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Enrico Bandelli / Ivano Cerrai – 50 anni Artisticamente insieme
Un pittore ed uno scultore, che festeggiano 50 anni di vita artisticamente vissuta insieme
Comunicato stampa
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“…Enrico Bandelli e Ivano Cerrai, immaginatori e trasfiguratori, Pinus marittima ( o Pinus pinaster) e Cipressus Sempervirens: il fatto che in Toscana alberghino e prosperino tali alberi, l’ombrelliforme pino e lo svettante, oblungo cipresso, ha fatto dire, a chi ama simpatiche celie, che essa è “la regione degli ombrelli aperti e degli ombrelli chiusi”. Le due piante concorrono in modo spiccato a farci capire che le stilizzate, bidimensionali colline dei panorami di Bandelli proprio toscane sono. Peraltro vi compare un simbolo di libertà assoluta: La Passera d’Italia (Passera reale) o semplicemente passero (anche passerotto, quando il volatile è giovane). Con quella Enrico aggiunge un elemento tridimensionale, plastico, sporgente, quasi scultoreo nel senso di un bassorilievo, alle sue opere attuali (ma anche alle passate). Ondulate colline chiesuole antiche, campanili, edifici medioevali (quanto meno venuti a noi da un tempo che fu) e uccelli – non di rado rappresentati da un unico, lattescente esemplare – rendono dunque inequivoco l’artistico “biglietto da visita” di Bandelli…”
“…Combinazione arcana di elementi diversi, ovvero polimateriche, poliformi, antropomorfiche, le strutture statuarie di Cerrai – ora piccole, ora di notevoli dimensioni – hanno un solo occhio situato nel normale usbergo (non come quello frontale attribuito dalla mitologia ad un cannibalico, mastodontico essere di bruttezza repellente chiamato Polifemo). Più che un organo della vista può sembrare un occhiello, una singolare asola. Non vorrà simboleggiare quella famosa e inesistente parte interiore dell’umano organismo denominata “terzo occhio”? Di qua dal misterioso, soffermiamoci almeno a riguardare vuoi “Catullo”, “statua” portante un’autentica lampara per la pesca notturna e che vale da omaggio al padre di Cerrai, vuoi la terracotta imprunetana “Per entrare nella leggenda”…”
Dino Pasquali
“…Combinazione arcana di elementi diversi, ovvero polimateriche, poliformi, antropomorfiche, le strutture statuarie di Cerrai – ora piccole, ora di notevoli dimensioni – hanno un solo occhio situato nel normale usbergo (non come quello frontale attribuito dalla mitologia ad un cannibalico, mastodontico essere di bruttezza repellente chiamato Polifemo). Più che un organo della vista può sembrare un occhiello, una singolare asola. Non vorrà simboleggiare quella famosa e inesistente parte interiore dell’umano organismo denominata “terzo occhio”? Di qua dal misterioso, soffermiamoci almeno a riguardare vuoi “Catullo”, “statua” portante un’autentica lampara per la pesca notturna e che vale da omaggio al padre di Cerrai, vuoi la terracotta imprunetana “Per entrare nella leggenda”…”
Dino Pasquali
24
aprile 2010
Enrico Bandelli / Ivano Cerrai – 50 anni Artisticamente insieme
Dal 24 aprile al 02 maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA IAC – IMPRUNETA ARTE CONTEMPORANEA
Impruneta, Via Croce, 41, (Firenze)
Impruneta, Via Croce, 41, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 16.30 - 19.30
Vernissage
24 Aprile 2010, ore 18.00
Autore