel dicembre 2008, con la performance “Simple Methods for Complex Times”. Presenterà a blank, a partire da giovedì 3 giugno alle ore 19, un’installazione composta da una serie di dipinti realizzati proprio qui a Torino, collocati in punti diversi, e inusitati, dello spazio per farli ‘danzare’, spazio e dipinti insieme, con frequenze sonore provenienti da fonti dislocate in altri punti.
Già a partire dagli anni ’90, Michael Graeve (australiano di origini tedesche nato a Melbourne nel 1971) ha realizzato mostre personali e collettive in diverse gallerie e spazi pubblici di Melbourne e Sidney, e poi negli Stati Uniti (San Francisco Museum of Modern Art, Gigantic ArtSpace di New York, Issue Project Room di Brooklyn, Enemy di Chicago) e in Europa (sonambiente 2006 a Berlino, la Tonspur Residency del Museumquartier di Vienna, il Museum im Kulturspeicher di Wurzburg, fra gli altri). Autore anche di diverse produzioni discografiche, si è esibito in moltissime sound performances in Australia, Stati Uniti, Europa.
Già a partire dagli anni ’90, Michael Graeve (australiano di origini tedesche nato a Melbourne nel 1971) ha realizzato mostre personali e collettive in diverse gallerie e spazi pubblici di Melbourne e Sidney, e poi negli Stati Uniti (San Francisco Museum of Modern Art, Gigantic ArtSpace di New York, Issue Project Room di Brooklyn, Enemy di Chicago) e in Europa (sonambiente 2006 a Berlino, la Tonspur Residency del Museumquartier di Vienna, il Museum im Kulturspeicher di Wurzburg, fra gli altri). Autore anche di diverse produzioni discografiche, si è esibito in moltissime sound performances in Australia, Stati Uniti, Europa.
03
giugno 2010
Michael Graeve – Spatial Choreography
Dal 03 giugno al 17 luglio 2010
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
BLANK
Torino, Via Reggio, 27, (Torino)
Torino, Via Reggio, 27, (Torino)
Orario di apertura
da giovedì a sabato 16-19.30; oppure su appuntamento
Vernissage
3 Giugno 2010, ore 19
Autore
Curatore