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Angelico | Fortunato | Ratti – Pictures of Woman
Mostra Collettiva di Fotografia
Comunicato stampa
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Essenza, tradizione, sacrificio: sono i termini chiave per questa collettiva “Pictures of Woman”.
Passeggiare tra queste fotografie significa anche riuscire a recuperare un discorso sull’arte contemporanea nel suo rapporto con la tradizione, nei suoi tentativi di svelare un’essenza al di là dell’immagine, nel proprio sacrificio perpetrato e perennemente mirante alla creazione di miti e simbologie.
L’opera d’arte nasce al servizio di un rituale. Tenta di scongiurare la morte e proteggere l’attimo dallo scorrere del tempo. Per abitare le nostre coscienze e per scavare nel nostro linguaggio, in questo modo, ogni creazione deve produrre una trascendenza. Nell’attesa dell’avvento di questa trascendenza, l’opera si pone come fatto spirituale: gioco, teatro, religione. Salvaguardando il proprio orizzonte dall’alternarsi delle stagioni, conquista pazientemente il proprio spazio nella percezione di ogni possibile – futuribile – spettatore.
La fotografia, nel suo fondarsi all’interno della dialettica tra atto irripetibile e memoria, basa sulla contraddittorietà il proprio carattere di arte contemporanea per eccellenza. Mostrandoci ciò che è stato, non soltanto conserva, ma ci fa percepire la caducità di ogni istante. La vita si estingue nel momento dello scatto, si congela: ne rimangono le infinite possibilità di lettura, i diversi livelli di interpretazione.
La rappresentazione del femminile nella dialettica tra passato e contemporaneità potrebbe essere considerata come un campo di azione privilegiato. La donna, nella tradizione occidentale, si pone come istanza di conservazione, come elemento salvifico – anche e soprattutto nella sua assenza e nelle sue contraddizioni: nell’irraggiungibilità dell’idealizzazione –. Dall’immagine fotografica, allo stesso modo, si libera l’incolmabile divario tra vita e eternità. Amore e morte restano le facce di una stessa moneta nella fatalità dell’atto sacrificale, nel gioco della sensualità, nel fascino o nella disarmonia del gesto teatrale.
(Dalla presentazione di Ivan Fassio)
Passeggiare tra queste fotografie significa anche riuscire a recuperare un discorso sull’arte contemporanea nel suo rapporto con la tradizione, nei suoi tentativi di svelare un’essenza al di là dell’immagine, nel proprio sacrificio perpetrato e perennemente mirante alla creazione di miti e simbologie.
L’opera d’arte nasce al servizio di un rituale. Tenta di scongiurare la morte e proteggere l’attimo dallo scorrere del tempo. Per abitare le nostre coscienze e per scavare nel nostro linguaggio, in questo modo, ogni creazione deve produrre una trascendenza. Nell’attesa dell’avvento di questa trascendenza, l’opera si pone come fatto spirituale: gioco, teatro, religione. Salvaguardando il proprio orizzonte dall’alternarsi delle stagioni, conquista pazientemente il proprio spazio nella percezione di ogni possibile – futuribile – spettatore.
La fotografia, nel suo fondarsi all’interno della dialettica tra atto irripetibile e memoria, basa sulla contraddittorietà il proprio carattere di arte contemporanea per eccellenza. Mostrandoci ciò che è stato, non soltanto conserva, ma ci fa percepire la caducità di ogni istante. La vita si estingue nel momento dello scatto, si congela: ne rimangono le infinite possibilità di lettura, i diversi livelli di interpretazione.
La rappresentazione del femminile nella dialettica tra passato e contemporaneità potrebbe essere considerata come un campo di azione privilegiato. La donna, nella tradizione occidentale, si pone come istanza di conservazione, come elemento salvifico – anche e soprattutto nella sua assenza e nelle sue contraddizioni: nell’irraggiungibilità dell’idealizzazione –. Dall’immagine fotografica, allo stesso modo, si libera l’incolmabile divario tra vita e eternità. Amore e morte restano le facce di una stessa moneta nella fatalità dell’atto sacrificale, nel gioco della sensualità, nel fascino o nella disarmonia del gesto teatrale.
(Dalla presentazione di Ivan Fassio)
15
maggio 2010
Angelico | Fortunato | Ratti – Pictures of Woman
Dal 15 maggio al 15 giugno 2010
fotografia
Location
BLU BOX ARTE CONTEMPORANEA
Asti, Via Giosuè Carducci, 33, (Asti)
Asti, Via Giosuè Carducci, 33, (Asti)
Vernissage
15 Maggio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore