Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alberto Burri – Cellotex Multiplex
Dopo le mostre dedicate dalla Folini Arte Contemporanea ad altri artisti storici del XX secolo, che costituiscono punti indiscussi, vette internazionali dell’arte moderna quali Hans Hartung ed Emilio Vedova, e dove la galleria aveva dedicato grande attenzione anche alla produzione grafica, era quasi inevitabile che Renato Folini desiderasse ospitare le opere di un altro colosso dell’arte del dopoguerra quale Alberto Burri, progetto che adesso si realizza al massimo livello.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo le mostre dedicate dalla Folini Arte Contemporanea ad altri artisti storici del XX secolo, che costituiscono punti indiscussi, vette internazionali dell’arte moderna quali Hans Hartung ed Emilio Vedova, e dove la galleria aveva dedicato grande attenzione anche alla produzione grafica, era quasi inevitabile che Renato Folini desiderasse ospitare le opere di un altro colosso dell’arte del dopoguerra quale Alberto Burri, progetto che adesso si realizza al massimo livello.
Vengono ora presentate, unitamente ad alcuni pezzi unici, le superbe e ormai rare, serie dei Cellotex, una serie di 6 serigrafie su carta Colombe, e dei Multiplex, una sequenza di 10 multipli4 eseguita nel 1981 parallelamente alle opere maggiori. Sono assemblaggi dove la materia non è rievocata, bensì fortemente ottenuta, esaltata con l’impiego di un particolare materiale ad alta densità scavato in profondità, inciso e asportato. Entrambe le serie sono, per quanto riguarda materiali, composizioni e cromie, del tutto coese ed esemplari del grande magistero dell’opera di Burri: i beige dei sacchi, i rossi delle plastiche, i neri dei cellotex e delle combustioni o i bianchi dei cretti, intatti vi ritrovano sintesi; tutto dal maestro è stato voluto con la medesima coerenza e determinazione, da lui creato e seguito meticolosamente non unicamente per corrispondere alla più elevata qualità dei suoi capolavori, ma per esserne un’altra possibile espressione, indipendente ed altrettanto unica.
Scrive in catalogo Domenico D’Oora: “…Percepiamo fortissima, come assistendo ad un movimento della mente, una forma di equilibrio-attrazione degli opposti, di equivalenza, a pari grado d’intensità, di bruto e di seducente, di progetto e di destino. Lungo i netti profili delle sagome che cadenzano e animano queste opere, possiamo considerare la bellezza della vita che scorre, l’inevitabilità di affrontare l’esistenza, le sue asprezze e vigoria, il suo ritmo e interruzioni, l’universale e l’individuale, la sua avvertibile meravigliosa unitarietà, la sua perenne rinascita.
Ritroviamo in queste opere il grande lascito culturale, quanto Alberto Burri ha prefigurato ed inscindibilmente riunito in esemplare sintesi: dalla rivelazione del connubio con i materiali più umili dove ciascuno diviene colore, alla loro più ricercata estetizzazione, dall’intuizione della potenza delle arti primarie, allo scandaglio delle più profonde pulsioni della psiche, dal muovere per misura classica, al sincopato dislocare dell’immaginario contemporaneo…”
L’esposizione è accompagnata da una pregevole pubblicazione con tutte le immagini delle opere esposte e apparati critici.
Vengono ora presentate, unitamente ad alcuni pezzi unici, le superbe e ormai rare, serie dei Cellotex, una serie di 6 serigrafie su carta Colombe, e dei Multiplex, una sequenza di 10 multipli4 eseguita nel 1981 parallelamente alle opere maggiori. Sono assemblaggi dove la materia non è rievocata, bensì fortemente ottenuta, esaltata con l’impiego di un particolare materiale ad alta densità scavato in profondità, inciso e asportato. Entrambe le serie sono, per quanto riguarda materiali, composizioni e cromie, del tutto coese ed esemplari del grande magistero dell’opera di Burri: i beige dei sacchi, i rossi delle plastiche, i neri dei cellotex e delle combustioni o i bianchi dei cretti, intatti vi ritrovano sintesi; tutto dal maestro è stato voluto con la medesima coerenza e determinazione, da lui creato e seguito meticolosamente non unicamente per corrispondere alla più elevata qualità dei suoi capolavori, ma per esserne un’altra possibile espressione, indipendente ed altrettanto unica.
Scrive in catalogo Domenico D’Oora: “…Percepiamo fortissima, come assistendo ad un movimento della mente, una forma di equilibrio-attrazione degli opposti, di equivalenza, a pari grado d’intensità, di bruto e di seducente, di progetto e di destino. Lungo i netti profili delle sagome che cadenzano e animano queste opere, possiamo considerare la bellezza della vita che scorre, l’inevitabilità di affrontare l’esistenza, le sue asprezze e vigoria, il suo ritmo e interruzioni, l’universale e l’individuale, la sua avvertibile meravigliosa unitarietà, la sua perenne rinascita.
Ritroviamo in queste opere il grande lascito culturale, quanto Alberto Burri ha prefigurato ed inscindibilmente riunito in esemplare sintesi: dalla rivelazione del connubio con i materiali più umili dove ciascuno diviene colore, alla loro più ricercata estetizzazione, dall’intuizione della potenza delle arti primarie, allo scandaglio delle più profonde pulsioni della psiche, dal muovere per misura classica, al sincopato dislocare dell’immaginario contemporaneo…”
L’esposizione è accompagnata da una pregevole pubblicazione con tutte le immagini delle opere esposte e apparati critici.
28
maggio 2010
Alberto Burri – Cellotex Multiplex
Dal 28 maggio al 30 giugno 2010
arte contemporanea
Location
FOLINI ARTE CONTEMPORANEA
Chiasso, Via Livio, 1, (Mendrisio)
Chiasso, Via Livio, 1, (Mendrisio)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 14- 18.30, sabato 10-12 e 14- 18.30 o su appuntamento
Vernissage
28 Maggio 2010, ore 18
Autore