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Mario Vespasiani – Mapping the Invisible. Teoria generale e metodo
Lo spettatore sarà condotto all’interno del lato inedito che guida la ricerca dell’artista, come fosse un tentativo di mappatura del suo studio: sia dal punto di vista del luogo che da quello teorico; per cercare di rappresentare intuizioni e oggetti che conducono alla formulazione del quadro.
Comunicato stampa
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La Galleria Artsinergy presenta il nuovo progetto di Mario Vespasiani dal titolo "Mapping the Invisible. Teoria generale e metodo", un’installazione site specific che intende condurre lo spettatore su un doppio binario legato al “fare” dell’artista, al suo metodo costruttivo della pittura, e agli intenti teorici che fondano e sostengono la sua opera. Lo spettatore sarà quindi calato in un percorso rituale, che si concluderà nella visione finale del grande dipinto nato al termine del complesso viaggio creativo presentato nello spazio della galleria.
Vespasiani ha scelto in questo modo di scoprire due lati segreti che compongono la globalità del suo lavoro: quello del suo mestiere, della manualità e della quotidiana applicazione al dipingere e alla sua fatica, e quello del pensiero, delle riflessioni che spesso sono alla base di un’opera ma che devono talvolta essere nascoste e quasi dimenticate per non appesantire il risultato finale del quadro. Vespasiani dunque svelerà rischiosamente il suo innovativo e “inattuale” interesse per i grandi mistici, da Lao-tze a Meister Eckhart, da Giovanni della Croce o per una scrittrice come Cristina Campo, sconfinando nella filosofia o nell'alchimia, mescolando pensieri, appunti, opere astratte, collage e disegni a china, insieme ad altri elementi che costituiranno indizi e strumenti da decifrare.
Lasciando aperta l’interpretazione alla ricostruzione di chi visiterà l’installazione, in una sorta di percorso di conoscenza allo stesso tempo individuale e condivisa, Vespasiani traccerà un labirinto di itinerari, un intreccio di mappature possibili, una sovrapposizione di dimensioni parallele dove l’ingresso nello spazio si alterna paradossalmente al linguaggio e al silenzio, al dialogo tra microcosmo e macrocosmo, tra cielo e terra, tracciando paesaggi ipotetici dello sguardo, della mente e dell’anima nati per trasformare e rigenerare la percezione dello spettatore.
Vespasiani ha scelto in questo modo di scoprire due lati segreti che compongono la globalità del suo lavoro: quello del suo mestiere, della manualità e della quotidiana applicazione al dipingere e alla sua fatica, e quello del pensiero, delle riflessioni che spesso sono alla base di un’opera ma che devono talvolta essere nascoste e quasi dimenticate per non appesantire il risultato finale del quadro. Vespasiani dunque svelerà rischiosamente il suo innovativo e “inattuale” interesse per i grandi mistici, da Lao-tze a Meister Eckhart, da Giovanni della Croce o per una scrittrice come Cristina Campo, sconfinando nella filosofia o nell'alchimia, mescolando pensieri, appunti, opere astratte, collage e disegni a china, insieme ad altri elementi che costituiranno indizi e strumenti da decifrare.
Lasciando aperta l’interpretazione alla ricostruzione di chi visiterà l’installazione, in una sorta di percorso di conoscenza allo stesso tempo individuale e condivisa, Vespasiani traccerà un labirinto di itinerari, un intreccio di mappature possibili, una sovrapposizione di dimensioni parallele dove l’ingresso nello spazio si alterna paradossalmente al linguaggio e al silenzio, al dialogo tra microcosmo e macrocosmo, tra cielo e terra, tracciando paesaggi ipotetici dello sguardo, della mente e dell’anima nati per trasformare e rigenerare la percezione dello spettatore.
15
aprile 2010
Mario Vespasiani – Mapping the Invisible. Teoria generale e metodo
Dal 15 aprile al 22 maggio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTSINERGY
Roma, Via Dei Cartari, 9, (Roma)
Roma, Via Dei Cartari, 9, (Roma)
Orario di apertura
Da Lunedì a Venerdì ore 16:00-19:30
Sabato su appuntamento
Vernissage
15 Aprile 2010, ore 18.30
Autore
Curatore