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Urban Art. Not only graffiti
in mostra9una trentina di opere realizzate a tecnica mista e dedicate al tema della street art da 8 giovani artisti triestini e inglesi.
Comunicato stampa
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Sabato 22 maggio 2010 dalle ore 19.30 in poi s’inaugura a Trieste da Urbanwear (via Torino 13) la mostra intitolata Urban Art. Not only graffiti, che propone una trentina di opere realizzate a tecnica mista e dedicate al tema della street art da 8 giovani artisti triestini e inglesi. La vernice della rassegna, che viene ospitata in uno spazio commerciale arredato con taglio innovativo, molto vivace e surreale, un concept store “Art and shop”, sarà sottolineata da una performance di luce e musica con brani rock, hip hop e rap, ideata dall’architetto Marianna Accerboni. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 26 giugno con orario da martedì a sabato 9.00 - 13.00 / 15.30 - 19.30 (la galleria virtuale della mostra è visitabile sul sito www.urbanwear.it/exhibition-art-a-shows/urban-art-show.html).
Alla rassegna partecipano gli artisti triestini Lesalienos.com, Agonistico, Darko, Malosk8 e il varesotto Zel Ebrity 133, il quale ha al suo attivo un’intensa e qualificata attività espositiva in Italia e all’estero, nell’ambito della quale transita in parte dal graffitismo delle origini verso l’espressionismo astratto. Per arricchire l’evento vengono proposti anche alcuni lavori degli artisti inglesi Otick, Sickboy ed Erm One. Quest’ultimo, che vive e opera a Parigi come grafico e dipinge su molti edifici abbandonati, si esprime con segni vitali e nervosi attraverso lo stile graffitaro delle origini, detto old school, il quale si rifà agli anni settanta. Tutte le opere appartengono a una collezione privata e non sono in vendita.
La mostra - scrive Accerboni - trae spunto dall’interesse del proprietario dello spazio espositivo per l’arte in genere e per quella contemporanea in particolare, di cui è divenuto, nel corso del tempo, un raffinato collezionista. Quest’ultimo, vissuto per lungo tempo in Australia, è istintivamente interessato e coinvolto dalle diverse proliferazioni artistico-culturali del mondo anglosassone e internazionale, con particolare riferimento al fenomeno della street art, il quale allude alle forme d’arte che si manifestino in luoghi pubblici attraverso le tecniche più disparate, dallo spray alla sticker art, dallo stencil alle proiezioni video, alle sculture e via dicendo.
Strettamente legato al fenomeno della street art è il graffitismo, ben presente in mostra: un fenomeno socio-culturale che, a tre decenni dalla sua comparsa, ha guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive, una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea e rappresenta un aspetto importante e significativo del linguaggio artistico giovanile d’avanguardia, il quale trova le proprie radici lontane nel ritorno alla pittura e alla figurazione promosso negli anni settanta dalla Transavanguardia del critico Achille Bonito Oliva, per reagire all’eccesso di sperimentazione che caratterizzava quel periodo. Una tendenza, comunque, quella della Transavanguardia che, pur rivalutando strumenti tradizionali quali i pennelli, i colori a olio e gli acrilici (cui i graffitari aggiungono spesso lo stencil), non si attesta tuttavia all’interno di modi e linguaggi convenzionali.
In un’epoca prevalentemente tecnologica - conclude Accerboni - questi giovani artisti promuovono il valore della manualità e della figurazione, guidate da una creatività connotata da estro fantastico e capacità di apprezzare, attraverso i colori e una prospettiva particolare, il sapore intenso e strano della vita, lanciando nel contempo un messaggio sincopato e simultaneo ma umano e aprendo un varco nell’ambito della comunicazione contemporanea, troppo spesso legata esclusivamente al mezzo virtuale.
Alla rassegna partecipano gli artisti triestini Lesalienos.com, Agonistico, Darko, Malosk8 e il varesotto Zel Ebrity 133, il quale ha al suo attivo un’intensa e qualificata attività espositiva in Italia e all’estero, nell’ambito della quale transita in parte dal graffitismo delle origini verso l’espressionismo astratto. Per arricchire l’evento vengono proposti anche alcuni lavori degli artisti inglesi Otick, Sickboy ed Erm One. Quest’ultimo, che vive e opera a Parigi come grafico e dipinge su molti edifici abbandonati, si esprime con segni vitali e nervosi attraverso lo stile graffitaro delle origini, detto old school, il quale si rifà agli anni settanta. Tutte le opere appartengono a una collezione privata e non sono in vendita.
La mostra - scrive Accerboni - trae spunto dall’interesse del proprietario dello spazio espositivo per l’arte in genere e per quella contemporanea in particolare, di cui è divenuto, nel corso del tempo, un raffinato collezionista. Quest’ultimo, vissuto per lungo tempo in Australia, è istintivamente interessato e coinvolto dalle diverse proliferazioni artistico-culturali del mondo anglosassone e internazionale, con particolare riferimento al fenomeno della street art, il quale allude alle forme d’arte che si manifestino in luoghi pubblici attraverso le tecniche più disparate, dallo spray alla sticker art, dallo stencil alle proiezioni video, alle sculture e via dicendo.
Strettamente legato al fenomeno della street art è il graffitismo, ben presente in mostra: un fenomeno socio-culturale che, a tre decenni dalla sua comparsa, ha guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive, una rilevanza unica nel panorama della creatività contemporanea e rappresenta un aspetto importante e significativo del linguaggio artistico giovanile d’avanguardia, il quale trova le proprie radici lontane nel ritorno alla pittura e alla figurazione promosso negli anni settanta dalla Transavanguardia del critico Achille Bonito Oliva, per reagire all’eccesso di sperimentazione che caratterizzava quel periodo. Una tendenza, comunque, quella della Transavanguardia che, pur rivalutando strumenti tradizionali quali i pennelli, i colori a olio e gli acrilici (cui i graffitari aggiungono spesso lo stencil), non si attesta tuttavia all’interno di modi e linguaggi convenzionali.
In un’epoca prevalentemente tecnologica - conclude Accerboni - questi giovani artisti promuovono il valore della manualità e della figurazione, guidate da una creatività connotata da estro fantastico e capacità di apprezzare, attraverso i colori e una prospettiva particolare, il sapore intenso e strano della vita, lanciando nel contempo un messaggio sincopato e simultaneo ma umano e aprendo un varco nell’ambito della comunicazione contemporanea, troppo spesso legata esclusivamente al mezzo virtuale.
22
maggio 2010
Urban Art. Not only graffiti
Dal 22 maggio al 26 giugno 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
URBANWEAR
Trieste, Via Torino, 13, (Trieste)
Trieste, Via Torino, 13, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9.00 - 13.00 / 15.30 -19.30
Vernissage
22 Maggio 2010, ore 19.30
Autore
Curatore