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Lectio magistralis su Christian Hess e la Sicilia
Il forte legame tra il pittore tedesco Christian Hess e la Sicilia, sua principale fonte di ispirazione, è il tema di una “Lectio magistralis” che la prof.ssa Luisa Starrentino Ardizzone, nipote dell’artista, svolgerà a Roma al liceo artistico di via Ripetta
Comunicato stampa
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“Lectio magistralis” a Roma
su Christian Hess e la Sicilia
Il forte legame tra il pittore tedesco Christian Hess e la Sicilia, sua principale fonte di ispirazione, è il tema di una “Lectio magistralis” che la prof.ssa Luisa Starrentino Ardizzone, nipote dell’artista, svolgerà a Roma al liceo artistico di via Ripetta giovedì 27 maggio, ore 12. Lo stesso tema sarà illustrato sabato 29 maggio al liceo artistico di viale Pinturicchio 71.
Nato nel 1895 nella Bolzano asburgica, Hess si formò all’Accademia di Monaco di Baviera, assunse le correnti stilistiche tra espressionismo, nuova oggettività e astrazione, e seppe creare - malgrado le avverse circostanze dell’epoca - un’opera di notevole spessore e forma, ricevendo impulsi da Max Beckmann e Karl Hofer. Fu animatore del movimento d’avanguardia monacense “Juryfreie” avversato dal nazismo e sciolto nel 1933 dopo l’incendio che distrusse il Glaspalast dove esponevano i pittori del gruppo.
Dal 1933 al 1938 Hess trascorre un esilio volontario a Messina, presso la famiglia della sorella Emma. Il pittore trova n Sicilia il grande riflesso della classicità esterna: pescatori, contadini e donne impegnati nel lavoro invariato nei secoli, il paesaggio dalle suggestioni mitiche, lo stimolano a creare un gran numero di quadri che evidenziano il carattere europeo dell’artista.
Tra le opere siciliane spicca “L’indovino”, quadro svelato di recente come autoritratto dell’esilio nel quale il personaggio centrale, molto somigliante al pittore, volge le spalle al mare, mentre la sua malinconia è attenuata dall’abbraccio dalla gente semplice del luogo. Particolare emblematico la maglietta bianca a strisce rosse degli artisti Juryfreie che indossa “L’indovino” per significare anche l’isolamento dei membri del gruppo messi al bando dal regime nazista.
Dal 1939 al 1944, anno della morte, seguirono per Hess amare peregrinazioni in Svizzera, Baviera e Austria che ne stremarono il fisico. Malato di tubercolosi, fu raccolto agonizzante, a Innsbruck, tra le rovine di un bombardamento. Si spense nell’ospedale di Schwaz, il 26 novembre 1944 a 48 anni, cinque mesi prima della fine della guerra.
su Christian Hess e la Sicilia
Il forte legame tra il pittore tedesco Christian Hess e la Sicilia, sua principale fonte di ispirazione, è il tema di una “Lectio magistralis” che la prof.ssa Luisa Starrentino Ardizzone, nipote dell’artista, svolgerà a Roma al liceo artistico di via Ripetta giovedì 27 maggio, ore 12. Lo stesso tema sarà illustrato sabato 29 maggio al liceo artistico di viale Pinturicchio 71.
Nato nel 1895 nella Bolzano asburgica, Hess si formò all’Accademia di Monaco di Baviera, assunse le correnti stilistiche tra espressionismo, nuova oggettività e astrazione, e seppe creare - malgrado le avverse circostanze dell’epoca - un’opera di notevole spessore e forma, ricevendo impulsi da Max Beckmann e Karl Hofer. Fu animatore del movimento d’avanguardia monacense “Juryfreie” avversato dal nazismo e sciolto nel 1933 dopo l’incendio che distrusse il Glaspalast dove esponevano i pittori del gruppo.
Dal 1933 al 1938 Hess trascorre un esilio volontario a Messina, presso la famiglia della sorella Emma. Il pittore trova n Sicilia il grande riflesso della classicità esterna: pescatori, contadini e donne impegnati nel lavoro invariato nei secoli, il paesaggio dalle suggestioni mitiche, lo stimolano a creare un gran numero di quadri che evidenziano il carattere europeo dell’artista.
Tra le opere siciliane spicca “L’indovino”, quadro svelato di recente come autoritratto dell’esilio nel quale il personaggio centrale, molto somigliante al pittore, volge le spalle al mare, mentre la sua malinconia è attenuata dall’abbraccio dalla gente semplice del luogo. Particolare emblematico la maglietta bianca a strisce rosse degli artisti Juryfreie che indossa “L’indovino” per significare anche l’isolamento dei membri del gruppo messi al bando dal regime nazista.
Dal 1939 al 1944, anno della morte, seguirono per Hess amare peregrinazioni in Svizzera, Baviera e Austria che ne stremarono il fisico. Malato di tubercolosi, fu raccolto agonizzante, a Innsbruck, tra le rovine di un bombardamento. Si spense nell’ospedale di Schwaz, il 26 novembre 1944 a 48 anni, cinque mesi prima della fine della guerra.
27
maggio 2010
Lectio magistralis su Christian Hess e la Sicilia
27 maggio 2010
incontro - conferenza
Location
LICEO ARTISTICO RIPETTA
Roma, Via Di Ripetta, 218, (Roma)
Roma, Via Di Ripetta, 218, (Roma)
Vernissage
27 Maggio 2010, ore 12
Autore