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À la carte
in mostra lavori su carta dei quattro artisti Corona, Fautrier, Palmieri, Tobey.
Comunicato stampa
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Un vizietto m'accompagna. Ogni volta che ho tra le mani l'invito cartaceo di una nuova mostra in galleria o d'un lavoro teatrale io lo appoggio a un vasetto di fiori sul tavolo e lo contemplo eretto davanti a me dalla poltrona dove leggo e scrivo abitualmente. C'è compiacimento in questa contemplazione, ma anche genuino stupore di aver dato vita a qualcosa che non c'era, insorta dai recessi informi della mente. Ogni cartoncino d'invito va a scalzare il precedente che ha regnato sul trono per giorni e giorni. Così è successo anche stavolta: Obliquo Pirandello ha ceduto lo scettro a À la carte. Un po' ci dispiace, questi inviti sono confezionati con cura da me e dal mio braccio destro Simona Tarantino e gli siamo affezionati.
Ma presto il nuovo cartoncino s'impone e carpisce il mio sguardo sul tavolo. Leggo e rileggo il titolo À la carte, À la carte, À la carte e mi gusto il suono che fa. Sì, suona bene in relazione ai lavori su carta dei quattro artisti Corona, Fautrier, Palmieri, Tobey. Quest'ultima mostra della stagione, per restare alla metafora del menù, sembra piuttosto un dessert, una squisitezza di fine pasto. È stata una stagione con tante portate e multiformi sapori. Dal cimento dei pittori con lo spazio del teatro, Oltre il trompe l'oeil, al lavoro teatrale di Elsa Agalbato e mio, Obliquo Pirandello.
Ho chiesto per l'occasione a Marco Tonelli di scrivere un testo per il catalogo. Gli soo uscite dalla penna frasi che hanno la stessa freschezza delle opere esposte. Venite, dunque, a gustarvi questa mostra, dessert di una prelibata stagione.
Fabio Sargentini
Ma presto il nuovo cartoncino s'impone e carpisce il mio sguardo sul tavolo. Leggo e rileggo il titolo À la carte, À la carte, À la carte e mi gusto il suono che fa. Sì, suona bene in relazione ai lavori su carta dei quattro artisti Corona, Fautrier, Palmieri, Tobey. Quest'ultima mostra della stagione, per restare alla metafora del menù, sembra piuttosto un dessert, una squisitezza di fine pasto. È stata una stagione con tante portate e multiformi sapori. Dal cimento dei pittori con lo spazio del teatro, Oltre il trompe l'oeil, al lavoro teatrale di Elsa Agalbato e mio, Obliquo Pirandello.
Ho chiesto per l'occasione a Marco Tonelli di scrivere un testo per il catalogo. Gli soo uscite dalla penna frasi che hanno la stessa freschezza delle opere esposte. Venite, dunque, a gustarvi questa mostra, dessert di una prelibata stagione.
Fabio Sargentini
21
maggio 2010
À la carte
Dal 21 maggio al 16 luglio 2010
disegno e grafica
Location
GALLERIA L’ATTICO – FABIO SARGENTINI
Roma, Via Del Paradiso, 41, (Roma)
Roma, Via Del Paradiso, 41, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle ore 17 alle ore 20
Vernissage
21 Maggio 2010, h 19
Autore