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Paolo Medagli – Incanto
…”Colori accesi e luminosi privi di una tonicità uniforme della piacevolezza dell’essere, una sorta di surrealismo, spero non privo, di una espressione sentimentale. Un tentativo di isolare ogni singolo impulso percepito, cercando di rigenerarlo, rendendolo più visibile a me stesso…”
Comunicato stampa
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LE MONDE POUR LES FEMMES
- Se, come esseri umani, apprezziamo e rispettiamo profondamente gli sforzi e la dedizione delle donne - e se, in special modo, apprezziamo la nobile sincerità delle madri - riusciremo ad avanzare con vigore sul sentiero corretto della vita”. D.IKEDA
Sento di dover tanto alle donne, Al loro universo che ci avvolge, alla loro funzione di madri, sorelle e amanti.
Lo specchio che offrono alle nostre vite maschinee.
La mia curiosità rivolge una costante attenzione a loro, e all’immagine riflessa che ci offrono.
Sensazioni per lo più dettate dall'eterno dissidio tra il vissuto e il desiderato, il raggiunto e il raggiungibile, il quotidiano e l'ideale.
Ho ricercato una sintesi pittorica che generasse il messaggio che intendevo trasmettere. Normalmente è stato in un tratto deciso, a volte feroce, nel contrasto dei colori il suo disagio o la sua esaltazione.
Colori accesi e luminosi privi di una tonicità uniforme della piacevolezza dell’essere, una sorta di surrealismo, spero non privo, di una espressione sentimentale.
Un tentativo di isolare ogni singolo impulso percepito, cercando di rigenerarlo, rendendolo più visibile a me stesso.
Senza correzioni, evitate per rendere “nuda” l'idea primitiva.
La figura femminile archetipo fondamentale della vita dell'uomo o meglio del maschio; le contraddizioni della rappresentazione del femminino passano attraverso la dolcezza materna, la voluttuosa e scomposta sensualità dell'amante, il tono cupo del tradimento.
Uno sguardo, a volte, disincantato sulla realtà e intensità dei rapporti ed esperienze umani, unita alla giocosità di una sensualità infantile che coinvolge i cinque
sensi. Le mie femmes, donne da toccare, vedere, mangiare, assaporare e persino da
annusare...
“E intanto l'uomo spia , sentendosi un po' come il quadro di Courbet che
ritrae l'origine del mondo”
Ho osservato con quella distanza di chi anela alla fusione totale e golosa con l'eterno femmineo.
Con il desiderio di mamma , di tette che sanno nutrire e rassicurare nei momenti di deprivazione.
Vorrei che le mie composizioni potessero sollecitare l’accesso ad un universo concreto a cui attingere ogni volta che il desiderio di vita rischia di offuscarsi per
l'asetticità economica del vivere.
Vorrei che quelle curve rotonde rassicurassero e potessero essere disponibili ogni volta che ci si imbatte nella spigolosità del quotidiano
Paolo Medagli
Alla mia povera fragilità
guardi senza specare parole.
Tu sei di pietra, ma io canto.
Tu sei un monumento, ma io volo.
Io so che il più tenero maggio
all'occhio dell'Eternità è nulla.
Ma sono volatile e non incolparmi
se una legge leggera mi è imposta.
dal ciclo Il commediante
Paolo Medagli
- Se, come esseri umani, apprezziamo e rispettiamo profondamente gli sforzi e la dedizione delle donne - e se, in special modo, apprezziamo la nobile sincerità delle madri - riusciremo ad avanzare con vigore sul sentiero corretto della vita”. D.IKEDA
Sento di dover tanto alle donne, Al loro universo che ci avvolge, alla loro funzione di madri, sorelle e amanti.
Lo specchio che offrono alle nostre vite maschinee.
La mia curiosità rivolge una costante attenzione a loro, e all’immagine riflessa che ci offrono.
Sensazioni per lo più dettate dall'eterno dissidio tra il vissuto e il desiderato, il raggiunto e il raggiungibile, il quotidiano e l'ideale.
Ho ricercato una sintesi pittorica che generasse il messaggio che intendevo trasmettere. Normalmente è stato in un tratto deciso, a volte feroce, nel contrasto dei colori il suo disagio o la sua esaltazione.
Colori accesi e luminosi privi di una tonicità uniforme della piacevolezza dell’essere, una sorta di surrealismo, spero non privo, di una espressione sentimentale.
Un tentativo di isolare ogni singolo impulso percepito, cercando di rigenerarlo, rendendolo più visibile a me stesso.
Senza correzioni, evitate per rendere “nuda” l'idea primitiva.
La figura femminile archetipo fondamentale della vita dell'uomo o meglio del maschio; le contraddizioni della rappresentazione del femminino passano attraverso la dolcezza materna, la voluttuosa e scomposta sensualità dell'amante, il tono cupo del tradimento.
Uno sguardo, a volte, disincantato sulla realtà e intensità dei rapporti ed esperienze umani, unita alla giocosità di una sensualità infantile che coinvolge i cinque
sensi. Le mie femmes, donne da toccare, vedere, mangiare, assaporare e persino da
annusare...
“E intanto l'uomo spia , sentendosi un po' come il quadro di Courbet che
ritrae l'origine del mondo”
Ho osservato con quella distanza di chi anela alla fusione totale e golosa con l'eterno femmineo.
Con il desiderio di mamma , di tette che sanno nutrire e rassicurare nei momenti di deprivazione.
Vorrei che le mie composizioni potessero sollecitare l’accesso ad un universo concreto a cui attingere ogni volta che il desiderio di vita rischia di offuscarsi per
l'asetticità economica del vivere.
Vorrei che quelle curve rotonde rassicurassero e potessero essere disponibili ogni volta che ci si imbatte nella spigolosità del quotidiano
Paolo Medagli
Alla mia povera fragilità
guardi senza specare parole.
Tu sei di pietra, ma io canto.
Tu sei un monumento, ma io volo.
Io so che il più tenero maggio
all'occhio dell'Eternità è nulla.
Ma sono volatile e non incolparmi
se una legge leggera mi è imposta.
dal ciclo Il commediante
Paolo Medagli
30
aprile 2010
Paolo Medagli – Incanto
Dal 30 aprile al 06 maggio 2010
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
LABORATORIO 51
Roma, Via Degli Ausoni, 47, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 47, (Roma)
Orario di apertura
dal lun al sab dalle 18 all'1;30
Vernissage
30 Aprile 2010, dalle 19
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