I luoghi diventano atopici e surreali, gli ambienti si alterano e si trasformano, perdono le loro coordinate di orientamento. La geografia svanisce e ogni nesso spazio-temporale diventa vano. Nelle fotografie di Ludovica De Luca oscillano mondi senza tempo, mondi che nello scatto diventano eterei ed intangibili, mondi irreali dove solamente le tonalità cromatiche sono guida di ogni smarrimento. Paesaggi onirici privi di delimitazioni spaziali reimpostano una nuova idea di luogo, alternativa al reale e più vicina al sogno e alla fantasia.

Ludovica De Luca (Roma, 1986) è una grande amante del rituale fotografico e lo inaugura puntualmente dal 2002 usando macchine fotografiche analogiche e, in particolar modo, una Asahi Pentax Spotmatic con cui sperimenta le tecniche del crossover, della doppia esposizione e del fotocollage. Studia Filosofia all’Università La Sapienza di Roma e le piace mettere in relazione la fotografia con i suoi studi, che sono lo spunto principale delle sue opere. Dal 2005 fa diverse esposizioni a Roma.