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Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) – The Show
Un’occasione unica per vedere video, installazioni, performance, sculture e interventi site specific elaborati nel corso del mese di residenza “Le Ville Matte – Arti visive”, durante il quale gli artisti affrontano le tematiche legate all’architettura e al paesaggio, con particolare attenzione alle contraddizioni esistenti fra gli spazi trasformati dall’uomo e quelli autogenerati dal caso e dalla necessità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 15 maggio 2010 a Villasor, a pochi chilometri da Cagliari, vengono presentati i progetti realizzati dai 10 artisti che hanno partecipato alla prima edizione del programma di residenza LE VILLE MATTE – arti visive, promosso dalla Provincia di Cagliari - Assessorato alle Politiche Culturali in collaborazione con il Comune di Villasor: Marika Asatiani (GE, 1977), Augusto Buzzegoli (IT, 1974), Giulia Casula (IT, 1977), Beatrice Catanzaro (IT, 1975), Rita Correddu (IT, 1983), Estelle Deschamp (FR, 1984), Invernomuto - Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi (IT, 1983, 1982), Renée Lotenero (US, 1977), Markus Wernli Saito (CH, 1968).
Visiting professor della residenza, durata dal 14 aprile al 14 maggio, è stato Giancarlo Norese, mentre il ruolo di guest curator è stato svolto da Chiara Agnello.
Attraverso workshop e laboratori, gli artisti Jiří Kovanda (Praga), Luigi Negro (Lecce), Umberto Cavenago (Milano), Luca Scarabelli (Como) e Mauro Cossu (Cagliari), invitati da Giancarlo Norese, hanno approfondito tematiche legate all’architettura e al paesaggio, con particolare attenzione alle relazioni esistenti fra gli spazi trasformati dall’uomo e quelli autogenerati dal caso e dalla necessità, alla natura delle macerie, ai suoni che abitano e determinano un luogo.
La residenza ha posto l'accento sui processi creativi, i progetti collaborativi, lo scambio di idee e l’interazione fra pubblico e artista.
La mostra Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show, aperta fino al 6 giugno 2010 presso l'ex Convento dei Cappuccini e in alcuni spazi pubblici di Villasor, rappresenta la tappa conclusiva di un intenso processo che ha portato alla creazione di installazioni permanenti, progetti, interventi effimeri, performance e opere di diversa natura, nate, in molti casi, in stretta collaborazione con la cittadinanza sorrese.
Per la piazza dell’Anfiteatro Invernomuto ha realizzato un imponente intervento scultoreo che ne sottolinea la funzione sociale di un luogo già frequentato dai ragazzi di Villasor e in particolare dalla comunità di skaters. Anche Giulia Casula trasforma uno dei simboli del paese, la torre dell’acqua da anni in stato di abbandono, in uno strumento capace di stimolare nuove suggestioni. L'intervento di Rita Correddu, incentrato su una casa di Via Roma, racconta il legame affettivo ai luoghi, mentre Estelle Deschamp interviene su un'area nei pressi del cimitero con un dispositivo scultoreo nato dall'osservazione di alcuni elementi architettonici delle facciate delle abitazioni.
Marika Asatiani, invitando il pubblico ad esprimere un desiderio e a scegliere un pennarello colorato per disegnare un cerchio intorno ad un ipotetico "albero dei desideri", approfondisce la sua ricerca verso l'intangibile e i fenomeni inspiegabili.
L'intervento sull’unico muro nero di Villasor, visibile da un unico punto di vista privilegiato, racconta un’esperienza intima di Augusto Buzzegoli, mentre la rielaborazione della decorazione di una piastrella da cucina di Renée Lotenero crea un effetto straniante in una casa privata nei pressi del Convento dei Cappuccini.
"Cosa succederebbe se la nostra memoria si cancellasse ogni giorno?" è una delle domande da cui prende spunto l'intervento di carattere performativo di Markus Wernli Saito, sviluppato per tutto il periodo della residenza attraverso un percorso fra alcuni luoghi di Villasor, dal bar, all'edicola, all'ufficio postale, al castello coinvolgendo gli abitanti e i passanti.
(En)counter Shots è infine il progetto collettivo sviluppato dai 10 artisti in residenza e coordinato da Beatrice Catanzaro invitati a rispondere all'insolita committenza di un allevatore locale. Nato in modo totalmente casuale, l'intervento dal carattere assolutamente tradizionale - si tratta infatti di un grande dipinto murale esteso su una parete di circa 20 metri - coinvolge l'intero gruppo in un processo creativo comune che ha portato i partecipanti ad un confronto e ad una messa in discussione di punti di vista e opinioni.
Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show è documentata da un catalogo bilingue edito da Kaleidoscope.
LE VILLE MATTE – arti visive è parte della più ampia iniziativa LE VILLE MATTE – residenze d’artista, nata con l’intento di offrire soggiorni di studio e ricerca in Sardegna, che incentivino le nuove produzioni nei campi della musica, della scrittura e delle arti visive.
Visiting professor della residenza, durata dal 14 aprile al 14 maggio, è stato Giancarlo Norese, mentre il ruolo di guest curator è stato svolto da Chiara Agnello.
Attraverso workshop e laboratori, gli artisti Jiří Kovanda (Praga), Luigi Negro (Lecce), Umberto Cavenago (Milano), Luca Scarabelli (Como) e Mauro Cossu (Cagliari), invitati da Giancarlo Norese, hanno approfondito tematiche legate all’architettura e al paesaggio, con particolare attenzione alle relazioni esistenti fra gli spazi trasformati dall’uomo e quelli autogenerati dal caso e dalla necessità, alla natura delle macerie, ai suoni che abitano e determinano un luogo.
La residenza ha posto l'accento sui processi creativi, i progetti collaborativi, lo scambio di idee e l’interazione fra pubblico e artista.
La mostra Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show, aperta fino al 6 giugno 2010 presso l'ex Convento dei Cappuccini e in alcuni spazi pubblici di Villasor, rappresenta la tappa conclusiva di un intenso processo che ha portato alla creazione di installazioni permanenti, progetti, interventi effimeri, performance e opere di diversa natura, nate, in molti casi, in stretta collaborazione con la cittadinanza sorrese.
Per la piazza dell’Anfiteatro Invernomuto ha realizzato un imponente intervento scultoreo che ne sottolinea la funzione sociale di un luogo già frequentato dai ragazzi di Villasor e in particolare dalla comunità di skaters. Anche Giulia Casula trasforma uno dei simboli del paese, la torre dell’acqua da anni in stato di abbandono, in uno strumento capace di stimolare nuove suggestioni. L'intervento di Rita Correddu, incentrato su una casa di Via Roma, racconta il legame affettivo ai luoghi, mentre Estelle Deschamp interviene su un'area nei pressi del cimitero con un dispositivo scultoreo nato dall'osservazione di alcuni elementi architettonici delle facciate delle abitazioni.
Marika Asatiani, invitando il pubblico ad esprimere un desiderio e a scegliere un pennarello colorato per disegnare un cerchio intorno ad un ipotetico "albero dei desideri", approfondisce la sua ricerca verso l'intangibile e i fenomeni inspiegabili.
L'intervento sull’unico muro nero di Villasor, visibile da un unico punto di vista privilegiato, racconta un’esperienza intima di Augusto Buzzegoli, mentre la rielaborazione della decorazione di una piastrella da cucina di Renée Lotenero crea un effetto straniante in una casa privata nei pressi del Convento dei Cappuccini.
"Cosa succederebbe se la nostra memoria si cancellasse ogni giorno?" è una delle domande da cui prende spunto l'intervento di carattere performativo di Markus Wernli Saito, sviluppato per tutto il periodo della residenza attraverso un percorso fra alcuni luoghi di Villasor, dal bar, all'edicola, all'ufficio postale, al castello coinvolgendo gli abitanti e i passanti.
(En)counter Shots è infine il progetto collettivo sviluppato dai 10 artisti in residenza e coordinato da Beatrice Catanzaro invitati a rispondere all'insolita committenza di un allevatore locale. Nato in modo totalmente casuale, l'intervento dal carattere assolutamente tradizionale - si tratta infatti di un grande dipinto murale esteso su una parete di circa 20 metri - coinvolge l'intero gruppo in un processo creativo comune che ha portato i partecipanti ad un confronto e ad una messa in discussione di punti di vista e opinioni.
Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) - The Show è documentata da un catalogo bilingue edito da Kaleidoscope.
LE VILLE MATTE – arti visive è parte della più ampia iniziativa LE VILLE MATTE – residenze d’artista, nata con l’intento di offrire soggiorni di studio e ricerca in Sardegna, che incentivino le nuove produzioni nei campi della musica, della scrittura e delle arti visive.
15
maggio 2010
Supercalifragilistic (Mistaken Landscapes) – The Show
Dal 15 maggio al 06 giugno 2010
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
EX CONVENTO DEI CAPPUCCINI
Villasor, Piazza Nino Brundu, (Cagliari)
Villasor, Piazza Nino Brundu, (Cagliari)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10.00-13.00, 17.00-20.30. Chiuso il lunedì
Vernissage
15 Maggio 2010, ore 18
Sito web
www.levillematte.it
Autore
Curatore