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Monica Folegatti – Rivelate
Il leitmotiv nelle opere della Folegatti sono i corpi, corpi di donna.
Corpi che vengono creati quali involucri instabili, per rappresentare il corpo femminile come scomodo involucro che richiama nelle forme l’ossessiva perfezione esteriore della società contemporanea.
Comunicato stampa
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“Tre volte il cavalier la donna stringe con le robuste braccia, ed altrettante da que’ nodi tenaci ella si scinge, nodi di fer nemico e non d’amante. Tornano al ferro, e l’uno e l’altro il tinge con molte piaghe;
e stanco ed anelante e questi e quegli al fin pur si ritira, e dopo lungo farticar respira.”
(Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Canto XII)
Inaugura Sabato 20 marzo 2010, alle ore 18.00, presso la Rocca di Cento, la mostra "Rivelate" sculture di Monica Folegatti.
Monica Folegatti,
L'artista
Monica Folegatti, ferrarese, si forma artisticamente nel teatro come interprete, costumista e scenografa, approdando alla scultura sotto la guida di Nicola Zamboni dell’Accademia di Belli Arti di Brera di Milano; oggi lavora nel suo atelier di San Pietro in Casale (Bo).
Ha esposto con grande successo le sue opere non solo in Italia a Bologna, Pesaro, Roma, Elba, Napoli, ma anche a Barcellona e Nizza.
Il leitmotiv nelle opere della Folegatti sono i corpi, corpi di donna.
Corpi che vengono creati quali involucri instabili, per rappresentare il corpo femminile come scomodo involucro che richiama nelle forme l’ossessiva perfezione esteriore della società contemporanea.
È una continua citazione drammatica di pose neoclassiche che sono necessariamente immanenti nella fissità della terracotta e allo stesso tempo pervase da un’interiorità cangiante, a tratti violenta, che le sfumature del rame contengono a stento.
In ogni opera della Folegatti si percepisce un’interiorità mutevole che vuole rappresentare sfaccettature, quali la violenza o la tranquillità, il sentirsi perduta o il saper essere persuasiva, il tutto lasciato in sospeso e solo accennato dalle ombre prodotte dal rame.
La molteplicità del femmineo che riesce a rivelarsi attraverso un sussulto di sensualità senza veli, ma continuamente in lotta con le proprie alterità.
La terracotta e il rame si sfiorano delicatamente, quasi si corteggiassero, e colmano reciprocamente gli spazi e i punti di buio che ciascuna materia lascia all’altra.
Sono sculture solenni, materiche, vibranti, luminose e inquietanti al tempo stesso, di un’eccentricità drammatica e un’eleganza inedita.
Foto Monica Folegatti
Recensioni
“L’involucro, la terracotta che si lascia modellare, accarezzare, percuotere, quasi violentare, che assorbe la luce … e il rame, duro, tagliente, conduttore di energia … quella parte interiore di noi che vogliamo dominare.”
Valeria Tassinari, critico d’arte
Accademia delle Belle Arti di Brera
“Ha saputo unire due elementi della natura come la terra e il rame, così diversi tra di loro … la duttilità della terracotta e la durezza del rame.”
Roberto Mugavero, editore
Edizioni Minerva
“Un’artista che opera proiettandosi nel futuro ma partendo dalle radici del proprio contesto culturale … la tradizione della terracotta dei grandi maestri bolognesi del ’500 … una scultura per addizione, partendo dalla polvere, che sa esprimere il soggettivismo del dolore.”
Mario Ruffini, musicologo
Progetti di Musica e Arti Figurative Kunsthistorisches Institut in Florenz
“Il corpo nudo, instabile involucro in tensione verso la perfezione esteriore, esibisce forme ideali attraverso la citazione di pose neoclassiche, immanenti, evocative ed immobili nella fissità della terracotta. Ma un’interiorità cangiante, violenta o suadente, sospesa nelle sfumature del rame, rivela le dimensioni più profonde dell’essere. E la molteplicità del femmineo si manifesta in una sensualità svelata, ancora in lotta con le proprie alterità. La terracotta e il rame si sfiorano appena, quasi corteggiandosi, colmando reciprocamente gli spazi che ogni segno di materia concede all’altro. Le sculture di Folegatti sono solenni, teatrali, luminose ed inquietanti, di eccentrica drammaticità e di inedita eleganza.”
Bible de la Sculpture, Paris 2010
Bible de la Sculpture
e stanco ed anelante e questi e quegli al fin pur si ritira, e dopo lungo farticar respira.”
(Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Canto XII)
Inaugura Sabato 20 marzo 2010, alle ore 18.00, presso la Rocca di Cento, la mostra "Rivelate" sculture di Monica Folegatti.
Monica Folegatti,
L'artista
Monica Folegatti, ferrarese, si forma artisticamente nel teatro come interprete, costumista e scenografa, approdando alla scultura sotto la guida di Nicola Zamboni dell’Accademia di Belli Arti di Brera di Milano; oggi lavora nel suo atelier di San Pietro in Casale (Bo).
Ha esposto con grande successo le sue opere non solo in Italia a Bologna, Pesaro, Roma, Elba, Napoli, ma anche a Barcellona e Nizza.
Il leitmotiv nelle opere della Folegatti sono i corpi, corpi di donna.
Corpi che vengono creati quali involucri instabili, per rappresentare il corpo femminile come scomodo involucro che richiama nelle forme l’ossessiva perfezione esteriore della società contemporanea.
È una continua citazione drammatica di pose neoclassiche che sono necessariamente immanenti nella fissità della terracotta e allo stesso tempo pervase da un’interiorità cangiante, a tratti violenta, che le sfumature del rame contengono a stento.
In ogni opera della Folegatti si percepisce un’interiorità mutevole che vuole rappresentare sfaccettature, quali la violenza o la tranquillità, il sentirsi perduta o il saper essere persuasiva, il tutto lasciato in sospeso e solo accennato dalle ombre prodotte dal rame.
La molteplicità del femmineo che riesce a rivelarsi attraverso un sussulto di sensualità senza veli, ma continuamente in lotta con le proprie alterità.
La terracotta e il rame si sfiorano delicatamente, quasi si corteggiassero, e colmano reciprocamente gli spazi e i punti di buio che ciascuna materia lascia all’altra.
Sono sculture solenni, materiche, vibranti, luminose e inquietanti al tempo stesso, di un’eccentricità drammatica e un’eleganza inedita.
Foto Monica Folegatti
Recensioni
“L’involucro, la terracotta che si lascia modellare, accarezzare, percuotere, quasi violentare, che assorbe la luce … e il rame, duro, tagliente, conduttore di energia … quella parte interiore di noi che vogliamo dominare.”
Valeria Tassinari, critico d’arte
Accademia delle Belle Arti di Brera
“Ha saputo unire due elementi della natura come la terra e il rame, così diversi tra di loro … la duttilità della terracotta e la durezza del rame.”
Roberto Mugavero, editore
Edizioni Minerva
“Un’artista che opera proiettandosi nel futuro ma partendo dalle radici del proprio contesto culturale … la tradizione della terracotta dei grandi maestri bolognesi del ’500 … una scultura per addizione, partendo dalla polvere, che sa esprimere il soggettivismo del dolore.”
Mario Ruffini, musicologo
Progetti di Musica e Arti Figurative Kunsthistorisches Institut in Florenz
“Il corpo nudo, instabile involucro in tensione verso la perfezione esteriore, esibisce forme ideali attraverso la citazione di pose neoclassiche, immanenti, evocative ed immobili nella fissità della terracotta. Ma un’interiorità cangiante, violenta o suadente, sospesa nelle sfumature del rame, rivela le dimensioni più profonde dell’essere. E la molteplicità del femmineo si manifesta in una sensualità svelata, ancora in lotta con le proprie alterità. La terracotta e il rame si sfiorano appena, quasi corteggiandosi, colmando reciprocamente gli spazi che ogni segno di materia concede all’altro. Le sculture di Folegatti sono solenni, teatrali, luminose ed inquietanti, di eccentrica drammaticità e di inedita eleganza.”
Bible de la Sculpture, Paris 2010
Bible de la Sculpture
20
marzo 2010
Monica Folegatti – Rivelate
Dal 20 marzo al 02 maggio 2010
arte contemporanea
Location
CASTELLO DELLA ROCCA
Cento, Piazzale Della Rocca, (Ferrara)
Cento, Piazzale Della Rocca, (Ferrara)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi: dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30
Vernissage
20 Marzo 2010, ore 18
Autore