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La Cartolina di Napoli. Dalla gouache al merchandising
rassegna grafico-pittorica
Comunicato stampa
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Continua la consuetudine del Museo Minimo di presentare saltuariamente una mostra atipica in rapporto alla linea prevalente che favorisce la ricerca non figurativa. Un momento, cioè, in cui irrompe quella che veniva definita una volta “arte commerciale” con la a minuscola dai soliti noti dal naso che si arriccia laddove individuano il privilegiare, a loro dire eccessivo, della ricerca estetica in una tematica localistica. In realtà la pittura’da cartolina’affonda le sue radici nelle gouaches del sette-ottocento che annoveravano artisti di grande spessore, costituiendo un patrimonio iconografico immenso in relazione all’immagine di Napoli. Basti citare Saverio Della Gatta, PietroFabris, Salvatore Fergola, Antonio Joli, J.Philipp Hackert, Giovan Batista Lusieri, i vari Carelli, Senape e tantissimi altri allo stesso livello che non cito per mere ragiono di spazio. Senza questa pittura che analizzava paesaggi, personaggi e costumi, non avremmo oggi idea dei
tesori tramandati e persi, della fisionomia ambientale fino alla moda e al costume degli ultimi secoli.
Oggi esiste ancora la pittura di riflessione e documentazione e, soprattutto, serve ancora?
Io credo proprio di sì, seppure non nelle forme tradizionali e nelle gallerie ma distribuita nei veri luoghi di incontro come le grandi librerie, oppure nei negozi di accessori per l’arredamento di buon livello, di merchandising museale o, ancora, utilizzata nella pubblicità. Il più delle volte sotto forma di poster, oggettistica, cartoline, magliette. Da ricordare l’iniziativa dei primi anni novanta dal titolo”Colore e Calore”per una Napoli vista da artisti, grafici e designer su t-shirt e cartoline che pure fu patrocinata da Comune, Provincia e Istitut Francaise de Naples (i francesi la sanno lunga!).
Il Museo Minimo presenta una mostra che, pur nei limitatissimi spazi di cui dispone, illustra un breve escursus che prende le mosse proprio dalla gouache antica, non in originale ma attraverso qualche esempio seppur raffinato di epigoni che rispondono a richieste attuali di mercato. Cioè al desiderio di molti che, attraverso una spece di ‘falso d’autore’, desiderano rivivere un mito.
Accanto, immagini di paesaggi e particolari urbani studiati non solo per un uso tradizionale come il quadro, ma anche come pannellature decorative, accessori per arredamento, calendari, packaging ecc. realizzati in gran parte da Roberto Sanchez per la ditta MACRI’impegnata, quasi filantropicamente, nelle valorizzazione dei dati cultural-visivi di Napoli.
Tutto questo costituisce un modo virtuoso di sfruttare l’immagine migliore del nostro territorio che crea un circuito di valorizzazione reciproca in un momento in cui solo il Cielo sa di quanto ce ne sia bisogno!
Carolina Mantellini
tesori tramandati e persi, della fisionomia ambientale fino alla moda e al costume degli ultimi secoli.
Oggi esiste ancora la pittura di riflessione e documentazione e, soprattutto, serve ancora?
Io credo proprio di sì, seppure non nelle forme tradizionali e nelle gallerie ma distribuita nei veri luoghi di incontro come le grandi librerie, oppure nei negozi di accessori per l’arredamento di buon livello, di merchandising museale o, ancora, utilizzata nella pubblicità. Il più delle volte sotto forma di poster, oggettistica, cartoline, magliette. Da ricordare l’iniziativa dei primi anni novanta dal titolo”Colore e Calore”per una Napoli vista da artisti, grafici e designer su t-shirt e cartoline che pure fu patrocinata da Comune, Provincia e Istitut Francaise de Naples (i francesi la sanno lunga!).
Il Museo Minimo presenta una mostra che, pur nei limitatissimi spazi di cui dispone, illustra un breve escursus che prende le mosse proprio dalla gouache antica, non in originale ma attraverso qualche esempio seppur raffinato di epigoni che rispondono a richieste attuali di mercato. Cioè al desiderio di molti che, attraverso una spece di ‘falso d’autore’, desiderano rivivere un mito.
Accanto, immagini di paesaggi e particolari urbani studiati non solo per un uso tradizionale come il quadro, ma anche come pannellature decorative, accessori per arredamento, calendari, packaging ecc. realizzati in gran parte da Roberto Sanchez per la ditta MACRI’impegnata, quasi filantropicamente, nelle valorizzazione dei dati cultural-visivi di Napoli.
Tutto questo costituisce un modo virtuoso di sfruttare l’immagine migliore del nostro territorio che crea un circuito di valorizzazione reciproca in un momento in cui solo il Cielo sa di quanto ce ne sia bisogno!
Carolina Mantellini
25
maggio 2010
La Cartolina di Napoli. Dalla gouache al merchandising
Dal 25 maggio al 09 ottobre 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO MINIMO
Napoli, Via Detta San Vincenzo, 3, (Napoli)
Napoli, Via Detta San Vincenzo, 3, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì, mercoledì ore 15-18 / martedì, giovedì e venerdì 9-12 / o appuntamento
Vernissage
25 Maggio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore