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Lisa Perini – Le avventure dei sogni
La mostra personale di Lisa Perini è stata pensata dalla curatrice Chen Mei-Yuan in due sezioni: “Le avventure dei sogni”, presso gli spazi Bomben e “Architetture di Paradiso”, in esposizione presso Spazio Paraggi
Comunicato stampa
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DIALOGHI SUL PARADISO
Venerdì 4 giugno 2010 alle 20.45 presso Spazio Paraggi, si terrà “Dialoghi sul Paradiso”.
All’incontro/conversazione aperta, ispirato dalla mostra di Lisa Perini e moderato da Carlo Sala, parteciperanno: la curatrice della mostra Chen Mei-Yuan, Valerio Dehò, Eugenio Manzato, Luigi Viola, Nicola Cisternino.
La mostra personale di Lisa Perini è stata pensata dalla curatrice Chen Mei-Yuan in due sezioni: “Le avventure dei sogni”, presso gli spazi Bomben dal 15 maggio al 6 giugno, e “Architetture di Paradiso”, in esposizione presso Spazio Paraggi dal 15 maggio al 12 giugno.
L’asse verticale dell’arte di Lisa è caratterizzato da una logica interna di fusione tra sogno e scrittura e da un ulteriore sogno: il desiderio di un mondo ideale per tutte le creature, avere un ambiente universale. Questo lo descrive come “Paradisi”. La sua creatività artistica assume così un senso di religione universale.
Un filo rosso si snoda tra due luoghi della città e conduce idealmente il visitatore in un unico percorso fatto di desiderio, sogno e realtà.
Agli spazi Bomben allora, pittura, scultura e installazioni, opere create dalle tracce dei sogni che hanno accompagnato la crescita dell’artista. Pura energica passione che raccoglie sensazioni ancestrali dei sogni di Lisa e le tracce di una sacralità primitiva.
Allo Spazio Paraggi i visitatori si muoveranno tra le “Architetture di Paradiso”, mondi ideali dell’artista, eppure così accessibili a tutti gli uomini, tanto da prendere le sembianze di luoghi e monumenti conosciuti.
Certamente è il colore che attrae immediatamente nei quadri di Lisa Perini, perché è il colore che domina e assorbe la percezione dell’opera, la sua totalità.
Non si tratta di dare valore assoluto al colore, ma nemmeno una valenza che sia esclusivamente simbolica.
Il colore è per Lisa un liquido amniotico in cui far “vivere” i suoi oggetti e i suoi personaggi. L’artista dà vita, quasi in senso letterale, ad un proprio mondo che riceve linfa dalla materia del dipingere. Questa appartiene non solo alla ricostruzione di un universo personale che si riflette e diarizza sulla tela, ma soprattutto ad una concezione della pittura come nutrimento.
Lisa Perini guarda e ricrea il suo percorso artistico di apprendimento come una forma di affinamento e presa coscienza degli strumenti linguistici. Ogni suo progresso nella padronanza delle tecniche viene usato per aumentare le sue possibilità di creazione del proprio mondo.
Certamente nei grandi quadri rossi o nei più recenti e incredibili “bianchi”, è proprio la pittura che si fa sostrato vitale, materia mielosa che accompagna i personaggi e che sostiene gli oggetti che si affastellano per molteplici associazioni.
Tale polarizzazione bianco/rosso è indicativa di come l’idea oppositiva del vitalismo e della scomparsa siano per Lisa Perini centrali nella sua riflessione pittorica. Oltre “il dominio del rosso”, il bianco attende gli esiti di una riflessione poetica sulla vita che non può che confrontarsi anche con il suo limite.
E poi c’è tutto il suo universo di object trouvè che procede di pari passo con la pittura e che soprattutto nella pittura trova la sua espressione più compiuta. Qui diventa simbiotica, mentre nelle sculture, negli oggetti tridimensionali, i frammenti di vetri, plastiche e le “cose” in generale sono più manifestamente legati al supporto. La pittura li fa vivere inglobandole nel tessuto magmatico-epiteliale, diventano più integralmente parte del tutto. In fondo è la ragione stessa della pittura, non solo di dare forma ai sogni e ai sentimenti, ma anche di catturare la luce e di fissarla sulla tela.
Questa capacità di creare intensità. Forza ed energia, sono le caratteristiche del lavoro dell’artista trevigiana, che partendo dalla creazione di un proprio mondo concentrato nella composizione e nel colore, è riuscita a trovare innumerevoli ed esteticamente validi legami con il mondo esterno.
La sua curiosità verso forme d’esperienza e di suggestione diverse, l’ha condotta verso la fotografia, la grafica, il light box e l’installazione.
Per Lisa Perini l’unione di arte e vita è perfetta, come quella tra la sfera linguistica e la sentimentalità del fare, strada maestra per comunicare e la trasmettere emozioni.
Venerdì 4 giugno 2010 alle 20.45 presso Spazio Paraggi, si terrà “Dialoghi sul Paradiso”.
All’incontro/conversazione aperta, ispirato dalla mostra di Lisa Perini e moderato da Carlo Sala, parteciperanno: la curatrice della mostra Chen Mei-Yuan, Valerio Dehò, Eugenio Manzato, Luigi Viola, Nicola Cisternino.
La mostra personale di Lisa Perini è stata pensata dalla curatrice Chen Mei-Yuan in due sezioni: “Le avventure dei sogni”, presso gli spazi Bomben dal 15 maggio al 6 giugno, e “Architetture di Paradiso”, in esposizione presso Spazio Paraggi dal 15 maggio al 12 giugno.
L’asse verticale dell’arte di Lisa è caratterizzato da una logica interna di fusione tra sogno e scrittura e da un ulteriore sogno: il desiderio di un mondo ideale per tutte le creature, avere un ambiente universale. Questo lo descrive come “Paradisi”. La sua creatività artistica assume così un senso di religione universale.
Un filo rosso si snoda tra due luoghi della città e conduce idealmente il visitatore in un unico percorso fatto di desiderio, sogno e realtà.
Agli spazi Bomben allora, pittura, scultura e installazioni, opere create dalle tracce dei sogni che hanno accompagnato la crescita dell’artista. Pura energica passione che raccoglie sensazioni ancestrali dei sogni di Lisa e le tracce di una sacralità primitiva.
Allo Spazio Paraggi i visitatori si muoveranno tra le “Architetture di Paradiso”, mondi ideali dell’artista, eppure così accessibili a tutti gli uomini, tanto da prendere le sembianze di luoghi e monumenti conosciuti.
Certamente è il colore che attrae immediatamente nei quadri di Lisa Perini, perché è il colore che domina e assorbe la percezione dell’opera, la sua totalità.
Non si tratta di dare valore assoluto al colore, ma nemmeno una valenza che sia esclusivamente simbolica.
Il colore è per Lisa un liquido amniotico in cui far “vivere” i suoi oggetti e i suoi personaggi. L’artista dà vita, quasi in senso letterale, ad un proprio mondo che riceve linfa dalla materia del dipingere. Questa appartiene non solo alla ricostruzione di un universo personale che si riflette e diarizza sulla tela, ma soprattutto ad una concezione della pittura come nutrimento.
Lisa Perini guarda e ricrea il suo percorso artistico di apprendimento come una forma di affinamento e presa coscienza degli strumenti linguistici. Ogni suo progresso nella padronanza delle tecniche viene usato per aumentare le sue possibilità di creazione del proprio mondo.
Certamente nei grandi quadri rossi o nei più recenti e incredibili “bianchi”, è proprio la pittura che si fa sostrato vitale, materia mielosa che accompagna i personaggi e che sostiene gli oggetti che si affastellano per molteplici associazioni.
Tale polarizzazione bianco/rosso è indicativa di come l’idea oppositiva del vitalismo e della scomparsa siano per Lisa Perini centrali nella sua riflessione pittorica. Oltre “il dominio del rosso”, il bianco attende gli esiti di una riflessione poetica sulla vita che non può che confrontarsi anche con il suo limite.
E poi c’è tutto il suo universo di object trouvè che procede di pari passo con la pittura e che soprattutto nella pittura trova la sua espressione più compiuta. Qui diventa simbiotica, mentre nelle sculture, negli oggetti tridimensionali, i frammenti di vetri, plastiche e le “cose” in generale sono più manifestamente legati al supporto. La pittura li fa vivere inglobandole nel tessuto magmatico-epiteliale, diventano più integralmente parte del tutto. In fondo è la ragione stessa della pittura, non solo di dare forma ai sogni e ai sentimenti, ma anche di catturare la luce e di fissarla sulla tela.
Questa capacità di creare intensità. Forza ed energia, sono le caratteristiche del lavoro dell’artista trevigiana, che partendo dalla creazione di un proprio mondo concentrato nella composizione e nel colore, è riuscita a trovare innumerevoli ed esteticamente validi legami con il mondo esterno.
La sua curiosità verso forme d’esperienza e di suggestione diverse, l’ha condotta verso la fotografia, la grafica, il light box e l’installazione.
Per Lisa Perini l’unione di arte e vita è perfetta, come quella tra la sfera linguistica e la sentimentalità del fare, strada maestra per comunicare e la trasmettere emozioni.
15
maggio 2010
Lisa Perini – Le avventure dei sogni
Dal 15 maggio al 06 giugno 2010
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE – SPAZI BOMBEN
Treviso, Via Cornarotta, 7-9, (Treviso)
Treviso, Via Cornarotta, 7-9, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15 - 20 e
sabato e domenica, 10 - 20
Vernissage
15 Maggio 2010, ore 18
Sito web
Ufficio stampa
DASLER
Autore
Curatore