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Gianni Gianasso / Ruben Esposito – Anatomiemediali. Tassidermia Industriale
Con opere pittoriche e scultoree i due artisti rappresentano parti del corpo frammentate. Il primo polemizza verso la cultura mediatica e l’ esporre ciò che appariamo anzichè ciò che siamo. Poi ricompone i giochi. Nel secondo le anatomie frammentate, sono costruzioni mentali che vengono da dentro.
Comunicato stampa
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L’ unione fra la stranezza e il suo opposto; fra il reale e la realtà, vengono indagati, scandagliati da due “solisti dell’arte” che, seppur con background ed età artistiche diverse, rappresentano opere (l’uno con la pittura in questo ciclo dal titolo “Anatomiemediali”, il secondo con la scultura) nelle quali le parti del corpo sono disgiunte.
Se per il primo si può parlare della volontà di polemizzare verso la cultura mediatica ed il suo indurre ad esporre ciò che appariamo piuttosto che ciò che siamo; non sarebbe sbagliato scovare legami con le rappresentazioni dell’arte cristiana nel secondo (la Decollazione di San Giovanni Battista o i dipinti che illustrano la storia di Giuditta e Olofemes di Caravaggio ad esempio). Le anatomie, seppur frammentate, sono costruzioni mentali, cose che vengono da dentro…Ci obbligano a meditare sui segreti dell’anima, sugli equilibri sociali, sulla dicotomia tra ciò che mostriamo e in cosa realmente sussistiamo…
Gianni Gianasso
Dopo anni di lavoro nel campo della pubblicità ed aver illustrato e creato numerose campagne promozionali a livello internazionale, si è dedicato ad una produzione artistica e meditata. Dal 1968 la sua produzione è stata incessante e la sua partecipazione ad eventi espositivi è stata rilevante.
Le “Anatomiemediali” sono simboli di una narrazione di un'epoca, lampi di un immaginario collettivo, riprodotti sulle tele dall’artista, grande interprete di quella cultura della fantasia in cui tutti viviamo. Le nuove opere dell'artista sono caratterizzate, oltre che dalla sua ben nota abilità tecnica, da una capacità descrittiva e interpretativa di altissimo livello. Il suo costante studio dell'immagine, la sua sensibilità al colore, la sua indiscutibile capacità di comunicare, realizzare e interpretare il suo messaggio visivo contemporaneo le rendono vere e proprie opere ed eventi artistici nella loro completezza assoluta. Il soggetto, l'oggetto, lo sfondo, si rivelano allo spettatore in tutta la loro raffinata eleganza e forma definitiva ... in frammenti. Una contraddizione in termini, forse, ma uno specchio perfetto della cultura mediatica, una profonda analisi di ciò che viene offerto ed esposto a noi e, a volte, che ci viene imposto.
Le opere del suo ultimo ciclo pittorico, quello degli "Stati Alchemici", racchiude la sua storica
pittura figurativa metafisica e la nuova ricerca "informale" e concettuale.
Nato nel gennaio del 1948 a Sciolze, paese della collina torinese, ricco di suggestioni naturali nel quale egli tutt’ ora vive e lavora.
Dal 1968 la sua attività espositiva ed artistica è stata incessante e lo ha visto partecipare a numerosi eventi espositivi, sempre crescenti. Nel 1969 Inizia una serie di disegni su carta con pennarelli consumati, tratti da dipinti di El Greco.
Nel 1989 dipinge una serie di opere neoinformali con valenze geometriche di grande effetto coloristico.
Nel 1991 dipinge “Categoria V.O.”, soggetto intimistico che ritrae il padre, opera che viene pubblicata su diversi cataloghi ed esposta in tutta Italia. Nel 1993 dipinge “Il filo di Arianna” e “Fuga”, primi soggetti del ciclo STATI DI ATTESA.
Nel 2000 la sua opera “Abbracci” viene selezionata per comparire all’interno di “ManifesTO”, rassegna internazionale di Arte Urbana patrocinata dal Comune di Torino e dalla Galleria di Arte Moderna. Espone a Torino, Piacenza, Ginevra e Amsterdam. Alla Biennale d’Arte Internazionale di Firenze viene premiata la sua opera “Miti” che ritrae l’attore
Marcello Mastroianni. L’opera “Abbracci” viene esposta a Torino riprodotta su poster 3m x 6m.
Il 2004 è stato un anno caratterizzato da numerosi eventi espositivi : Torino, Bologna, Gent (Belgio), Reggio Emilia, Sassari, Perugia, Piacenza, Sciolze (To) e Zurigo (Svizzera). L’opera “Magic Moment” entra a far parte
della collezione museale della Fondazione Logudoro Meilogu ONLUS di Banari (SS). Nel 2005 inizia il nuovo ciclo ANATOMIEMEDIALI, frammenti di quotidianità tratti dai mass media e trasformati in composizioni su tela. Sono in fase di preparazione mostre a Roma, Milano e Londra ed ha iniziato una collaborazione con la “1001 Artgallery” di Shangay (Cina).
In queste occasioni, oltre a riscontrare i favori del pubblico e a crearsi una selezionata rete di estimatori, Gianni Gianasso ha raccolto positivi commenti di critica e di illustri giornalisti specializzati.
Tutto ciò lo ha portato, unitamente a capacità tecniche e creative non comuni, ad una affermazione professionale di alto livello, riconosciuta tanto da galleristi privati che da enti pubblici.
Ruben Esposito
Le sculture, frammentazioni di corpi umani, sono indizi e riflessioni lasciateci dall’artista che impongono pensieri profondi su ciò che siamo ora, su ciò che siamo stati nel passato e su ciò che diverremo nel futuro. Questi frammenti di ceramica e “ferro da cantiere” raccontano di storie di già vissute, sono spesso logori e impolverati a testimoniare il tempo trascorso, ma sono anche un monito e un avvertimento a non lasciare nessuna strada intentata. I titoli delle opere sono emblematici e parte integrante dell’opera esattamente quanto la cruda materia ed evocano sogni “Icaro senz’ali” ancora custoditi nel segreto della propria anima, scrutano la perenne dicotomia tra l’essere e l’ apparire “maschere”, ci obbligano a meditazioni “piede e mano meditativa” “piede e mano tao” “equilibrio”, o ci narrano di quegli equilibri sociali “dama e cavaliere” e “gran signore” che fanno parte della nostra vita fin dalla tenera età. Sono una lettura spesso del passato, congelamento di attimi, di emozioni, di frazioni di corpi, tassidermia appunto, attualizzabile nel presente e più ancora in un futuro post industriale.
Nato il 17 Agosto 1978 a Genova, dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte Ottolenghi di Acqui Terme, sceglie un percorso autodidattico iniziando a frequentare, giovanissimo, gli studi degli Artisti che lavoravano in quell'epoca presso l'Ospedale Psichiatrico di Genova – Quarto.
Proprio qui Ruben trova il suo filone artistico dedicandosi alla modellazione della creta, formazione di calchi e sperimentazioni in resina.
Terminata questa importantissima esperienza, si trasferisce in Brasile dove impara la tornitura di vasi e la cottura delle ceramiche eseguite secondo le tradizioni tribali di quei luoghi.
Tornato in Italia, si stabilisce ad Ovada, dove, insieme ad altri artisti partecipa alla fondazione di uno studio d’arte “Sligge Factory” sotto l’associazione culturale “due sotto l’ombrello”
dedicandosi alla forgiatura del ferro, che unirà a quella della ceramica.
Ha partecipato a diverse importanti mostre collettive tra le quali “Arte sotto le stelle” a Frugarolo nel 2006,
“Villa Vidua resurrext” a Conzano nel 2008, “Pantarei” alla Galleria Artrè di Bruna Solinas a Genova nel 2009, ad Ovada, Recco e al Castello di Montaldo a Montaldo Torinese nel 2010, nell’ambito di “Emotionart”.
Ha partecipato a diverse fiere d’arte ultima delle quali “Kunstart 2010” la Fiera d’arte contemporanea di Bolzano ed allestito importanti scenografie come per il “Macbeth” di Jurij Ferrini nel 2008.
Se per il primo si può parlare della volontà di polemizzare verso la cultura mediatica ed il suo indurre ad esporre ciò che appariamo piuttosto che ciò che siamo; non sarebbe sbagliato scovare legami con le rappresentazioni dell’arte cristiana nel secondo (la Decollazione di San Giovanni Battista o i dipinti che illustrano la storia di Giuditta e Olofemes di Caravaggio ad esempio). Le anatomie, seppur frammentate, sono costruzioni mentali, cose che vengono da dentro…Ci obbligano a meditare sui segreti dell’anima, sugli equilibri sociali, sulla dicotomia tra ciò che mostriamo e in cosa realmente sussistiamo…
Gianni Gianasso
Dopo anni di lavoro nel campo della pubblicità ed aver illustrato e creato numerose campagne promozionali a livello internazionale, si è dedicato ad una produzione artistica e meditata. Dal 1968 la sua produzione è stata incessante e la sua partecipazione ad eventi espositivi è stata rilevante.
Le “Anatomiemediali” sono simboli di una narrazione di un'epoca, lampi di un immaginario collettivo, riprodotti sulle tele dall’artista, grande interprete di quella cultura della fantasia in cui tutti viviamo. Le nuove opere dell'artista sono caratterizzate, oltre che dalla sua ben nota abilità tecnica, da una capacità descrittiva e interpretativa di altissimo livello. Il suo costante studio dell'immagine, la sua sensibilità al colore, la sua indiscutibile capacità di comunicare, realizzare e interpretare il suo messaggio visivo contemporaneo le rendono vere e proprie opere ed eventi artistici nella loro completezza assoluta. Il soggetto, l'oggetto, lo sfondo, si rivelano allo spettatore in tutta la loro raffinata eleganza e forma definitiva ... in frammenti. Una contraddizione in termini, forse, ma uno specchio perfetto della cultura mediatica, una profonda analisi di ciò che viene offerto ed esposto a noi e, a volte, che ci viene imposto.
Le opere del suo ultimo ciclo pittorico, quello degli "Stati Alchemici", racchiude la sua storica
pittura figurativa metafisica e la nuova ricerca "informale" e concettuale.
Nato nel gennaio del 1948 a Sciolze, paese della collina torinese, ricco di suggestioni naturali nel quale egli tutt’ ora vive e lavora.
Dal 1968 la sua attività espositiva ed artistica è stata incessante e lo ha visto partecipare a numerosi eventi espositivi, sempre crescenti. Nel 1969 Inizia una serie di disegni su carta con pennarelli consumati, tratti da dipinti di El Greco.
Nel 1989 dipinge una serie di opere neoinformali con valenze geometriche di grande effetto coloristico.
Nel 1991 dipinge “Categoria V.O.”, soggetto intimistico che ritrae il padre, opera che viene pubblicata su diversi cataloghi ed esposta in tutta Italia. Nel 1993 dipinge “Il filo di Arianna” e “Fuga”, primi soggetti del ciclo STATI DI ATTESA.
Nel 2000 la sua opera “Abbracci” viene selezionata per comparire all’interno di “ManifesTO”, rassegna internazionale di Arte Urbana patrocinata dal Comune di Torino e dalla Galleria di Arte Moderna. Espone a Torino, Piacenza, Ginevra e Amsterdam. Alla Biennale d’Arte Internazionale di Firenze viene premiata la sua opera “Miti” che ritrae l’attore
Marcello Mastroianni. L’opera “Abbracci” viene esposta a Torino riprodotta su poster 3m x 6m.
Il 2004 è stato un anno caratterizzato da numerosi eventi espositivi : Torino, Bologna, Gent (Belgio), Reggio Emilia, Sassari, Perugia, Piacenza, Sciolze (To) e Zurigo (Svizzera). L’opera “Magic Moment” entra a far parte
della collezione museale della Fondazione Logudoro Meilogu ONLUS di Banari (SS). Nel 2005 inizia il nuovo ciclo ANATOMIEMEDIALI, frammenti di quotidianità tratti dai mass media e trasformati in composizioni su tela. Sono in fase di preparazione mostre a Roma, Milano e Londra ed ha iniziato una collaborazione con la “1001 Artgallery” di Shangay (Cina).
In queste occasioni, oltre a riscontrare i favori del pubblico e a crearsi una selezionata rete di estimatori, Gianni Gianasso ha raccolto positivi commenti di critica e di illustri giornalisti specializzati.
Tutto ciò lo ha portato, unitamente a capacità tecniche e creative non comuni, ad una affermazione professionale di alto livello, riconosciuta tanto da galleristi privati che da enti pubblici.
Ruben Esposito
Le sculture, frammentazioni di corpi umani, sono indizi e riflessioni lasciateci dall’artista che impongono pensieri profondi su ciò che siamo ora, su ciò che siamo stati nel passato e su ciò che diverremo nel futuro. Questi frammenti di ceramica e “ferro da cantiere” raccontano di storie di già vissute, sono spesso logori e impolverati a testimoniare il tempo trascorso, ma sono anche un monito e un avvertimento a non lasciare nessuna strada intentata. I titoli delle opere sono emblematici e parte integrante dell’opera esattamente quanto la cruda materia ed evocano sogni “Icaro senz’ali” ancora custoditi nel segreto della propria anima, scrutano la perenne dicotomia tra l’essere e l’ apparire “maschere”, ci obbligano a meditazioni “piede e mano meditativa” “piede e mano tao” “equilibrio”, o ci narrano di quegli equilibri sociali “dama e cavaliere” e “gran signore” che fanno parte della nostra vita fin dalla tenera età. Sono una lettura spesso del passato, congelamento di attimi, di emozioni, di frazioni di corpi, tassidermia appunto, attualizzabile nel presente e più ancora in un futuro post industriale.
Nato il 17 Agosto 1978 a Genova, dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte Ottolenghi di Acqui Terme, sceglie un percorso autodidattico iniziando a frequentare, giovanissimo, gli studi degli Artisti che lavoravano in quell'epoca presso l'Ospedale Psichiatrico di Genova – Quarto.
Proprio qui Ruben trova il suo filone artistico dedicandosi alla modellazione della creta, formazione di calchi e sperimentazioni in resina.
Terminata questa importantissima esperienza, si trasferisce in Brasile dove impara la tornitura di vasi e la cottura delle ceramiche eseguite secondo le tradizioni tribali di quei luoghi.
Tornato in Italia, si stabilisce ad Ovada, dove, insieme ad altri artisti partecipa alla fondazione di uno studio d’arte “Sligge Factory” sotto l’associazione culturale “due sotto l’ombrello”
dedicandosi alla forgiatura del ferro, che unirà a quella della ceramica.
Ha partecipato a diverse importanti mostre collettive tra le quali “Arte sotto le stelle” a Frugarolo nel 2006,
“Villa Vidua resurrext” a Conzano nel 2008, “Pantarei” alla Galleria Artrè di Bruna Solinas a Genova nel 2009, ad Ovada, Recco e al Castello di Montaldo a Montaldo Torinese nel 2010, nell’ambito di “Emotionart”.
Ha partecipato a diverse fiere d’arte ultima delle quali “Kunstart 2010” la Fiera d’arte contemporanea di Bolzano ed allestito importanti scenografie come per il “Macbeth” di Jurij Ferrini nel 2008.
22
maggio 2010
Gianni Gianasso / Ruben Esposito – Anatomiemediali. Tassidermia Industriale
Dal 22 maggio al 06 giugno 2010
arte contemporanea
Location
POW GALLERY – TORRE DI SAN MAURO
Almese, Vicolo San Mauro, (Torino)
Almese, Vicolo San Mauro, (Torino)
Orario di apertura
venerdi' e sabato ore 16-19,30
domenica 10,30-19,30
Vernissage
22 Maggio 2010, ore 17,00
Autore
Curatore