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Carnotzet
Nell’ambito del progetto di residenza CAR projects ospita Adrien Missika, Stéphane Barbier Bouvet, Benjamin Valenza, Jeanne Graff, membri di 1m3 spazio d’arte contemporanea di Losanna, insieme a Stéphane Kropf. Il gruppo di artisti presenta il progetto Carnotzet a cura di Jeanne Graff.
Comunicato stampa
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Nell’ambito del progetto di residenza CAR projects ospita Adrien Missika, Stéphane Barbier Bouvet, Benjamin Valenza, Jeanne Graff e Stéphane Kropf.
Il titolo della mostra, Carnozet, fa riferimento ad un luogo popolare svizzero, una cantina attrezzata come nella maggior parte delle vecchie case, dove ci si trova per bere un bicchiere.
Carnozet si occupa della messa in scena della ricostruzione artificiale di un luogo funzionale. Questa costruzione implica una ricerca dedicata ad ogni opera presentata da Adrien Missika, Stéphane Kropf, Stéphane Barbier Bouvet e Benjamin Valenza.
Al pianoterra un white cube, ricerca della neutralità più totale, diventato oggi una convenzione estetica nel contesto di galleria, che si realizza qui in forme di teatralità tra lo spazio inferiore, apparentemente più scenico ma forse più naturale, e quello superiore. La contraddizione degli spazi è un modo per interrogarsi direttamente sulle problematiche della messa in scena. Nella sala superiore, tre proposte che sono altrettate varianti legate al paesaggio, al viaggio, al ritmo e al movimento. Stéphane Kropf presenta delle pitture dal formato inglobante, successioni di strati di pittura, con colori interferenti e colature fissate che si imprimono sulla tela in un istante deciso dal tempo. Esse fanno da eco a Standing Waves di Adrien Missika, si tratta di sovrapposizioni e saturazioni di colore in senso contrario, la tiratura delle fotografie su grande formato rivela la trame dell'immagine, ricordando il tocco pittorico. Sia le fotografie di Missika che i dipinti di Stéphane Kropf introducono un clima legato all'impressionismo. Le cartoline postali di Benjamin Valenza, fissate tra due placche di vetro, sono utilizzate come supporto alla pittura sul fronte e alla poesia sul retro. Il testo dissimula prima la manipolazione dell'oggetto, agisce come una trappola nella quale si proietterebbe una storia, un viaggio mentale. Infine una collaborazione tra Adrien Missika e Stéphane Kropf, Nihl nisi divinum stabile est coetera fumus: 64 fotografie di varianti di anelli di fumo evocanti la nonchalance e la flânerie del fumoir.
Nello spazio sottostante Benjamin Valenza proietta un film, una corsa senza inizio ne fine all'interno di un paesaggio minerario. Stéphane Barbier Bouvet invece realizza mobili da bar mettendo a punto un sistema di costruzione che utilizza materiali usati come materie prime. Un assemblaggio di materiali di recupero che ricorda la pratica del patchwork.
I partecipanti al progetto lavorano insieme da diversi anni e CAR projects verrà investita da questa dinamica che prenderà nettamente forma nel bar realizzato da Stéphane Barbier Bouvet nella vecchia ghiacciaia dell'edificio. Il bar sarà aperto al pubblico dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 20.
Queste problematiche di presentazione e di realizzazione di dinamica del lavoro si inscrivono in ricerche già sperimentate da 1m3, project space di Losanna, sottoforma di evento e di esposizione che si sono man mano trasformate in un banchetto, in una sala d'ascolto, di un ufficio,o ancora in un giardino d'inverno.
Il titolo della mostra, Carnozet, fa riferimento ad un luogo popolare svizzero, una cantina attrezzata come nella maggior parte delle vecchie case, dove ci si trova per bere un bicchiere.
Carnozet si occupa della messa in scena della ricostruzione artificiale di un luogo funzionale. Questa costruzione implica una ricerca dedicata ad ogni opera presentata da Adrien Missika, Stéphane Kropf, Stéphane Barbier Bouvet e Benjamin Valenza.
Al pianoterra un white cube, ricerca della neutralità più totale, diventato oggi una convenzione estetica nel contesto di galleria, che si realizza qui in forme di teatralità tra lo spazio inferiore, apparentemente più scenico ma forse più naturale, e quello superiore. La contraddizione degli spazi è un modo per interrogarsi direttamente sulle problematiche della messa in scena. Nella sala superiore, tre proposte che sono altrettate varianti legate al paesaggio, al viaggio, al ritmo e al movimento. Stéphane Kropf presenta delle pitture dal formato inglobante, successioni di strati di pittura, con colori interferenti e colature fissate che si imprimono sulla tela in un istante deciso dal tempo. Esse fanno da eco a Standing Waves di Adrien Missika, si tratta di sovrapposizioni e saturazioni di colore in senso contrario, la tiratura delle fotografie su grande formato rivela la trame dell'immagine, ricordando il tocco pittorico. Sia le fotografie di Missika che i dipinti di Stéphane Kropf introducono un clima legato all'impressionismo. Le cartoline postali di Benjamin Valenza, fissate tra due placche di vetro, sono utilizzate come supporto alla pittura sul fronte e alla poesia sul retro. Il testo dissimula prima la manipolazione dell'oggetto, agisce come una trappola nella quale si proietterebbe una storia, un viaggio mentale. Infine una collaborazione tra Adrien Missika e Stéphane Kropf, Nihl nisi divinum stabile est coetera fumus: 64 fotografie di varianti di anelli di fumo evocanti la nonchalance e la flânerie del fumoir.
Nello spazio sottostante Benjamin Valenza proietta un film, una corsa senza inizio ne fine all'interno di un paesaggio minerario. Stéphane Barbier Bouvet invece realizza mobili da bar mettendo a punto un sistema di costruzione che utilizza materiali usati come materie prime. Un assemblaggio di materiali di recupero che ricorda la pratica del patchwork.
I partecipanti al progetto lavorano insieme da diversi anni e CAR projects verrà investita da questa dinamica che prenderà nettamente forma nel bar realizzato da Stéphane Barbier Bouvet nella vecchia ghiacciaia dell'edificio. Il bar sarà aperto al pubblico dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 20.
Queste problematiche di presentazione e di realizzazione di dinamica del lavoro si inscrivono in ricerche già sperimentate da 1m3, project space di Losanna, sottoforma di evento e di esposizione che si sono man mano trasformate in un banchetto, in una sala d'ascolto, di un ufficio,o ancora in un giardino d'inverno.
20
maggio 2010
Carnotzet
Dal 20 maggio al 23 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CAR PROJECTS
Bologna, Viale Pietro Pietramellara, 4/4, (Bologna)
Bologna, Viale Pietro Pietramellara, 4/4, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 14.30-20
sabato 11-19
Vernissage
20 Maggio 2010, ore 19
Autore
Curatore