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Beppe Bolchi – Città senza tempo
n “Città senza tempo”, questo il titolo della selezione fotografica, Bolchi presenta diversi paesaggi urbani ritratti con la fotografia a foro stenopeico con cui interpreta in maniera innovativa luoghi e architetture della città contemporanea.
Comunicato stampa
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La Fototeca di Sesto San Giovanni ospita le fotografie di Beppe Bolchi, docente del dipartimento attività culturali della Federazione italiana associazioni fotografiche.
In “Città senza tempo”, questo il titolo della selezione fotografica, Bolchi presenta diversi paesaggi urbani ritratti con la fotografia a foro stenopeico con cui interpreta in maniera innovativa luoghi e architetture della città contemporanea.
L'inaugurazione della mostra è prevista
Sabato 17 aprile 2010
ore 18
e sarà visitabile fino all' 8 maggio.
Dalla presentazione della mostra di Beppe Bolchi:
Questo progetto affronta il tema del paesaggio urbano con l’apparecchio a foro stenopeico. Il risultato che se ne ottiene sono immagini che uniscono, alla fissità dei luoghi e delle architetture, la traccia del passaggio delle persone, quindi la percezione della loro presenza, ma non la loro figura.
La città rappresentata in questo modo restituisce la valenza di case, edifici, arredi, quasi fini a se stessi, pur se disegnati e realizzati in funzione dell’uomo.
Gli abitanti, le persone, gli animali, sono solo fantasmi, tracce di un passaggio che c’è oggi e che c’era ieri e ci auguriamo ci sarà domani. Quello che viene impressionato stabilmente sulla pellicola sono invece le strutture che l’uomo ha costruito e che l’uomo può sì distruggere, ma che normalmente gli sopravvivono, testimoni di vite presenti e passate, contenitori di esistenze, di passioni, di dolori, di entusiasmi che via via si dissolvono lasciando il posto ai ricordi e alla storia. La città rimane in silenzio, ascolta, avvolge, protegge, a volte schiaccia e stritola chi non riesce ad adeguarsi ai ritmi imposti dai suoi simili, non certo da mura e cancelli erti per proteggere e conservare.
Appassionato di fotografia da quando aveva 12 anni, Bolchi ha percorso tutte le esperienze fotografiche amatoriali, giungendo successivamente al professionismo.
Ha collaborato con Polaroid dal 1985, verificando qualità e tecniche creative delle pellicole a sviluppo immediato, di cui è il riconosciuto esperto e supporter.
Ha esposto al Museum of Fine Arts di Boston, a Milano, Glasgow, in Spagna, Parigi e Arles.
Collabora con importanti Scuole di Fotografia e ha tenuto applauditi Workshop ad Arles e persino all’Università “Rangsit” di Bangkok.
Organizza Mostre, fra cui quella su Ansel Adams, oltre a numerose altre sulla Documentazione del Territorio.
I suoi ultimi progetti sono un libro sul Fiume Po, le ricerche Città Senza Tempo, Prospettive Multiple e Ciclopsìe, con le quali interpreta in maniera innovativa le architetture e il paesaggio.
In “Città senza tempo”, questo il titolo della selezione fotografica, Bolchi presenta diversi paesaggi urbani ritratti con la fotografia a foro stenopeico con cui interpreta in maniera innovativa luoghi e architetture della città contemporanea.
L'inaugurazione della mostra è prevista
Sabato 17 aprile 2010
ore 18
e sarà visitabile fino all' 8 maggio.
Dalla presentazione della mostra di Beppe Bolchi:
Questo progetto affronta il tema del paesaggio urbano con l’apparecchio a foro stenopeico. Il risultato che se ne ottiene sono immagini che uniscono, alla fissità dei luoghi e delle architetture, la traccia del passaggio delle persone, quindi la percezione della loro presenza, ma non la loro figura.
La città rappresentata in questo modo restituisce la valenza di case, edifici, arredi, quasi fini a se stessi, pur se disegnati e realizzati in funzione dell’uomo.
Gli abitanti, le persone, gli animali, sono solo fantasmi, tracce di un passaggio che c’è oggi e che c’era ieri e ci auguriamo ci sarà domani. Quello che viene impressionato stabilmente sulla pellicola sono invece le strutture che l’uomo ha costruito e che l’uomo può sì distruggere, ma che normalmente gli sopravvivono, testimoni di vite presenti e passate, contenitori di esistenze, di passioni, di dolori, di entusiasmi che via via si dissolvono lasciando il posto ai ricordi e alla storia. La città rimane in silenzio, ascolta, avvolge, protegge, a volte schiaccia e stritola chi non riesce ad adeguarsi ai ritmi imposti dai suoi simili, non certo da mura e cancelli erti per proteggere e conservare.
Appassionato di fotografia da quando aveva 12 anni, Bolchi ha percorso tutte le esperienze fotografiche amatoriali, giungendo successivamente al professionismo.
Ha collaborato con Polaroid dal 1985, verificando qualità e tecniche creative delle pellicole a sviluppo immediato, di cui è il riconosciuto esperto e supporter.
Ha esposto al Museum of Fine Arts di Boston, a Milano, Glasgow, in Spagna, Parigi e Arles.
Collabora con importanti Scuole di Fotografia e ha tenuto applauditi Workshop ad Arles e persino all’Università “Rangsit” di Bangkok.
Organizza Mostre, fra cui quella su Ansel Adams, oltre a numerose altre sulla Documentazione del Territorio.
I suoi ultimi progetti sono un libro sul Fiume Po, le ricerche Città Senza Tempo, Prospettive Multiple e Ciclopsìe, con le quali interpreta in maniera innovativa le architetture e il paesaggio.
17
aprile 2010
Beppe Bolchi – Città senza tempo
Dal 17 aprile all'otto maggio 2010
fotografia
Location
FOTOTECA CIVICA NAZIONALE TRANQUILLO CASIRAGHI – VILLA VISCONTI D’ARAGONA
Sesto San Giovanni, Via Dante, 6, (Milano)
Sesto San Giovanni, Via Dante, 6, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì: 10.30 - 18.30 sabato: 9.30 - 12.00 chiuso lunedì e festivi
Vernissage
17 Aprile 2010, ore 18
Autore