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Mascarade – Maschere dell’arte
la mostra nasce dal lavoro svolto con gli allievi della scuola di Decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, ma – attraverso una serie di fotografie di maschere indossate da artisti e personaggi della cultura nazionale – si propone anche come una riflessione sulla storia della maschera proprio a partire dall’etimologia araba della parola “maschera”, importata nel linguaggio medievale dalle crociate, che significa burla, buffonata.
Comunicato stampa
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Giovedì 15 aprile, alle ore 17.30, s’inaugura nel Foyer del Teatro della Corte la mostra Mascarade – Maschere dell’arte, ideata da Leonardo Santoli e Giacomo Cavina e curata dall’architetto Laura Villani. Realizzata con il patrocino della Regione Liguria, della Provincia di Genova, del Municipio VIII Genova Medio Levante, del Museo Biblioteca dell’Attore, dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, del Teatro Stabile di Genova e dell’Associazione Culturale Valore Liguria, la mostra nasce dal lavoro svolto con gli allievi della scuola di Decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, ma – attraverso una serie di fotografie di maschere indossate da artisti e personaggi della cultura nazionale – si propone anche come una riflessione sulla storia della maschera proprio a partire dall’etimologia araba della parola “maschera”, importata nel linguaggio medievale dalle crociate, che significa burla, buffonata.
«Una mostra che ha per soggetto la maschera - annota la curatrice Laura Villani - propone una tematica dalle innumerevoli declinazioni, teatrale innanzi tutto, ma anche etnografica, storica, artistica, rituale e religiosa. La maschera è legata in modo emblematico alla storia dell’antico Egitto, della Grecia e di Roma, alla storia africana e più vicino a noi alla tradizione del carnevale veneziano. La maschera permette di alienarsi dalle convenzioni spazio-temporali e proiettarsi all'interno di un mondo di volta in volta divino, rituale, mistico o semplicemente di alterazione delle consuetudini e convenienze sociali come nel caso di Venezia dove per sei mesi era consentito usarle andando a celare e la propria identità e proteggere la propria privacy molto prima delle codificazioni attuali. Nell’accezione generale colui che indossava la maschera perdeva la propria identità per assumere quella rappresentata in una sorta di migrazione delle convenzioni teatrali nel quotidiano».
La mostra propone una serie di scatti d’autore dove la complessità del tema viene resa con due letture che si intersecano tra loro: la rappresentazione di personaggi del mondo delle arti quali attori, artisti, registi, scrittori, musicisti, cantanti, dove il loro ritratto interagisce con una maschera-opera.
Un modo di trattare il tema della maschera in chiave contemporanea e una riflessione sul ritratto come maschera, come modo di autorappresentarsi, progetto artistico del volto come maschera che serve a proteggerci nell’interazione con l’altro o a farci assumere altre identità nel caso dell’attore ma spesso velatamente anche nel nostro quotidiano.
Protagonisti della carrellata di personaggi e celebrità fotografati in mostra sono attori (Alessandro Gassman, Marco Alemanno, Tommaso Bianco, Ivano Marescotti, Lino Banfi, Terence Hill, Bud Spencer, Ron Moss, Michel Piccoli, Corinne Clery, Malandrino, Kasia Smutniak), cantanti (Lucio Dalla, Angela Baraldi, Luca Carboni, Iskra Menarini, Biagio Antonacci, Valerio Scanu, Renato Zero, Gianni Morandi), personaggi del mondo teatrale (Paolo Valerio, Vittorio Franceschi, Guido Ferrarini, Piermario Vescovo, Marco Biancalana, Edo Quistelli, Piero Rossi, Mario Bagnara, Andrea Liberovici, Eugenio Pallestrini), scrittori (Andrea Camilleri, Isabella Santacroce, Andrea Scarpa, Marco Dallari) critici d’arte e filosofi (Achille Bonito Oliva e Stefano Bonaga), presentatori televisivi (Carlo Massarini e Ivan Olita), un direttore d’orchestra (Steven Mercurio) e un direttore di museo (Daniele Crippa), anche la curatrice della mostra Laura Villani Architetto e organizzatore di eventi.
Gli artisti coinvolti sono i fotografi Rosangela Betti, Sante D’Orazio, Claudio Porcarelli, e con le loro maschere Giovanna Basile, Enrico Benetta, Giacomo Cavina, Antonia Ciampi, Andrea Colzani, Ubaldo della Volpe, Rocco Dubbini, Cristina Gardumi, Emanuele Luzzati, Matco ( Matteo Corica), Lorenzo Manfredi, Nanni Menetti, Graziella Menozzi, Luigi Ontani, Laurina Paperina, Ben Patterson, Arvedos Piana, Antonio Riello, Leonardo Santoli, Raimondo Sirotti, Werner Strub, Gabriel Zagni.
Allievi della Scuola di Decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti che hanno realizzato le maschere: Julie Azzarito, Giulia Beltrame, Valeria Bisio, Mabel Karen Cavieres, Fabio Cusato, Isabella Deiana, Viola Ferrari, Jessica Fichera, Isabella Finos, Luca Gigliotti, Maria Nina Guglielmucci, Denise Maurici,
Federica Minetti, Chiara Navone, Laura Peresi, Carola Pisano, Vanessa Posa, Federica Prestia, Silvia Principato, Silvia Saraniti, William Michael Scullino, Martina Tacchino.
«Una mostra che ha per soggetto la maschera - annota la curatrice Laura Villani - propone una tematica dalle innumerevoli declinazioni, teatrale innanzi tutto, ma anche etnografica, storica, artistica, rituale e religiosa. La maschera è legata in modo emblematico alla storia dell’antico Egitto, della Grecia e di Roma, alla storia africana e più vicino a noi alla tradizione del carnevale veneziano. La maschera permette di alienarsi dalle convenzioni spazio-temporali e proiettarsi all'interno di un mondo di volta in volta divino, rituale, mistico o semplicemente di alterazione delle consuetudini e convenienze sociali come nel caso di Venezia dove per sei mesi era consentito usarle andando a celare e la propria identità e proteggere la propria privacy molto prima delle codificazioni attuali. Nell’accezione generale colui che indossava la maschera perdeva la propria identità per assumere quella rappresentata in una sorta di migrazione delle convenzioni teatrali nel quotidiano».
La mostra propone una serie di scatti d’autore dove la complessità del tema viene resa con due letture che si intersecano tra loro: la rappresentazione di personaggi del mondo delle arti quali attori, artisti, registi, scrittori, musicisti, cantanti, dove il loro ritratto interagisce con una maschera-opera.
Un modo di trattare il tema della maschera in chiave contemporanea e una riflessione sul ritratto come maschera, come modo di autorappresentarsi, progetto artistico del volto come maschera che serve a proteggerci nell’interazione con l’altro o a farci assumere altre identità nel caso dell’attore ma spesso velatamente anche nel nostro quotidiano.
Protagonisti della carrellata di personaggi e celebrità fotografati in mostra sono attori (Alessandro Gassman, Marco Alemanno, Tommaso Bianco, Ivano Marescotti, Lino Banfi, Terence Hill, Bud Spencer, Ron Moss, Michel Piccoli, Corinne Clery, Malandrino, Kasia Smutniak), cantanti (Lucio Dalla, Angela Baraldi, Luca Carboni, Iskra Menarini, Biagio Antonacci, Valerio Scanu, Renato Zero, Gianni Morandi), personaggi del mondo teatrale (Paolo Valerio, Vittorio Franceschi, Guido Ferrarini, Piermario Vescovo, Marco Biancalana, Edo Quistelli, Piero Rossi, Mario Bagnara, Andrea Liberovici, Eugenio Pallestrini), scrittori (Andrea Camilleri, Isabella Santacroce, Andrea Scarpa, Marco Dallari) critici d’arte e filosofi (Achille Bonito Oliva e Stefano Bonaga), presentatori televisivi (Carlo Massarini e Ivan Olita), un direttore d’orchestra (Steven Mercurio) e un direttore di museo (Daniele Crippa), anche la curatrice della mostra Laura Villani Architetto e organizzatore di eventi.
Gli artisti coinvolti sono i fotografi Rosangela Betti, Sante D’Orazio, Claudio Porcarelli, e con le loro maschere Giovanna Basile, Enrico Benetta, Giacomo Cavina, Antonia Ciampi, Andrea Colzani, Ubaldo della Volpe, Rocco Dubbini, Cristina Gardumi, Emanuele Luzzati, Matco ( Matteo Corica), Lorenzo Manfredi, Nanni Menetti, Graziella Menozzi, Luigi Ontani, Laurina Paperina, Ben Patterson, Arvedos Piana, Antonio Riello, Leonardo Santoli, Raimondo Sirotti, Werner Strub, Gabriel Zagni.
Allievi della Scuola di Decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti che hanno realizzato le maschere: Julie Azzarito, Giulia Beltrame, Valeria Bisio, Mabel Karen Cavieres, Fabio Cusato, Isabella Deiana, Viola Ferrari, Jessica Fichera, Isabella Finos, Luca Gigliotti, Maria Nina Guglielmucci, Denise Maurici,
Federica Minetti, Chiara Navone, Laura Peresi, Carola Pisano, Vanessa Posa, Federica Prestia, Silvia Principato, Silvia Saraniti, William Michael Scullino, Martina Tacchino.
15
aprile 2010
Mascarade – Maschere dell’arte
Dal 15 aprile al 15 maggio 2010
fotografia
Location
TEATRO DELLA CORTE
Genova, Viale Emanuele Filiberto Duca D'aosta, (Genova)
Genova, Viale Emanuele Filiberto Duca D'aosta, (Genova)
Vernissage
15 Aprile 2010, ore 17,30
Autore
Curatore