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Vesna Pavan – Tra gli incanti dell’Eden
La mostra riunisce circa quaranta opere della giovane artista italiana, apparsa da tempo agli occhi della critica internazionale come una delle figure più interessanti e vitali della nuova arte italiana contemporanea.
Comunicato stampa
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Ha preso il via, all’interno dello storico “Palazzo Borghese” di Firenze il nuovo progetto, dal titolo “IL MUSEO DEI MUSEI”, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte di piano internazionale Prof. Carlo Franza. Questa mostra dal titolo “Tra gli incanti dell'Eden” è la quinta del nuovo percorso, imponendosi come evento di singolare importanza culturale in quanto è desiderio del curatore proporre in una città d’arte come Firenze nomi di rilievo dell’arte contemporanea, capaci di dettare e significare gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio. L’esposizione curata dall’illustre Storico dell’Arte di fama internazionale, Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo “Tra gli incanti dell'Eden”, riunisce circa quaranta opere della giovane artista italiana Vesna Pavan, apparsa da tempo agli occhi della critica internazionale come una delle figure più interessanti e vitali della nuova arte italiana contemporanea.
Scrive Carlo Franza (Master Beni Culturali IED MILANO): “Se gli occhi sono lo specchio dell'anima, la bocca è l'interprete del cuore”, diceva Mademoiselle Chanel. Quanto basta a introdurci in questo eden terrestre attualizzato da Vesna Pavan, artista tra le più nobili e più interessanti del nostro panorama artistico contemporaneo, dove l'incanto, la fantasia, la seduzione e il colore, la potenza erotica dei gesti, eppoi lo styling della sfilata, mettono in risalto la donna come lussuosa creatura di un regno animale che non c'è, ma in ogni caso fa sognare. Ancora una volta la Pavan apre un capitolo sulla donna e sull'eleganza, catturando quel mondo di pop colto, disegnando corpi eppoi drappeggiando il tessuto sul corpo della modella con la stessa poesia con la quale i pittori rinascimentali facevano velature alle Madonne. Eccole queste donne-dive in abiti succinti, giacche selvagge, astrakan, chiffon, eppoi satin, crèpe, e velluto per dar vita a intriganti plissè, ballerine in versione punk chic con bustini, tuxedo , labbra rosse e capelli al vento, very very sexy, ma anche iconiche modelle inglesi degli anni Sessanta per raccontare quel magico momento della Swinging London in cui le donne passarono dalla sartoria alla boutique. La proverbiale scenografia di pose caratterizza i corpi femminili dipinti con segni e macchie di colore squillanti su tracce segniche, e la chiave per emozionare è tra labbra, gambe e capelli, tutto diventa un messaggio spesso inconscio di provocazione. Le labbra sensuali, basti pensare a quelle di Scarlett Johansson oggi o di Marilyn Monroe ieri. Le labbra rosse inscenate dalla Vesna Pavan sono associate al glamour e alla nostalgia, e il mondo femminile che ci consegna è quanto di più trendy e creativo si possa raccontare dell'oggi, del miracolo della carne, della seduzione volumizzante e rimpolpante, della vita e delle sue stagioni, dei gesti monitorati come usava fare Aldo Mondino. Tra gli incanti dell'Eden troverete tutto questo laboratorio fiorito e lussureggiante, creature rosa carne e bordeaux con doppia anima, giurassica e cyborg, capaci di raccontarvi la storia di una tendenza, di una rivoluzione che va oltre gli scatti della Sherman o della “Venere degli stracci” di Pistoletto. Tant'è che le modelle viste sfilare a Milano nel febbraio 2010 parevano uscite da un surreale futuro teatro di Vesna Pavan, ormai geniale artista di un look di tendenza.
Sicchè la recente produzione artistica di Vesna Pavan rende ancor più celebre l'artista italiana per l'esplorazione verso quelle forme del contemporaneo che attestano la movimentazione del presente, la ritrattistica sociale, e la rappresentazione di precisi stati interiori. Ormai ne fuoriesce una linea “pura”, la stessa di cui fanno uso taluni fotografi della realtà come Diane Arbus e Garry Winogrand, e il flusso dei dipinti si contestualizza come assoluta e irripetibile circostanza dove ogni presenza corporea diventa autentico pezzo da museo”.
Cenni biografici dell’Artista
Vesna Pavan è nata a Spilimbergo (Pordenone) nel 1976. Ha frequentato la Scuola d'Arte del Mosaico a Spilimbergo, ma oggi vive e lavora a Milano. Opera nell'arte fin dai primi anni Novanta. Ha tenuto mostre personali (Milano, Ferrara, Pisa, Monza, Genova, Torino, Roma,Venezia, Porto Cervo, Taormina, Firenze, ecc.) e collettive in più città italiane. La sua arte è stata notata nel 2008 dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che l'ha proposta e imposta e le ha curato prestigiosissime mostre sia a Roma (al Centrale Ristotheatre “Le moine del sogno”) che a Firenze (a Palazzo Borghese “Tra gli incanti dell'Eden”). Tra gli innumerevoli premi il Premio delle Arti Premio della Cultura a Milano al Circolo della Stampa, nel 2008 per il Design e nel 2009 per l'Internazionalità. Di lei hanno scritto autorevoli critici ed è presente in prestigiosi cataloghi d'arte.
.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
INTRODUZIONE
Riconosciuta a livello nazionale come una sensibile ricercatrice della femminilità e delicata interprete del senso estetico del Ventunesimo secolo, Vesna Pavan propone un nuovo modello di femminilità reattiva agli schemi tradizionali e alle attuali incombenze del gentil sesso.
Vesna Pavan è l'improvviso terremoto che ha sconquassato la ricerca artistica e l'attività pittorica della regione lombarda nell'ultimo decennio di fermenti creativi, divulgando i suoi profumi progressisti e diffondendo note eversive su tutto il territorio nazionale.
L'ultimo triennio ha registrato sulla scena artistica milanese e settentrionale l'ampia presenza dell'arte di Vesna Pavan ai principali eventi culturali con il fine di valorizzare il ruolo e le virtù ancestrali della donna di oggi. Questo modello di femminilità dissimula una bellezza decadente, mettendo in luce i punti forza della fisicità di una donna e le sue doti intellettuali e relazionali.
Le qualità comunicative della brillante artista delineano una personalità fortemente carismatica in grado di imprimersi nell'arte contemporanea in maniera indelebile e senza dare spazio ad alcuna reversibilità di concezione.
Dopo aver esaminato il leit motiv della produzione pittorica di Vesna, analizzando la sfera iconografica, si giunge ad un particolare personaggio nato dall'immaginario pavaniano: Legghy. In esso la vitalità ludica dell'autrice s'interfaccia con la sensuale bellezza delle figure femminili, mostrando il lato più infantile e spontaneo dell'artista, che spiega: “Ogni mio studio è sempre accompagnato dall'esperienza in prima persona. Prima, durante e dopo il mio agito ho dipinto. La mia arte è frutto delle mie esperienze e, pertanto, io sono la mia arte e la mia arte mi rappresenta”.
Sabrina Falzone
INTRODUCTION
Prominent at national level as a sensible researcher of femininity and delicate interpreter of the aesthetic sense of the Twenty first century, Vesna Pavan proposes a new model of femininity, reactive to the traditional schemes and to the present-day tasks of the gentle sex.
Vesna Pavan has been a sudden earthquake which shook artistic research and pictorial activity of the Lombard region during the last decade of creative turmoil, spreading its perfumes of progress and diffusing rebellious notes over the entire national territory.
The last three years registered, on the artistic stage of Milan and in the whole northern area, a frequent presence of the Vesna Pavan's art at the most important cultural events which aimed to increase the value of the role and the ancestral virtues of the today's woman. This model of femininity conceals decaying beauty, highlighting the strength of woman's physique and her intellectual and relational gifts.
The communication qualities of this brilliant artist outline a highly charismatic personality, able to leave an indelible mark on the contemporary art without leaving the room for any reversibility of her concepts.
Having examined the leitmotiv of the Pavan's pictorial production, analysing the iconographic sphere, there emerges a particular figure born in the Pavan's imagination: Legghy. In it, the playful author's vitality interfaces the sensual beauty of feminine figures, showing the most infantile and spontaneous side of the artist, who explains: “Each my study is always accompanied by my personal experience. Before, during and after my exploits, I painted. My art is the fruit of my experience, therefore, I am my art and my art represents me.”
Sabrina Falzone
Scrive Carlo Franza (Master Beni Culturali IED MILANO): “Se gli occhi sono lo specchio dell'anima, la bocca è l'interprete del cuore”, diceva Mademoiselle Chanel. Quanto basta a introdurci in questo eden terrestre attualizzato da Vesna Pavan, artista tra le più nobili e più interessanti del nostro panorama artistico contemporaneo, dove l'incanto, la fantasia, la seduzione e il colore, la potenza erotica dei gesti, eppoi lo styling della sfilata, mettono in risalto la donna come lussuosa creatura di un regno animale che non c'è, ma in ogni caso fa sognare. Ancora una volta la Pavan apre un capitolo sulla donna e sull'eleganza, catturando quel mondo di pop colto, disegnando corpi eppoi drappeggiando il tessuto sul corpo della modella con la stessa poesia con la quale i pittori rinascimentali facevano velature alle Madonne. Eccole queste donne-dive in abiti succinti, giacche selvagge, astrakan, chiffon, eppoi satin, crèpe, e velluto per dar vita a intriganti plissè, ballerine in versione punk chic con bustini, tuxedo , labbra rosse e capelli al vento, very very sexy, ma anche iconiche modelle inglesi degli anni Sessanta per raccontare quel magico momento della Swinging London in cui le donne passarono dalla sartoria alla boutique. La proverbiale scenografia di pose caratterizza i corpi femminili dipinti con segni e macchie di colore squillanti su tracce segniche, e la chiave per emozionare è tra labbra, gambe e capelli, tutto diventa un messaggio spesso inconscio di provocazione. Le labbra sensuali, basti pensare a quelle di Scarlett Johansson oggi o di Marilyn Monroe ieri. Le labbra rosse inscenate dalla Vesna Pavan sono associate al glamour e alla nostalgia, e il mondo femminile che ci consegna è quanto di più trendy e creativo si possa raccontare dell'oggi, del miracolo della carne, della seduzione volumizzante e rimpolpante, della vita e delle sue stagioni, dei gesti monitorati come usava fare Aldo Mondino. Tra gli incanti dell'Eden troverete tutto questo laboratorio fiorito e lussureggiante, creature rosa carne e bordeaux con doppia anima, giurassica e cyborg, capaci di raccontarvi la storia di una tendenza, di una rivoluzione che va oltre gli scatti della Sherman o della “Venere degli stracci” di Pistoletto. Tant'è che le modelle viste sfilare a Milano nel febbraio 2010 parevano uscite da un surreale futuro teatro di Vesna Pavan, ormai geniale artista di un look di tendenza.
Sicchè la recente produzione artistica di Vesna Pavan rende ancor più celebre l'artista italiana per l'esplorazione verso quelle forme del contemporaneo che attestano la movimentazione del presente, la ritrattistica sociale, e la rappresentazione di precisi stati interiori. Ormai ne fuoriesce una linea “pura”, la stessa di cui fanno uso taluni fotografi della realtà come Diane Arbus e Garry Winogrand, e il flusso dei dipinti si contestualizza come assoluta e irripetibile circostanza dove ogni presenza corporea diventa autentico pezzo da museo”.
Cenni biografici dell’Artista
Vesna Pavan è nata a Spilimbergo (Pordenone) nel 1976. Ha frequentato la Scuola d'Arte del Mosaico a Spilimbergo, ma oggi vive e lavora a Milano. Opera nell'arte fin dai primi anni Novanta. Ha tenuto mostre personali (Milano, Ferrara, Pisa, Monza, Genova, Torino, Roma,Venezia, Porto Cervo, Taormina, Firenze, ecc.) e collettive in più città italiane. La sua arte è stata notata nel 2008 dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che l'ha proposta e imposta e le ha curato prestigiosissime mostre sia a Roma (al Centrale Ristotheatre “Le moine del sogno”) che a Firenze (a Palazzo Borghese “Tra gli incanti dell'Eden”). Tra gli innumerevoli premi il Premio delle Arti Premio della Cultura a Milano al Circolo della Stampa, nel 2008 per il Design e nel 2009 per l'Internazionalità. Di lei hanno scritto autorevoli critici ed è presente in prestigiosi cataloghi d'arte.
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Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
INTRODUZIONE
Riconosciuta a livello nazionale come una sensibile ricercatrice della femminilità e delicata interprete del senso estetico del Ventunesimo secolo, Vesna Pavan propone un nuovo modello di femminilità reattiva agli schemi tradizionali e alle attuali incombenze del gentil sesso.
Vesna Pavan è l'improvviso terremoto che ha sconquassato la ricerca artistica e l'attività pittorica della regione lombarda nell'ultimo decennio di fermenti creativi, divulgando i suoi profumi progressisti e diffondendo note eversive su tutto il territorio nazionale.
L'ultimo triennio ha registrato sulla scena artistica milanese e settentrionale l'ampia presenza dell'arte di Vesna Pavan ai principali eventi culturali con il fine di valorizzare il ruolo e le virtù ancestrali della donna di oggi. Questo modello di femminilità dissimula una bellezza decadente, mettendo in luce i punti forza della fisicità di una donna e le sue doti intellettuali e relazionali.
Le qualità comunicative della brillante artista delineano una personalità fortemente carismatica in grado di imprimersi nell'arte contemporanea in maniera indelebile e senza dare spazio ad alcuna reversibilità di concezione.
Dopo aver esaminato il leit motiv della produzione pittorica di Vesna, analizzando la sfera iconografica, si giunge ad un particolare personaggio nato dall'immaginario pavaniano: Legghy. In esso la vitalità ludica dell'autrice s'interfaccia con la sensuale bellezza delle figure femminili, mostrando il lato più infantile e spontaneo dell'artista, che spiega: “Ogni mio studio è sempre accompagnato dall'esperienza in prima persona. Prima, durante e dopo il mio agito ho dipinto. La mia arte è frutto delle mie esperienze e, pertanto, io sono la mia arte e la mia arte mi rappresenta”.
Sabrina Falzone
INTRODUCTION
Prominent at national level as a sensible researcher of femininity and delicate interpreter of the aesthetic sense of the Twenty first century, Vesna Pavan proposes a new model of femininity, reactive to the traditional schemes and to the present-day tasks of the gentle sex.
Vesna Pavan has been a sudden earthquake which shook artistic research and pictorial activity of the Lombard region during the last decade of creative turmoil, spreading its perfumes of progress and diffusing rebellious notes over the entire national territory.
The last three years registered, on the artistic stage of Milan and in the whole northern area, a frequent presence of the Vesna Pavan's art at the most important cultural events which aimed to increase the value of the role and the ancestral virtues of the today's woman. This model of femininity conceals decaying beauty, highlighting the strength of woman's physique and her intellectual and relational gifts.
The communication qualities of this brilliant artist outline a highly charismatic personality, able to leave an indelible mark on the contemporary art without leaving the room for any reversibility of her concepts.
Having examined the leitmotiv of the Pavan's pictorial production, analysing the iconographic sphere, there emerges a particular figure born in the Pavan's imagination: Legghy. In it, the playful author's vitality interfaces the sensual beauty of feminine figures, showing the most infantile and spontaneous side of the artist, who explains: “Each my study is always accompanied by my personal experience. Before, during and after my exploits, I painted. My art is the fruit of my experience, therefore, I am my art and my art represents me.”
Sabrina Falzone
24
aprile 2010
Vesna Pavan – Tra gli incanti dell’Eden
Dal 24 aprile al 24 settembre 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO BORGHESE
Firenze, Via Ghibellina, 110n, (Firenze)
Firenze, Via Ghibellina, 110n, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9-17,la sera ad eventi
Vernissage
24 Aprile 2010, ore 18.00
Autore
Curatore