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Parma città d’arte si presenta al Touring Club di Milano
Presentazione di quattro importanti progetti che la Fondazione Cariparma ha realizzato per valorizzare Parma quale città d’arte.
Comunicato stampa
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Parma, città d'arte tra le più belle d'Italia, offre ai suoi cittadini ed ai turisti alcune motivazioni in più per scoprirla o riscoprirla e ciò grazie anche alle scelte progettuali della locale Fondazione Cariparma, che ha scelto di intervenire nel settore culturale con alcuni, precisi interventi che vanno ad incrementare il patrimonio culturale e l'offerta turistica della Città.
Tra questi, l'informatizzazione di un percorso di visita e di approfondimento dei contenuti artistici oltre che architettonici del monumento simbolo di Parma, il medioevale Battistero della Cattedrale, capolavoro dell'Antelami.
Grazie a questo nuovo strumento (che recupera anche un corpus di immagini storiche importantissimo), gli affreschi dell'interno del Battistero possono, oltre che essere ammirati nella loro strepitosa policromia e bellezza, venir meglio compresi nel significato religioso e teologico che sottese alla loro creazione.
Con questo ulteriore investimento, la Fondazione completa il progetto di restauro e valorizzazione del monumento più noto della Città, progetto che trova origine tra il 1986 e il 1992 quando ebbe avvio il restauro integrale dell'edificio.
Un secondo intervento ha consentito di recuperare a Parma quella che è considerata come una delle più ampie collezioni private al mondo di scarabei sigillo dell'antico Egitto. I 429 scarabei della collezione Magnarini, nota a livello internazionale, sono stati acquistati dalla Fondazione e concessi in comodato al Museo Nazionale Archeologico di Parma dove, sempre grazie ad un finanziamento della stessa Fondazione, sono ora esposti al pubblico nella Sala Egizia e possono, anche in questo caso grazie all'informatica, non solo essere ammirati ma anche studiati grazie ad approfondite schede di catalogo.
Ancora una acquisizione, e anche questa volta tendente ad evitare il pericolo di dispersioni, ha riguardato la Biblioteca d'arte di Roberto Tassi, storico e critico d'arte tra i più importanti del recente Novecento. La biblioteca, una volta catalogata ed informatizzata, sarà posta a disposizione di tutti presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Parma. Nel frattempo, in concomitanza con una mostra di tre degli artisti preferiti dal critico (Morlotti, Sutherland e Ruggeri), è stato pubblicato un volume (il ventesimo) della Collana di "Opere inedite di cultura" promossa dalla Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Parma, ideata e curata da Ivo Iori. Il volume raccoglie i più significativi contributi critici di Tassi sui tre artisti presenti in mostra.
La Fondazione sta poi creando le premesse per un grande evento espositivo e celebrativo tra Parma e Parigi, intorno alla figura di quella che per i parmensi resterà sempre "Babet", dal nomignolo che le diede suo padre, Luigi XV di Francia, di cui fu la figlia primogenita e la più amata. Lei, Luisa Elisabetta di Borbone, fu donna di grande intelligenza, capace anche di divertita autoironia circa la propria non esattamente esile complessione. Andò sposa a Don Filippo di Borbone, Duca di Parma, fu madre di Isabella moglie di Giuseppe d'Asburgo, Imperatore d'Austria, e di Maria Luisa, moglie di Carlo IV Re di Spagna. Abilissima diplomatica, gran tessitrice di rapporti e di matrimoni, fece della capitale del suo piccolo ducato, Parma, una capitale europea.
Chiamò architetti, artisti e intellettuali francesi per dare un nuovo volto alla città e alle regge del territorio, da Colorno a Sala Baganza, con l'obiettivo di replicare qui i fasti della Versailles della sua infanzia dorata.
250 anni fa la scomparsa di Luisa Elisabetta di Borbone Parma, una ricorrenza che la Fondazione Cassa di Risparmio ha deciso appunto di ricordare con una serie di manifestazioni che hanno l'obiettivo di indagare un personaggio ancora poco approfondito dalla storiografia europea, oltre che del Ducato.
Le celebrazioni, già avviate, avranno come prossime tappe la mostra "Fuochi di gioia e lacrime d'argento" che sarà allestita dal 11 aprile al 16 maggio 2010 a Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione. Vi si ammireranno pezzi scelti fra i disegni e le incisioni appartenenti alle collezioni della Fondazione, la riproduzione delle splendide incisioni acquerellate realizzate in occasione delle Feste nuziali celebrate a Parigi nel 1739, e disegni dei sontuosi apparati funebri, progettati da Petitot, in occasione delle esequie solenni di Parma del 27 marzo 1760 presso la Chiesa dell'Annunziata (sabato 27 marzo 2010 ricorrerà quindi il 250° anniversario delle esequie solenni promosse dalla corte).
A giugno sarà la volta della visita a Parma dei maggiori specialisti francesi sul Settecento cui seguirà in autunno un grande convegno internazionale su Maria Elisabetta Borbone Parma. Tutte azioni di preparazione ad un grandioso evento espositivo con doppia sede, a Parigi e a Colorno.
Tra questi, l'informatizzazione di un percorso di visita e di approfondimento dei contenuti artistici oltre che architettonici del monumento simbolo di Parma, il medioevale Battistero della Cattedrale, capolavoro dell'Antelami.
Grazie a questo nuovo strumento (che recupera anche un corpus di immagini storiche importantissimo), gli affreschi dell'interno del Battistero possono, oltre che essere ammirati nella loro strepitosa policromia e bellezza, venir meglio compresi nel significato religioso e teologico che sottese alla loro creazione.
Con questo ulteriore investimento, la Fondazione completa il progetto di restauro e valorizzazione del monumento più noto della Città, progetto che trova origine tra il 1986 e il 1992 quando ebbe avvio il restauro integrale dell'edificio.
Un secondo intervento ha consentito di recuperare a Parma quella che è considerata come una delle più ampie collezioni private al mondo di scarabei sigillo dell'antico Egitto. I 429 scarabei della collezione Magnarini, nota a livello internazionale, sono stati acquistati dalla Fondazione e concessi in comodato al Museo Nazionale Archeologico di Parma dove, sempre grazie ad un finanziamento della stessa Fondazione, sono ora esposti al pubblico nella Sala Egizia e possono, anche in questo caso grazie all'informatica, non solo essere ammirati ma anche studiati grazie ad approfondite schede di catalogo.
Ancora una acquisizione, e anche questa volta tendente ad evitare il pericolo di dispersioni, ha riguardato la Biblioteca d'arte di Roberto Tassi, storico e critico d'arte tra i più importanti del recente Novecento. La biblioteca, una volta catalogata ed informatizzata, sarà posta a disposizione di tutti presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Parma. Nel frattempo, in concomitanza con una mostra di tre degli artisti preferiti dal critico (Morlotti, Sutherland e Ruggeri), è stato pubblicato un volume (il ventesimo) della Collana di "Opere inedite di cultura" promossa dalla Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Parma, ideata e curata da Ivo Iori. Il volume raccoglie i più significativi contributi critici di Tassi sui tre artisti presenti in mostra.
La Fondazione sta poi creando le premesse per un grande evento espositivo e celebrativo tra Parma e Parigi, intorno alla figura di quella che per i parmensi resterà sempre "Babet", dal nomignolo che le diede suo padre, Luigi XV di Francia, di cui fu la figlia primogenita e la più amata. Lei, Luisa Elisabetta di Borbone, fu donna di grande intelligenza, capace anche di divertita autoironia circa la propria non esattamente esile complessione. Andò sposa a Don Filippo di Borbone, Duca di Parma, fu madre di Isabella moglie di Giuseppe d'Asburgo, Imperatore d'Austria, e di Maria Luisa, moglie di Carlo IV Re di Spagna. Abilissima diplomatica, gran tessitrice di rapporti e di matrimoni, fece della capitale del suo piccolo ducato, Parma, una capitale europea.
Chiamò architetti, artisti e intellettuali francesi per dare un nuovo volto alla città e alle regge del territorio, da Colorno a Sala Baganza, con l'obiettivo di replicare qui i fasti della Versailles della sua infanzia dorata.
250 anni fa la scomparsa di Luisa Elisabetta di Borbone Parma, una ricorrenza che la Fondazione Cassa di Risparmio ha deciso appunto di ricordare con una serie di manifestazioni che hanno l'obiettivo di indagare un personaggio ancora poco approfondito dalla storiografia europea, oltre che del Ducato.
Le celebrazioni, già avviate, avranno come prossime tappe la mostra "Fuochi di gioia e lacrime d'argento" che sarà allestita dal 11 aprile al 16 maggio 2010 a Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione. Vi si ammireranno pezzi scelti fra i disegni e le incisioni appartenenti alle collezioni della Fondazione, la riproduzione delle splendide incisioni acquerellate realizzate in occasione delle Feste nuziali celebrate a Parigi nel 1739, e disegni dei sontuosi apparati funebri, progettati da Petitot, in occasione delle esequie solenni di Parma del 27 marzo 1760 presso la Chiesa dell'Annunziata (sabato 27 marzo 2010 ricorrerà quindi il 250° anniversario delle esequie solenni promosse dalla corte).
A giugno sarà la volta della visita a Parma dei maggiori specialisti francesi sul Settecento cui seguirà in autunno un grande convegno internazionale su Maria Elisabetta Borbone Parma. Tutte azioni di preparazione ad un grandioso evento espositivo con doppia sede, a Parigi e a Colorno.
23
marzo 2010
Parma città d’arte si presenta al Touring Club di Milano
23 marzo 2010
presentazione
Location
TOURING CLUB ITALIANO
Milano, Corso Italia, 10, (Milano)
Milano, Corso Italia, 10, (Milano)
Vernissage
23 Marzo 2010, ore 11.30
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI