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Virgilio
La Galleria Davico presenta 35 opere inedite dell’artista spezzino che trascina lo spettatore nelle sue pagine enigmatiche, come quelle di un rebus da risolvere, con molti e curiosi indizi, sia iconici sia grafici.
Comunicato stampa
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Virgilio è un artista ironico, colto, che usa la pittura per costruire un mondo assurdo con il rigore e il raziocinio di un architetto e con eccentricità quasi dadaista.
La Galleria Davico presenta 35 opere inedite dell’artista spezzino che trascina lo spettatore nelle sue pagine enigmatiche, come quelle di un rebus da risolvere, con molti e curiosi indizi, sia iconici sia grafici.
I suoi quadri sono realizzati con l’ausilio della pittura e del collage, entrambe le tecniche condotte con grande perizia e con un procedimento che è quasi sempre lo stesso: la preparazione a pennellate grasse della tavola o del cartone, lo sfondo bruno da cui emerge il piano di un mobile (un comodino, un tavolo, una credenza) con cassetto frontale rigorosamente chiuso, e su questo piano animali, frutti, bauletti e pacchetti, reperti archeologici, ampolle di vetro, lettere manoscritte… dipinti con dovizia di particolari, come se ogni elemento, anche il più nascosto, meritasse la medesima attenzione del primo piano.
Sui muri le immagini incollate ricordano quasi i santini della nonna: sono angioletti, duchi e contesse, artisti del passato con cui gli elementi dei quadri sembrano stringere un sottile legame, che di certo non viene svelato dalle parole anch’esse sui muri-lavagna. I testi che Virgilio inserisce nei suoi quadri, così come i titoli che li accompagnano, sono parte integrante dell’opera con cui, usando le parole di Emilio Gargioni nella presentazione del catalogo, quasi “giocano a rimpiattino”. Si scoprono i rinascimentali ermellini senza dama, e i loro cugini e i fratelli dei cugini, conigli e criceti, pesci meccanici, che a detta dei titoli dovrebbero essere personaggi specifici e umani, e le cui funzioni non vengono risolte ma piuttosto complicate anche dalle indicazioni in calce.
È come se l’irruenza surrealista incontrasse la perizia fiamminga, con una dinamica spesso giocata sui contrasti tra natura e meccanica, umano e animale, cerebrale e visivo, serio e divertente.
La Galleria Davico presenta 35 opere inedite dell’artista spezzino che trascina lo spettatore nelle sue pagine enigmatiche, come quelle di un rebus da risolvere, con molti e curiosi indizi, sia iconici sia grafici.
I suoi quadri sono realizzati con l’ausilio della pittura e del collage, entrambe le tecniche condotte con grande perizia e con un procedimento che è quasi sempre lo stesso: la preparazione a pennellate grasse della tavola o del cartone, lo sfondo bruno da cui emerge il piano di un mobile (un comodino, un tavolo, una credenza) con cassetto frontale rigorosamente chiuso, e su questo piano animali, frutti, bauletti e pacchetti, reperti archeologici, ampolle di vetro, lettere manoscritte… dipinti con dovizia di particolari, come se ogni elemento, anche il più nascosto, meritasse la medesima attenzione del primo piano.
Sui muri le immagini incollate ricordano quasi i santini della nonna: sono angioletti, duchi e contesse, artisti del passato con cui gli elementi dei quadri sembrano stringere un sottile legame, che di certo non viene svelato dalle parole anch’esse sui muri-lavagna. I testi che Virgilio inserisce nei suoi quadri, così come i titoli che li accompagnano, sono parte integrante dell’opera con cui, usando le parole di Emilio Gargioni nella presentazione del catalogo, quasi “giocano a rimpiattino”. Si scoprono i rinascimentali ermellini senza dama, e i loro cugini e i fratelli dei cugini, conigli e criceti, pesci meccanici, che a detta dei titoli dovrebbero essere personaggi specifici e umani, e le cui funzioni non vengono risolte ma piuttosto complicate anche dalle indicazioni in calce.
È come se l’irruenza surrealista incontrasse la perizia fiamminga, con una dinamica spesso giocata sui contrasti tra natura e meccanica, umano e animale, cerebrale e visivo, serio e divertente.
03
giugno 2010
Virgilio
Dal 03 giugno al 10 luglio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVICO
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Vernissage
3 Giugno 2010, ore 18.00
Autore
Curatore