L’artista e designer torinese Roger Vietti presenta FaKeBook, profili in cerca di autore (fino al 9 aprile), una sorta di Big Brother del web che gioca sui confini tra reale e virtuale, tentazioni da avatar e carnevale identitario, privacy dell’immagine e frammentazione dello spettacolo. Nell'autunno 2008 sul popolare social network Facebook compaiono una serie di personaggi la cui foto-profilo è stata creata a immagine e somiglianza della grafica bicolore che il network assegna di default agli account senza una foto-profilo personalizzata. Ogni personaggio ha un nome e alcune informazioni personali predefinite. I profili così creati vengono affidati ad altrettanti volontari che si impegnano ad adottarne la gestione e a interagire tra di loro e con gli utenti convenzionali di Facebook senza mai rivelare la loro vera identità. Poche le regole del gioco: semplicemente l'invito a interpretare liberamente le caratteristiche del personaggio e a reagire agli impulsi di una regia occulta che scandisce alcuni eventi relativi ai personaggi Fakebook attraverso altrettante "fotografie" in grafica bicolore. Attraverso stralci di bacheca, messaggi privati, foto e grafiche bicolore tutta la storia dei personaggi Fakebook è ripercorsa in un mosaico di confidenze, amicizie, flirt, amori, litigi, eventi, viaggi, facezie, misteri, provocazioni e persino un giallo: un omicidio irrisolto.