Per la prima volta dopo l’esordio romano, viene presentata a Reggio Emilia la mostra fotografica Il gusto nascosto, nell’ambito di Fotografia Europea 2010 - circuito off.

Sede d’eccezione gli ambienti di Toschi Arredamenti, in pieno centro storico, in cui le fotografie dell’artista giapponese dialogano con il miglior design contemporaneo.

La materia prima si presta al gioco puramente grafico, senza mai forzare la natura. Nelle fotografie di Reiko Hiramatsu un fagiolo è un fagiolo, ma può sembrare una perla rara; la verza arrostita diventa esercizio di scrittura automatica; lacrime d’ambra le gocce d’aceto balsamico e nuvole di pergamena le scaglie di tonno secco.

Al di là dell’ambiguità percettiva, è il dinamismo interno di forme e materia a innescare la curiosità di un’estetica gastronomica tutta da scoprire.

La mostra, patrocinata da Fondazione Italia Giappone, è prodotta da Navona 42. Nel catalogo italiano/inglese/giapponese di Gangemi, un omaggio di Nobuyoshi Araki all’amica artista anticipa i testi di Umberto Vattani, Roberto Mutti e delle curatrici Manuela De Leonardis e Nicoletta Zanella.

Oltre alle immagini fotografiche in catalogo una selezione di ricette gastronomiche nate dalla fantasia creativa dell’artista, che combina gusto giapponese e italiano.


Reiko Hiramatsu (Hokkaido 1958). Si laurea in Letteratura Inglese al Toyo Womens College di Tokyo. Dal 1982 al 1985 frequenta lo studio Ogawa di Tokyo, imparando le tecniche fotografiche dal celebre fotografo Katsuhiko Ogawa, specializzato in food photography. Utilizzando prevalentemente il Banco ottico e la 6x6, inizia a lavorare come freelance nel campo dello still-life e della fotografia pubblicitaria. Nel 1995 si trasferisce in Italia, prima a Firenze e Palermo, dove rimane dal 1996 al 1999, poi a Roma. Autrice di reportage e servizi eno-gastronomici per varie testate giapponesi, tra cui Marie Claire Japan, Brutas, Casa Brutas, F**aro Japan, Rakuda, Kyodo News.