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Misia Mi-Strani – Las Mujeres di Juárez
personale della giovane artista torinese Misia Mi-Strani dedicata alle vittime del femminicidio di Ciudad Juárez, al confine tra Messico e Stati Uniti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 23 maggio, alle ore 18, inaugura presso la Galleria Metamorfosi “Las Mujeres di Juárez”, personale della giovane artista torinese Misia Mi-Strani dedicata alle vittime del femminicidio di Ciudad Juárez, al confine tra Messico e Stati Uniti. A partire dal 1993, più di un migliaio di donne, per lo più giovani impiegate nelle fabbriche di assemblaggio locali, sono scomparse: i corpi di molti di loro sono stati ritrovati privi di vita e con evidenti segni di violenza. Il governo messicano ha assistito dapprima con indifferenza, poi, sospinto dall'indignazione delle associazioni dei famigliari delle vittime e per la tutela dei diritti umani, ha abbozzato delle indagini un po' più approfondite, ma ancora inefficaci.
Le responsabilità sembrano essere di gruppi di uomini legati al crimine organizzato : narcotrafficanti, persone
altolocate. Sono state denunciate connivenze a livello di polizia, magistratura, potere economico e politico; dai più
bassi livelli a quelli più alti fino ad arrivare alle massime autorità.
La questione cruciale è che gli omicidi continuano perché non c’è volontà da parte delle autorità di fermarli e sottoporre alla giustizia i criminali responsabili.
Una commissione dell’Onu dichiara che in Messico la giustizia non esiste: il livello di impunità nel paese raggiunge quasi il 100%.
Misia Mi-Strani espone installazioni di diverso tipo, dalla scultura propriamente detta, all'applicazione su tela, a tecniche miste, per dare voce e visibilità al dolore sofferto dalle mujeres.
I corpi delle donne sono riprodotti come mummificati, in quella che risulta una cristallizzazione dello spasmo di dolore di fronte all'orrore dell'incombente aggressione della morte. Ma il loro bianco è anche il colore della purezza e del silenzio; così come la corona di chiodi e la postura in croce sono chiari rimandi cristologici, com'è inevitabile ogni volta che un innocente, un mite, un indifeso muore ammazzato. Infine, l'opera che esplicitamente sollecita e chiede la collaborazione del pubblico: Ara vos prec. Titolo preso da Dante Alighieri perché cosa, se non l'inferno, si può paragonare a Ciudad Juárez?
Le responsabilità sembrano essere di gruppi di uomini legati al crimine organizzato : narcotrafficanti, persone
altolocate. Sono state denunciate connivenze a livello di polizia, magistratura, potere economico e politico; dai più
bassi livelli a quelli più alti fino ad arrivare alle massime autorità.
La questione cruciale è che gli omicidi continuano perché non c’è volontà da parte delle autorità di fermarli e sottoporre alla giustizia i criminali responsabili.
Una commissione dell’Onu dichiara che in Messico la giustizia non esiste: il livello di impunità nel paese raggiunge quasi il 100%.
Misia Mi-Strani espone installazioni di diverso tipo, dalla scultura propriamente detta, all'applicazione su tela, a tecniche miste, per dare voce e visibilità al dolore sofferto dalle mujeres.
I corpi delle donne sono riprodotti come mummificati, in quella che risulta una cristallizzazione dello spasmo di dolore di fronte all'orrore dell'incombente aggressione della morte. Ma il loro bianco è anche il colore della purezza e del silenzio; così come la corona di chiodi e la postura in croce sono chiari rimandi cristologici, com'è inevitabile ogni volta che un innocente, un mite, un indifeso muore ammazzato. Infine, l'opera che esplicitamente sollecita e chiede la collaborazione del pubblico: Ara vos prec. Titolo preso da Dante Alighieri perché cosa, se non l'inferno, si può paragonare a Ciudad Juárez?
23
maggio 2010
Misia Mi-Strani – Las Mujeres di Juárez
Dal 23 maggio al 23 giugno 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE METAMORFOSI
Reggio Nell'emilia, Piazza Antonio Fontanesi, 5a, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Piazza Antonio Fontanesi, 5a, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
23 Maggio 2010, ore 18
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