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Omar Galliani
Nello spazio del Cabinet du dessin et art Graphique, 70 disegni ripercorrono la carriera grafica di uno dei maggiori artisti italiani contemporanei.
Comunicato stampa
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Dal 15 maggio al 22 agosto, al Musée d’art moderne di Saint-Étienne (Francia), si terrà la personale di Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954). Nello spazio del Cabinet du dessin et art Graphique, 70 disegni ripercorrono la carriera grafica di uno dei maggiori artisti italiani contemporanei.
La personale, organizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti, rientra nel progetto espositivo del museo francese che, dal 2004, ha inaugurato una serie di esposizioni interamente dedicate al disegno, presentando il lavoro di artisti, la cui cifra espressiva più caratteristica risiede in altre espressioni tecniche, come la scultura (Richard Nonas) o la pittura (Arnulf Rainer).
In questo modo, si vuole riabilitare il valore del disegno all’interno dello sviluppo dell’arte contemporanea, promuovendo, al tempo stesso, una nuova discussione e una nuova interpretazione di questo mezzo.
Gli artisti scelti, infatti, siano essi maestri ormai riconosciuti a livello mondiale, sia giovani esponenti che si caratterizzano per una narrativa spontanea, dimostrano come il disegno sia ancora fondamentale per la loro produzione. Infatti, è attraverso il disegno, la linea pura, che passa il concetto che porterà all’esecuzione dell’opera, all’oggettivazione dell’idea.
Per questo motivo, il museo francese ha scelto di presentare il lavoro di Omar Galliani. Per l’artista emiliano, infatti, il disegno è stato uno dei principali strumenti d’esplorazione, vissuto nel solco della tradizione rinascimentale, ma allo stesso tempo aperto e sensibile alle dinamiche delle più avanzate indagini artistiche contemporanee.
L’esposizione, curata da Lóránd Hegyi, direttore del museo di Saint-Étienne, privilegerà opere di piccole e medie dimensioni, oltre a 4 grandi carte e a 7 tavole di 2 metri di dimensione, appartenenti al ciclo esposto al chiostro di Santa Apollonia a Venezia.
Le opere sono legate tra loro da una profonda visione di ricerca nel labirinto delle metafore culturali. Tra le sue carte, Galliani non riflette la contemporaneità, ma segue una poetica artistica che va dal post-Romanticismo fino ai nostri giorni. Galliani vive una latente relazione con le suggestioni di Alfred Kubin, con quelle dei Simbolisti tedeschi e belgi (Ensor, Von Stuck), nonché si sente partecipe di quell’eredità dell’oscurità che vede in Böcklin e in De Chirico due dei suoi esponenti più accreditati, senza rinunciare all'approdo alla più stretta contemporaneità seguendo gli esempi di Gino de Dominicis e Robert Longo.
Galliani usa il disegno come un’immaginaria mappa del mondo e lavora molto con le influenze che gli provengono da culture extraeuropee, in particolar modo, con quella indiana e orientale, raccolte nel corso degli anni e nelle sue numerose peregrinazioni tra oriente e occidente, dal Messico all’Africa, alla Cina.
L’artista emiliano è reduce da un ciclo di mostre internazionali che lo hanno visto protagonista in prestigiosi spazi pubblici e privati come i musei d’arte contemporanea di Pechino, Tokyo, Buenos Aires, Shanghai, Kyoto, San Paolo, Città del Messico, Miami, Los Angeles.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana Editoriale.
Cenni Biografici
Nato nel 1954 a Montecchio Emilia, dove vive, Omar Galliani ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Agli inizi degli anni Ottanta è stato esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti e del Magico Primario. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale di Venezia e in quella del 1984 ha avuto una sala personale nella sezione “Arte allo specchio”. Sempre negli anni Ottanta ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile e alla XII Biennale di Parigi. Ha esposto nei Musei d’Arte Moderna di Tokyo, Kyoto, Nagasaki, Hiroshima, alla Hayward Gallery di Londra, a due edizioni della Quadriennale di Roma, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, in quelle di Francoforte e Berlino. Negli anni Novanta il suo lavoro è stato esposto allo Scottsdale Center for the Arts dell’Arizona, alla Marian Locks di Philadelphia e alla Arnold Herstand Gallery di New York. L’artista ha inoltre presentato Feminine Countenances alla New York University e nel 2000 Aurea al Museum of the Central Academy of Fine Arts di Pechino. Ha poi esposto presso il Palazzo delle Stelline a Milano, alla Galleria Civica di Modena, al Museo d’Arte Moderna di Budapest, al Palacio Foz di Lisbona, al PAC di Milano.
Nel 2003 è stato invitato alla Biennale di Praga e alla prima edizione di quella di Pechino, dove ha vinto il primo premio con tre grandi opere del ciclo Nuove anatomie.
Nel 2005, all’Archivio di Stato di Torino nell’ambito della mostra Grande Disegno Italiano, un suo disegno (5 x 6,3 metri), grafite su pioppo, è stato messo a confronto con il volto dell’angelo di Leonardo, preparatorio della Vergine delle rocce, esposto alla Biblioteca Reale. A Palazzo Magnani di Reggio Emilia ha presentato la personale Nuove anatomie. Sempre nel 2005 il Museo d’Arte Contemporanea di Guadalajara (Messico) ha inaugurato una sua personale dal titolo Nuovi fiori nuovi santi e lo Spazio Mazzotta di Milano ha presentato La figlia era nuda.
Dal 2006 una sua personale dal titolo Disegno Italiano ha girato in Cina i più importanti Musei d’Arte Moderna e Contemporanea, da Shangai, Chengdu, Jinan, Xian, Wuhan, Hangzhou, Ningbo, a Nanchino, Dalian, Tientsin, Capital Museum di Pechino, e ha concluso il tour alla fine del 2008 a Honk Kong nella prestigiosa galleria d’arte Schoeni Art Gallery. Sempre nel 2006 l’Università e il Museo di Caracas hanno ospitato una sua personale dal titolo Disegnarsi, che nell’aprile 2007 è stata portata al Museo Hassan di Rabat.
Il Grande Disegno Italiano, la grande opera esposta a Torino nel 2005, è stata poi presentata al Palazzo della Permanente di Milano nell’ambito della mostra La bellezza nel 2006, quindi a Verona, Palazzo della Ragione, all’interno dell’esposizione Il settimo splendore.
Nel giugno 2007 si inaugura la mostra Tra Oriente e Occidente. Omar Galliani e il Grande Disegno Italiano in Cina presso la sede della Fondazione Querini Stampalia, inserita tra gli eventi collaterali della 52a Biennale di Venezia. L’evento, realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata Cinese in Italia, in collaborazione con il Ministero Italiano per gli Affari Esteri e il governo della Repubblica Popolare di Cina, vedrà la presenza dell’Associazione degli Artisti Cinesi e la collaborazione dei musei di Shanghai, Ningbo, Dalian, Xian, Hanghzou, Jinan, Chengdu e Wuhan. Nel mese di Aprile 2009 Christian Mermoud inaugura una sua personale alla galleria " Angle Art-Led Attitude & Design" a Saint Paul de Vance, il 31 di luglio si inaugura sempre a Saint Paul de Vance un nuovo spazio "Angle Art e Design" , all'interno e in permanenza si apre "Space Galliani" che raccoglie in permanenza sue opere . La galleria "k 35" di Mosca apre una sua personale da Maggio a Luglio con un nuovo ciclo di opere. La Fondazione Michetti di Francavilla al Mare gli dedica una grande retrospettiva ,catalogo Allemandi. Nel Maggio e per tutta l'estate ,la galleria "Shangheie" di Shanghai allestisce una sua personale " Lontano da Xian". Sempre in quelle date a Vienna l'istituto Italiano di Cultura ospita nei propri spazi una sua personale; a Lucca a Villa Bottini e nel Museo Archeologico di Palazzo Guinigi presenta "Dalle Stanze dei Miei Disegni”. Nel 2009 è anche Venezia nella collettiva Dètournemen” nell’antico Ospizio di San Lorenzo – evento collaterale alla 53° Biennale - e Andy Warhol-Omar Galliani, ospitata nel Chiostro di Santa Apollonia. In ottobre la Galleria Dep Art gli dedica un ampio omaggio retrospettivo. All’Istituto italiano di Cultura di Bogotà (Colombia) si è tenuta una sua personale dal titolo 21 Dibuyos por una noche in Bogota. Il 2010 si è aperto con una mostra al Museo Borges di Buenos Aires che verrà poi ospitata da altri 4 musei argentini e, nel 2011, da istituzioni brasiliane.
Saint-Étienne (Francia), aprile 2010
La personale, organizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti, rientra nel progetto espositivo del museo francese che, dal 2004, ha inaugurato una serie di esposizioni interamente dedicate al disegno, presentando il lavoro di artisti, la cui cifra espressiva più caratteristica risiede in altre espressioni tecniche, come la scultura (Richard Nonas) o la pittura (Arnulf Rainer).
In questo modo, si vuole riabilitare il valore del disegno all’interno dello sviluppo dell’arte contemporanea, promuovendo, al tempo stesso, una nuova discussione e una nuova interpretazione di questo mezzo.
Gli artisti scelti, infatti, siano essi maestri ormai riconosciuti a livello mondiale, sia giovani esponenti che si caratterizzano per una narrativa spontanea, dimostrano come il disegno sia ancora fondamentale per la loro produzione. Infatti, è attraverso il disegno, la linea pura, che passa il concetto che porterà all’esecuzione dell’opera, all’oggettivazione dell’idea.
Per questo motivo, il museo francese ha scelto di presentare il lavoro di Omar Galliani. Per l’artista emiliano, infatti, il disegno è stato uno dei principali strumenti d’esplorazione, vissuto nel solco della tradizione rinascimentale, ma allo stesso tempo aperto e sensibile alle dinamiche delle più avanzate indagini artistiche contemporanee.
L’esposizione, curata da Lóránd Hegyi, direttore del museo di Saint-Étienne, privilegerà opere di piccole e medie dimensioni, oltre a 4 grandi carte e a 7 tavole di 2 metri di dimensione, appartenenti al ciclo esposto al chiostro di Santa Apollonia a Venezia.
Le opere sono legate tra loro da una profonda visione di ricerca nel labirinto delle metafore culturali. Tra le sue carte, Galliani non riflette la contemporaneità, ma segue una poetica artistica che va dal post-Romanticismo fino ai nostri giorni. Galliani vive una latente relazione con le suggestioni di Alfred Kubin, con quelle dei Simbolisti tedeschi e belgi (Ensor, Von Stuck), nonché si sente partecipe di quell’eredità dell’oscurità che vede in Böcklin e in De Chirico due dei suoi esponenti più accreditati, senza rinunciare all'approdo alla più stretta contemporaneità seguendo gli esempi di Gino de Dominicis e Robert Longo.
Galliani usa il disegno come un’immaginaria mappa del mondo e lavora molto con le influenze che gli provengono da culture extraeuropee, in particolar modo, con quella indiana e orientale, raccolte nel corso degli anni e nelle sue numerose peregrinazioni tra oriente e occidente, dal Messico all’Africa, alla Cina.
L’artista emiliano è reduce da un ciclo di mostre internazionali che lo hanno visto protagonista in prestigiosi spazi pubblici e privati come i musei d’arte contemporanea di Pechino, Tokyo, Buenos Aires, Shanghai, Kyoto, San Paolo, Città del Messico, Miami, Los Angeles.
Accompagna la mostra un catalogo Silvana Editoriale.
Cenni Biografici
Nato nel 1954 a Montecchio Emilia, dove vive, Omar Galliani ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Agli inizi degli anni Ottanta è stato esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti e del Magico Primario. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale di Venezia e in quella del 1984 ha avuto una sala personale nella sezione “Arte allo specchio”. Sempre negli anni Ottanta ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile e alla XII Biennale di Parigi. Ha esposto nei Musei d’Arte Moderna di Tokyo, Kyoto, Nagasaki, Hiroshima, alla Hayward Gallery di Londra, a due edizioni della Quadriennale di Roma, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, in quelle di Francoforte e Berlino. Negli anni Novanta il suo lavoro è stato esposto allo Scottsdale Center for the Arts dell’Arizona, alla Marian Locks di Philadelphia e alla Arnold Herstand Gallery di New York. L’artista ha inoltre presentato Feminine Countenances alla New York University e nel 2000 Aurea al Museum of the Central Academy of Fine Arts di Pechino. Ha poi esposto presso il Palazzo delle Stelline a Milano, alla Galleria Civica di Modena, al Museo d’Arte Moderna di Budapest, al Palacio Foz di Lisbona, al PAC di Milano.
Nel 2003 è stato invitato alla Biennale di Praga e alla prima edizione di quella di Pechino, dove ha vinto il primo premio con tre grandi opere del ciclo Nuove anatomie.
Nel 2005, all’Archivio di Stato di Torino nell’ambito della mostra Grande Disegno Italiano, un suo disegno (5 x 6,3 metri), grafite su pioppo, è stato messo a confronto con il volto dell’angelo di Leonardo, preparatorio della Vergine delle rocce, esposto alla Biblioteca Reale. A Palazzo Magnani di Reggio Emilia ha presentato la personale Nuove anatomie. Sempre nel 2005 il Museo d’Arte Contemporanea di Guadalajara (Messico) ha inaugurato una sua personale dal titolo Nuovi fiori nuovi santi e lo Spazio Mazzotta di Milano ha presentato La figlia era nuda.
Dal 2006 una sua personale dal titolo Disegno Italiano ha girato in Cina i più importanti Musei d’Arte Moderna e Contemporanea, da Shangai, Chengdu, Jinan, Xian, Wuhan, Hangzhou, Ningbo, a Nanchino, Dalian, Tientsin, Capital Museum di Pechino, e ha concluso il tour alla fine del 2008 a Honk Kong nella prestigiosa galleria d’arte Schoeni Art Gallery. Sempre nel 2006 l’Università e il Museo di Caracas hanno ospitato una sua personale dal titolo Disegnarsi, che nell’aprile 2007 è stata portata al Museo Hassan di Rabat.
Il Grande Disegno Italiano, la grande opera esposta a Torino nel 2005, è stata poi presentata al Palazzo della Permanente di Milano nell’ambito della mostra La bellezza nel 2006, quindi a Verona, Palazzo della Ragione, all’interno dell’esposizione Il settimo splendore.
Nel giugno 2007 si inaugura la mostra Tra Oriente e Occidente. Omar Galliani e il Grande Disegno Italiano in Cina presso la sede della Fondazione Querini Stampalia, inserita tra gli eventi collaterali della 52a Biennale di Venezia. L’evento, realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata Cinese in Italia, in collaborazione con il Ministero Italiano per gli Affari Esteri e il governo della Repubblica Popolare di Cina, vedrà la presenza dell’Associazione degli Artisti Cinesi e la collaborazione dei musei di Shanghai, Ningbo, Dalian, Xian, Hanghzou, Jinan, Chengdu e Wuhan. Nel mese di Aprile 2009 Christian Mermoud inaugura una sua personale alla galleria " Angle Art-Led Attitude & Design" a Saint Paul de Vance, il 31 di luglio si inaugura sempre a Saint Paul de Vance un nuovo spazio "Angle Art e Design" , all'interno e in permanenza si apre "Space Galliani" che raccoglie in permanenza sue opere . La galleria "k 35" di Mosca apre una sua personale da Maggio a Luglio con un nuovo ciclo di opere. La Fondazione Michetti di Francavilla al Mare gli dedica una grande retrospettiva ,catalogo Allemandi. Nel Maggio e per tutta l'estate ,la galleria "Shangheie" di Shanghai allestisce una sua personale " Lontano da Xian". Sempre in quelle date a Vienna l'istituto Italiano di Cultura ospita nei propri spazi una sua personale; a Lucca a Villa Bottini e nel Museo Archeologico di Palazzo Guinigi presenta "Dalle Stanze dei Miei Disegni”. Nel 2009 è anche Venezia nella collettiva Dètournemen” nell’antico Ospizio di San Lorenzo – evento collaterale alla 53° Biennale - e Andy Warhol-Omar Galliani, ospitata nel Chiostro di Santa Apollonia. In ottobre la Galleria Dep Art gli dedica un ampio omaggio retrospettivo. All’Istituto italiano di Cultura di Bogotà (Colombia) si è tenuta una sua personale dal titolo 21 Dibuyos por una noche in Bogota. Il 2010 si è aperto con una mostra al Museo Borges di Buenos Aires che verrà poi ospitata da altri 4 musei argentini e, nel 2011, da istituzioni brasiliane.
Saint-Étienne (Francia), aprile 2010
15
maggio 2010
Omar Galliani
Dal 15 maggio al 22 agosto 2010
disegno e grafica
Location
MUSÉE D’ART MODERNE SAINT– ÉTIENNE MÉTROPOLE
Saint-étienne, La Terrasse, BP 80421, (Loire)
Saint-étienne, La Terrasse, BP 80421, (Loire)
Biglietti
intero Euro 5; ridotto 4 Euro.
Orario di apertura
dal mercoledì al lunedì, dalle 10.00 alle 18.00. Martedì chiuso.
Ufficio stampa
CLP
Autore