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Elena Meneghini
Una mostra con relativo catalogo per ricordare Elena Meneghini: l’iniziativa è dell’Associazione Culturale Linea d’Arte che ha raccolto e selezionato quarantadue opere dell’artista, allineando un mosaico di dipinti e disegni che ripercorrono il viaggio artistico di questa operatrice.
Comunicato stampa
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Una mostra con relativo catalogo per ricordare Elena Meneghini: l’iniziativa è dell’Associazione Culturale Linea d’Arte che ha raccolto e selezionato quarantadue opere dell’artista, allineando un mosaico di dipinti e disegni che ripercorrono il viaggio artistico di questa operatrice. Viaggio conclusosi a Trieste dove si spense nel 1976 e partito da Imola, dove nacque sul finire del secolo precedente. “Un lungo cammino, attraversando decenni cruciali per la storia, contrassegnati dal dramma di due guerre – scrive Franco Rosso nella presentazione – testimoni del sorgere dei più importanti movimenti artistici europei. Elena Meneghini visse buona parte della sua vita a Trieste, dove fu apprezzata insegnante di disegno e dove si affermò sulla scena culturale con la sua attività pittorica e di illustratrice di libri, soprattutto per l’infanzia. Le opere esposte sul catalogo testimoniano un ampio periodo della sua attività, quello più importante, che comprende gli anni precedenti e successivi alla seconda guerra mondiale, e visualizzano la sua maturazione espressiva, prima legata all’impressionismo e poi evolutasi in una sua personale e originale ricerca di elaborazione delle forme e delle figure. In anni per tanti versi angosciosi, la Meneghini seppe declinare una rappresentazione del mondo sempre distaccata dalla contingenza drammatica del tempo (non è un caso che il Palazzo di Giustizia di Messina conservi nei suoi saloni delle belle decorazioni dell’artista). E lo fece con un linguaggio sognante, dove il sentimento sembra cantato attraverso la sua tavolozza cromatica. I ritratti, i disegni, gli scorci della città, la Raffineria, San Giusto, i paesaggi: tutti i lavori di Elena Meneghini rimandano ad una eccezionale capacità disegnativa e a una “storia” raccontata con il sentimento e il ritmo che emerge da colori sereni, ma sempre decisi. Colpisce la sua capacità indagatrice nello scoprire e comprendere i soggetti rappresentati e la genialità del far vivere un’emozione nel fruitore delle opere attraverso la mediazione della sua interpretazione pittorica e grafica. Una mediazione che rivela tutta l’ansia di incontentabilità che l’autrice vive nell’elaborazione del lavoro e si traduce spesso in decine di schizzi preparatori per la realizzazione di un’opera. Spesso la ricerca è rivolta alla identificazione di una natura leggibile al di là dell’oggettività e che nelle nature morte –ad esempio- si esplicita nel cromatismo acceso e nella particolare campitura della composizione. Pittura e disegno sempre caratterizzati da una grande vitalità, tanto che un critico la recepì con una indovinata espressione parlando di “squillante colore e rapsodia zingaresca della tela scorrevole di colori come una tastiera arpeggiante”. Definizione felice, però non esaustiva dell’impatto emozionale delle opere della Meneghini, del taglio egittizzante di certi ritratti, dei colori alla Klimt, degli effetti decorativi su figure piatte in pose ieratiche con il ricalco a punta di sgorbia dei lineamenti come si usava negli affreschi.”
Elena Meneghini fu una donna dal carattere non sempre facile, probabilmente poco socievole, ma certamente nella sua espressione artistica rivelò una gaiezza d’animo che rende il suo lavoro perpetuamente attuale. Si spense in solitudine e nessuno potè impedire che il suo lavoro si disperdesse. L’Associazione Linea d’Arte ha raccolto e riordinato una parte della sua attività, riproponendo a Trieste e ai cultori d’arte una pittrice che merita una sua collocazione nella storia culturale del novecento. Elena Meneghini fu invitata ad esporre alla Quadriennale di Roma, allestì mostre personali e partecipò a concorsi e rassegne collettive a Firenze, Gorizia, Trieste, Francavilla a Mare, Suzzana, Cremona, Reggio Calabria, Tarcento, Messina, Cormons, Badia Polesine, Padova, Torino, Spoleto.
Elena Meneghini fu una donna dal carattere non sempre facile, probabilmente poco socievole, ma certamente nella sua espressione artistica rivelò una gaiezza d’animo che rende il suo lavoro perpetuamente attuale. Si spense in solitudine e nessuno potè impedire che il suo lavoro si disperdesse. L’Associazione Linea d’Arte ha raccolto e riordinato una parte della sua attività, riproponendo a Trieste e ai cultori d’arte una pittrice che merita una sua collocazione nella storia culturale del novecento. Elena Meneghini fu invitata ad esporre alla Quadriennale di Roma, allestì mostre personali e partecipò a concorsi e rassegne collettive a Firenze, Gorizia, Trieste, Francavilla a Mare, Suzzana, Cremona, Reggio Calabria, Tarcento, Messina, Cormons, Badia Polesine, Padova, Torino, Spoleto.
06
aprile 2010
Elena Meneghini
Dal 06 aprile al 29 maggio 2010
arte contemporanea
arte etnica
arte etnica
Location
LINEA D’ARTE
Trieste, Via Del Lazzaretto Vecchio, 19, (Trieste)
Trieste, Via Del Lazzaretto Vecchio, 19, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì: 17.00 – 20.00 / sabato: 10.00 – 13.00
Vernissage
6 Aprile 2010, ore 18
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