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Alex Dorici – Prospettive informali
Dorici presenta al pubblico le sue ultime opere pittoriche dove l’artista torna alla riflessione sul tema geometrico, seguendo una sua personale visione di spazio e prospettiva, un tema già affrontato da Dorici e ora ripreso con maggiore consapevolezza e occhio critico.
Comunicato stampa
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Due mostre per Alex Dorici.
Durante il mese di maggio e giugno Alex Dorici presenta due esposizioni che avranno luogo contemporaneamente.
La prima dal titolo “Prospettive informali” si svolge presso lo spazio espositivo e atelier personale dell’artista “Artelier”in via Bosi 12 a Lugano.
Dorici presenta al pubblico le sue ultime opere pittoriche dove l’artista torna alla riflessione sul tema geometrico, seguendo una sua personale visione di spazio e prospettiva, un tema già affrontato da Dorici e ora ripreso con maggiore consapevolezza e occhio critico.
L’esposizione pittorica crea un ponte ideale con la seconda esposizione allestita, a partire da venerdì 28 maggio presso l’Ex sala del Municipio di Castagnola, dal titolo “Installazione modulare”.
Questa disciplina ha assunto un ruolo importante nella ricerca artistica di Dorici poiché attraverso l’installazione riesce a lavorare sulla tridimensionalità e sull’evoluzione di un elemento anche ripetuto all’interno o all’esterno di uno spazio..
Da che l’artista ha iniziato a lavorare nell’ambito delle installazioni ad oggi il suo metodo di lavoro è sempre stato in continua evoluzione .
L’artista desidera dunque invitare il pubblico a scoprire questa sua nuova installazione diversa dalle altre proposte sin qui .
Dorici, sin dall'infanzia, nutre una singolare curiosità rivolta alla creazione di ambienti e alla loro modificazione; con instancabile tenacia da bambino trascorre intere giornate a inventare costruzioni di ogni sorta, per poi disfarli e ricrearli in modo sempre diverso. Nel percorso artistico di Alex Dorici questo comune gioco infantile si trasforma tuttavia in qualcosa che oltrepassa il mero divertimento, delineandosi in un'attenta indagine sulle molteplici forme che definiscono gli spazi in cui ci inseriamo e l'impatto che esse sprigionano sull'ambiente e sulla percezione dello stesso. Con un metodo compositivo affine al gioco sopracitato Dorici trova un personale modulo di partenza che si presta perfettamente all'allestimento delle sue suggestive installazioni, identificandolo in una semplice scatola di cartone. Non a caso l'intero progetto di questa serie di opere, di cui l'installazione in mostra costituisce la quinta tappa, è chiamato”Moduli in movimento”. In quest'opera Dorici riduce l'azione artistica alla pura composizione per elementi modulari tralasciando l'intervento pittorico che invece connota le prime esperienze in questo campo. La pregnanza dell'opera e l'impatto all'interno dell'ambiente è quindi costituito dalla ricerca compositiva che si articola nel gioco di volumi, nell'assemblaggio di moduli identici tra loro, anonimi e neutri, che via via danno vita ad una trasformazione dello spazio dell'ex-Municipio di Castagnola. In questo caso particolare, la suddetta trasformazione non si limita ad agire unicamente nell'ambiente, ma sull'installazione stessa: si tratta infatti di un'opera in movimento. Nel corso delle due settimane di esposizione l'artista, partendo dalla forma originaria visibile nei primi giorni della mostra, interverrà sull'opera modificandone l'ossatura, al fine di produrre un nuovo ambiente finale. Con questo tipo di azione in progress - che si potrebbe quasi individuare come una fusione dei concetti di installazione ambientale e performance - Dorici pone l'attenzione sulla sorprendente e talvolta quasi inafferrabile rapidità con cui il mondo, lo spazio in cui scorre la vita muta davanti allo sguardo stupefatto dei nostri occhi. Arricchendo l'Opera d'Arte e la sua fruizione di dinamismo e intrigante imprevedibilità, l'artista le conferisce in questo modo un potenziale di eterno mutamento. Si annullano così i concetti di scomposizione come condizioni irreversibili, poiché esse esistono solo in qualità di strumenti per attuare una rinascita, lo sbocciare di una nuova opera, a sua volta protratta verso ulteriori possibili forme. Un'opera impegnativa e coinvolgente che necessita di una presenza ripetuta da parte del pubblico per essere completa, poiché solo attraverso la percezione esterna è possibile rendere reale il cambiamento e concretizzare l'essenza cangiante della sua natura.
Alex Dorici è nato nel 1979.
A Como frequenta l’accademia di belle arti Aldo Galli.
Nel febbraio del 2005 ottiene il diploma artistico alla fine di un ciclo di studi approfonditi nelle seguenti materie , pittura, incisione, fotografia, scultura tessile e storia dell’arte.
Nel maggio del 2002 presso la galleria d’arte Artelier presenta la sua prima esposizione in compagnia di altri due giovani artisti, nel dicembre del 2003 partecipa ad una esposizione collettiva di sei giovani artisti, inseguito sempre nello stesso hanno partecipa al concorso internazionale di Kyoto, concorso dedicato all’anno dell’acqua.
Ancora nel 2003 nel mese di maggio vince il premio di studio Angelo Tenchio, nella sezione video con il suo cortometraggio dal titolo Saudade Itamar.
Nel giugno 2004 vince il premio come esponente segnalato dalla giuria al concorso di pittura dedicato a giovani pittori del nord Italia, nello stesso anno ma nel mese di luglio inaugura la sua prima esposizione personale dal titolo: Stampa colorata.
Nello stesso mese si aggiudica anche il secondo premio alla biennale dell’incisione della città di Como.
Nel giugno 2005 inaugura anche la sua prima mostra personale di pittura ed in contemporanea si aggiudica anche il secondo premio al concorso di pittura comune di Brunate.
Da luglio a settembre 2005 mostra collettiva e personale, di incisione e pittura presso lo spazio espositivo Humus di Locarno.
Febbraio 2006 mostra personale di incisione dal titolo: Espressione del colore, omaggio all’Atelier Contrepoint di Parigi.
Nell’aprile 2006 esposizione personale di pittura e incisione presso la galleria d’arte Neop’art di Parigi.
Nell’agosto 2006 esposizione personale al teatro municipale di Villa Real in Portogallo e nello stesso Portogallo esposizione personale al centro culturale di Braganca.
Nell’aprile 2007 mostra collettiva per l’ottantesimo anno di attività dell’atelier Contrepoint , presso il museo civico di Cremona Italia.
Nel novembre 2007 presentazione dell’installazione “Opera scomponibile 1140 moduli”a Lugano in Svizzera.
Nel febbraio 2008 esposizione collettiva di incisione presso la galleria d’arte Maatgallery a Parigi,in seguito il mese dopo partecipa al 6° festival internazionale del cortometraggio Paris tout court con il video “Saudade Itamar” .
Nel giugno 2008 inaugurazione dell’installazione “Il cubo della pace” a Malakoff e sempre a Malakoff inaugura l’installazione “Opera scomponibile 664 moduli” eseguita presso l’ex sala cinematografica Marcel Puyol.
Nel marzo 2009 inaugurazione “Opera scomponibile 383 moduli”a Lugano in Svizzera.
Sempre nello stesso anno nel mese di luglio presenta l’opera dal titolo “Riappropriazione”, opera presentata a Severo Italia in memoria alla tragedia provocata dall’incidente alla diossina del 10 luglio 1976.
Nel mese di settembre espone al municipio di Bellinzona Svizzera l’ultimo lavoro dal titolo “Comunicazione”, presentato in occasione della manifestazione “Arte in ufficio”,organizzata per il centenario della “SIC” Federazione ticinese della società degli impiegati del commercio.
Nell’ ottobre del 2005 Dorici si trasferisce a Parigi dove frequenta l’Atelier Contrepoint, ex Atelier 17 di S.W. Hayter, lo stesso sulla quale Dorici ha presentato la sua tesi di Laurea dal titolo: L’incisione sperimentale, Hayter e l’Atelier 17 (sperimentazione nella stampa colorata), improntata sulla ricerca delle diverse possibilità di stampa.
Durante il mese di maggio e giugno Alex Dorici presenta due esposizioni che avranno luogo contemporaneamente.
La prima dal titolo “Prospettive informali” si svolge presso lo spazio espositivo e atelier personale dell’artista “Artelier”in via Bosi 12 a Lugano.
Dorici presenta al pubblico le sue ultime opere pittoriche dove l’artista torna alla riflessione sul tema geometrico, seguendo una sua personale visione di spazio e prospettiva, un tema già affrontato da Dorici e ora ripreso con maggiore consapevolezza e occhio critico.
L’esposizione pittorica crea un ponte ideale con la seconda esposizione allestita, a partire da venerdì 28 maggio presso l’Ex sala del Municipio di Castagnola, dal titolo “Installazione modulare”.
Questa disciplina ha assunto un ruolo importante nella ricerca artistica di Dorici poiché attraverso l’installazione riesce a lavorare sulla tridimensionalità e sull’evoluzione di un elemento anche ripetuto all’interno o all’esterno di uno spazio..
Da che l’artista ha iniziato a lavorare nell’ambito delle installazioni ad oggi il suo metodo di lavoro è sempre stato in continua evoluzione .
L’artista desidera dunque invitare il pubblico a scoprire questa sua nuova installazione diversa dalle altre proposte sin qui .
Dorici, sin dall'infanzia, nutre una singolare curiosità rivolta alla creazione di ambienti e alla loro modificazione; con instancabile tenacia da bambino trascorre intere giornate a inventare costruzioni di ogni sorta, per poi disfarli e ricrearli in modo sempre diverso. Nel percorso artistico di Alex Dorici questo comune gioco infantile si trasforma tuttavia in qualcosa che oltrepassa il mero divertimento, delineandosi in un'attenta indagine sulle molteplici forme che definiscono gli spazi in cui ci inseriamo e l'impatto che esse sprigionano sull'ambiente e sulla percezione dello stesso. Con un metodo compositivo affine al gioco sopracitato Dorici trova un personale modulo di partenza che si presta perfettamente all'allestimento delle sue suggestive installazioni, identificandolo in una semplice scatola di cartone. Non a caso l'intero progetto di questa serie di opere, di cui l'installazione in mostra costituisce la quinta tappa, è chiamato”Moduli in movimento”. In quest'opera Dorici riduce l'azione artistica alla pura composizione per elementi modulari tralasciando l'intervento pittorico che invece connota le prime esperienze in questo campo. La pregnanza dell'opera e l'impatto all'interno dell'ambiente è quindi costituito dalla ricerca compositiva che si articola nel gioco di volumi, nell'assemblaggio di moduli identici tra loro, anonimi e neutri, che via via danno vita ad una trasformazione dello spazio dell'ex-Municipio di Castagnola. In questo caso particolare, la suddetta trasformazione non si limita ad agire unicamente nell'ambiente, ma sull'installazione stessa: si tratta infatti di un'opera in movimento. Nel corso delle due settimane di esposizione l'artista, partendo dalla forma originaria visibile nei primi giorni della mostra, interverrà sull'opera modificandone l'ossatura, al fine di produrre un nuovo ambiente finale. Con questo tipo di azione in progress - che si potrebbe quasi individuare come una fusione dei concetti di installazione ambientale e performance - Dorici pone l'attenzione sulla sorprendente e talvolta quasi inafferrabile rapidità con cui il mondo, lo spazio in cui scorre la vita muta davanti allo sguardo stupefatto dei nostri occhi. Arricchendo l'Opera d'Arte e la sua fruizione di dinamismo e intrigante imprevedibilità, l'artista le conferisce in questo modo un potenziale di eterno mutamento. Si annullano così i concetti di scomposizione come condizioni irreversibili, poiché esse esistono solo in qualità di strumenti per attuare una rinascita, lo sbocciare di una nuova opera, a sua volta protratta verso ulteriori possibili forme. Un'opera impegnativa e coinvolgente che necessita di una presenza ripetuta da parte del pubblico per essere completa, poiché solo attraverso la percezione esterna è possibile rendere reale il cambiamento e concretizzare l'essenza cangiante della sua natura.
Alex Dorici è nato nel 1979.
A Como frequenta l’accademia di belle arti Aldo Galli.
Nel febbraio del 2005 ottiene il diploma artistico alla fine di un ciclo di studi approfonditi nelle seguenti materie , pittura, incisione, fotografia, scultura tessile e storia dell’arte.
Nel maggio del 2002 presso la galleria d’arte Artelier presenta la sua prima esposizione in compagnia di altri due giovani artisti, nel dicembre del 2003 partecipa ad una esposizione collettiva di sei giovani artisti, inseguito sempre nello stesso hanno partecipa al concorso internazionale di Kyoto, concorso dedicato all’anno dell’acqua.
Ancora nel 2003 nel mese di maggio vince il premio di studio Angelo Tenchio, nella sezione video con il suo cortometraggio dal titolo Saudade Itamar.
Nel giugno 2004 vince il premio come esponente segnalato dalla giuria al concorso di pittura dedicato a giovani pittori del nord Italia, nello stesso anno ma nel mese di luglio inaugura la sua prima esposizione personale dal titolo: Stampa colorata.
Nello stesso mese si aggiudica anche il secondo premio alla biennale dell’incisione della città di Como.
Nel giugno 2005 inaugura anche la sua prima mostra personale di pittura ed in contemporanea si aggiudica anche il secondo premio al concorso di pittura comune di Brunate.
Da luglio a settembre 2005 mostra collettiva e personale, di incisione e pittura presso lo spazio espositivo Humus di Locarno.
Febbraio 2006 mostra personale di incisione dal titolo: Espressione del colore, omaggio all’Atelier Contrepoint di Parigi.
Nell’aprile 2006 esposizione personale di pittura e incisione presso la galleria d’arte Neop’art di Parigi.
Nell’agosto 2006 esposizione personale al teatro municipale di Villa Real in Portogallo e nello stesso Portogallo esposizione personale al centro culturale di Braganca.
Nell’aprile 2007 mostra collettiva per l’ottantesimo anno di attività dell’atelier Contrepoint , presso il museo civico di Cremona Italia.
Nel novembre 2007 presentazione dell’installazione “Opera scomponibile 1140 moduli”a Lugano in Svizzera.
Nel febbraio 2008 esposizione collettiva di incisione presso la galleria d’arte Maatgallery a Parigi,in seguito il mese dopo partecipa al 6° festival internazionale del cortometraggio Paris tout court con il video “Saudade Itamar” .
Nel giugno 2008 inaugurazione dell’installazione “Il cubo della pace” a Malakoff e sempre a Malakoff inaugura l’installazione “Opera scomponibile 664 moduli” eseguita presso l’ex sala cinematografica Marcel Puyol.
Nel marzo 2009 inaugurazione “Opera scomponibile 383 moduli”a Lugano in Svizzera.
Sempre nello stesso anno nel mese di luglio presenta l’opera dal titolo “Riappropriazione”, opera presentata a Severo Italia in memoria alla tragedia provocata dall’incidente alla diossina del 10 luglio 1976.
Nel mese di settembre espone al municipio di Bellinzona Svizzera l’ultimo lavoro dal titolo “Comunicazione”, presentato in occasione della manifestazione “Arte in ufficio”,organizzata per il centenario della “SIC” Federazione ticinese della società degli impiegati del commercio.
Nell’ ottobre del 2005 Dorici si trasferisce a Parigi dove frequenta l’Atelier Contrepoint, ex Atelier 17 di S.W. Hayter, lo stesso sulla quale Dorici ha presentato la sua tesi di Laurea dal titolo: L’incisione sperimentale, Hayter e l’Atelier 17 (sperimentazione nella stampa colorata), improntata sulla ricerca delle diverse possibilità di stampa.
27
maggio 2010
Alex Dorici – Prospettive informali
Dal 27 maggio al 19 giugno 2010
arte contemporanea
Location
ARTELIER
Lugano, Via Bossi, 12, (Lugano)
Lugano, Via Bossi, 12, (Lugano)
Orario di apertura
Lunedì—mercoledì
dalle ore 15.00
alle 18.00
Vernissage
27 Maggio 2010, dalle 18
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