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Fiorella Iori – Frammenti del visibile
Questa mostra campiona una serie di lavori dell’artista italiana che dall’immagine ha tratto sempre una felice poetica tessutale e filosofale.
Comunicato stampa
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In uno spazio ove alberga già il progetto “FRONTIERA”, a Firenze, è ospitata la mostra “FRAMMENTI DEL VISIBILE”, di un’artista qual’è Fiorella Iori che dall’immagine ha tratto sempre una felice poetica tessutale e filosofale. La mostra, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, ma soprattutto si fa bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La pittura di Fiorella Iori da qualche tempo vive e attinge suggestioni formali nell’estetica del sublime, la quale, iniziata nel settecento ha influenzato ben due secoli, connotandosi di romanticismo e di simbolismo, e alimentando non poche correnti del novecento, si muove verso la costruzione di uno spazio e di una immagine, specie femminile, filtrata in quel richiamo ai grandi visionari come Heinrich Fussli e William Blake. La figura femminile è il preteso per liberare la tensione emotiva in uno spazio più fluido, con una sovrapposizione di colori e di toni matrici che accolgono sudari scenografici. L’artista si muove per ritrarre più internamente, e cioè per porgere il sentire dell’anima al vedere degli occhi. Brilla a questo punto quel verso di Montale che dice:”L’anima verde che cerca vita” che vuol dare forza alla persistenza figurativa della nostra pittrice nella sua scelta di fondo, e nella scelta di poetica all’interno di un quadro tutto novecentesco che guarda a Balthus. Fiorella Iori tende fortemente alla ricerca, impreziosendo la sostanza coloristica nella vibratilità delle sue rese formali, quasi integrando il valore cromatico agli obiettivi poetici. Non è poco in questa dichiarata bufera di inizio millennio, che trascura la terribilità della poesia che passa attraverso le mute lettere di un alfabeto puramente interiore, ponendosi in quella rete balenante di allusioni. La persistente inerzia metafisico-cromatica, la ricerca archetipica, gli episodi figurali della ricchezza plastica, il paesaggio interno realizzato in uno spazio brevissimo, la quiete ingannatrice dell’attesa come grido di tensione esplosiva, il gesto veloce e deciso, l’allusività espressiva teatro d’una magia di nebbia e di fuoco, i colori forti e cupi da scuola pittorica romana, l’universo percettivo dei colori…..”.
Biografia dell’artista
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Artistico di Brera. Inizia la sua attività ancora sotto la guida del maestro Fernando Farulli, con il quale pubblica una raccolta di grafiche dal titolo “La donna oggi” con poesie di Fabrizio Parrini. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni.
Presente in numerose raccolte d’Arte Contemporanea nazionali e internazionali: tra le ultime acquisizioni quelle del Museo Civico di Ruffano, del Museo Internazionale Mariano MIMAC, della raccolta d’Arte Contemporanea Comune di Tricase. Nell’aprile ’99 la rivista Leaderschip Medica dedica alla sua arte un importante articolo a più pagine e in due lingue. Nel 2000 il Centro Studi Stendhaliano del Comune di Milano acquisisce, con una bellissima mostra, un insieme di sue opere incisorie. Numerose le mostre personali e le partecipazioni: di grande successo di critica la mostra “Aurea” allestita nella Rotonda di San Carlo al Corso, Milano, nel febbraio 2002: un suo lavoro in mostra è stato pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”. Il 2005 la vede impegnata in una mostra a Firenze con l’adesione del Ministero dei Beni Culturali e in un omaggio a Vincenzo Ciardo sul tema dell’albero. Nello stesso anno è presentata dal critico Carlo Franza nella monografia dedicata al Disegno Italiano, e nell’Annuario Comed. In questo periodo è soprattutto alla figura femminile che l’artista indirizza la sua ricerca instancabile mediante una pittura allusiva e simbolica con volti seminascosti e nudi femminili, coperti in parte da drappeggi che celano il “dentro” e richiamano le pieghe nascoste dell’animo. Significative di questo percorso sono le personali “Costellazioni”al Club Conti di Milano e “Bizzarro almanacco” all’Otel Ristotheatre di Firenze nel 2006; un’installazione dal titolo “La scuola dello sguardo” al Creative Council di Milano nel 2007; “Di scena in scena” con il Comune di Melzo, “Intime tracce” alla Brambati Arte di Vaprio D’Adda, e “Disputa sulla bellezza” al Plus Florence, nel 2008. Una ricerca più rivolta al macro e al fiore apre questo ultimo periodo; e sempre nel 2008 è presente alle installazioni “Solstizio d’estate” e “Un dialogo col cielo” dello Studio di Arti visive Comerio” di Milano. Nel 2009 è presente, ancora con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio. E’ del maggio di quest’anno il nuovo articolo sulla rivista Leaderchip Medica, la partecipazione alla Rassegna d’Arte Contemporanea “Nuovi Scenari” a Teglio (Sondrio) nel mese di luglio e dal mese di novembre la personale “Conversazioni di sguardi” al Plus Florence di Firenze. Di lei hanno scritto illustri critici e storici dell’Arte, tra cui Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, oggi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è Presidente di Giuria dal 2001.
Scrive Carlo Franza nel testo: “La pittura di Fiorella Iori da qualche tempo vive e attinge suggestioni formali nell’estetica del sublime, la quale, iniziata nel settecento ha influenzato ben due secoli, connotandosi di romanticismo e di simbolismo, e alimentando non poche correnti del novecento, si muove verso la costruzione di uno spazio e di una immagine, specie femminile, filtrata in quel richiamo ai grandi visionari come Heinrich Fussli e William Blake. La figura femminile è il preteso per liberare la tensione emotiva in uno spazio più fluido, con una sovrapposizione di colori e di toni matrici che accolgono sudari scenografici. L’artista si muove per ritrarre più internamente, e cioè per porgere il sentire dell’anima al vedere degli occhi. Brilla a questo punto quel verso di Montale che dice:”L’anima verde che cerca vita” che vuol dare forza alla persistenza figurativa della nostra pittrice nella sua scelta di fondo, e nella scelta di poetica all’interno di un quadro tutto novecentesco che guarda a Balthus. Fiorella Iori tende fortemente alla ricerca, impreziosendo la sostanza coloristica nella vibratilità delle sue rese formali, quasi integrando il valore cromatico agli obiettivi poetici. Non è poco in questa dichiarata bufera di inizio millennio, che trascura la terribilità della poesia che passa attraverso le mute lettere di un alfabeto puramente interiore, ponendosi in quella rete balenante di allusioni. La persistente inerzia metafisico-cromatica, la ricerca archetipica, gli episodi figurali della ricchezza plastica, il paesaggio interno realizzato in uno spazio brevissimo, la quiete ingannatrice dell’attesa come grido di tensione esplosiva, il gesto veloce e deciso, l’allusività espressiva teatro d’una magia di nebbia e di fuoco, i colori forti e cupi da scuola pittorica romana, l’universo percettivo dei colori…..”.
Biografia dell’artista
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Artistico di Brera. Inizia la sua attività ancora sotto la guida del maestro Fernando Farulli, con il quale pubblica una raccolta di grafiche dal titolo “La donna oggi” con poesie di Fabrizio Parrini. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondatori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni.
Presente in numerose raccolte d’Arte Contemporanea nazionali e internazionali: tra le ultime acquisizioni quelle del Museo Civico di Ruffano, del Museo Internazionale Mariano MIMAC, della raccolta d’Arte Contemporanea Comune di Tricase. Nell’aprile ’99 la rivista Leaderschip Medica dedica alla sua arte un importante articolo a più pagine e in due lingue. Nel 2000 il Centro Studi Stendhaliano del Comune di Milano acquisisce, con una bellissima mostra, un insieme di sue opere incisorie. Numerose le mostre personali e le partecipazioni: di grande successo di critica la mostra “Aurea” allestita nella Rotonda di San Carlo al Corso, Milano, nel febbraio 2002: un suo lavoro in mostra è stato pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”. Il 2005 la vede impegnata in una mostra a Firenze con l’adesione del Ministero dei Beni Culturali e in un omaggio a Vincenzo Ciardo sul tema dell’albero. Nello stesso anno è presentata dal critico Carlo Franza nella monografia dedicata al Disegno Italiano, e nell’Annuario Comed. In questo periodo è soprattutto alla figura femminile che l’artista indirizza la sua ricerca instancabile mediante una pittura allusiva e simbolica con volti seminascosti e nudi femminili, coperti in parte da drappeggi che celano il “dentro” e richiamano le pieghe nascoste dell’animo. Significative di questo percorso sono le personali “Costellazioni”al Club Conti di Milano e “Bizzarro almanacco” all’Otel Ristotheatre di Firenze nel 2006; un’installazione dal titolo “La scuola dello sguardo” al Creative Council di Milano nel 2007; “Di scena in scena” con il Comune di Melzo, “Intime tracce” alla Brambati Arte di Vaprio D’Adda, e “Disputa sulla bellezza” al Plus Florence, nel 2008. Una ricerca più rivolta al macro e al fiore apre questo ultimo periodo; e sempre nel 2008 è presente alle installazioni “Solstizio d’estate” e “Un dialogo col cielo” dello Studio di Arti visive Comerio” di Milano. Nel 2009 è presente, ancora con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio. E’ del maggio di quest’anno il nuovo articolo sulla rivista Leaderchip Medica, la partecipazione alla Rassegna d’Arte Contemporanea “Nuovi Scenari” a Teglio (Sondrio) nel mese di luglio e dal mese di novembre la personale “Conversazioni di sguardi” al Plus Florence di Firenze. Di lei hanno scritto illustri critici e storici dell’Arte, tra cui Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, oggi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è Presidente di Giuria dal 2001.
24
aprile 2010
Fiorella Iori – Frammenti del visibile
Dal 24 aprile al 12 novembre 2010
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
24 Aprile 2010, ore 17.00
Autore
Curatore