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Vedere la voce: un ponte di dialogo
Fabbricart è un ambiente informale in cui, complice lo svolgimento assolutamente temporaneo dell’evento, il pubblico è portato ad avvicinarsi all’arte in modo assolutamente dinamico e naturale. La presenza degli artisti che si mescolano al pubblico mira a una comune comprensione dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Presso gli studi de L’Officina (ex Stabilimenti Molliconi) torna FabbricArt: la serata evento che vuole mescolare e fondere istanze artistiche differenti.
Il secondo appuntamento riserva particolare attenzione alle arti performative, al video e alla fotografia. Torna di scena la periferia urbana che questa volta simboleggia un margine, una forma di “devianza” sociale: lontano dalle proteste e dalle denunce il margine avanza verso di noi e cattura il nostro sentire più profondo.
In questo limes fatto di impulsi ed emozioni sommerse si incontrano 9 artisti:
Roberto Donatelli, Elfriede Gaeng, Francescantonio Grasso, Jan Kozaczuk, Massimo Maccari, Francesca Martino, Roberto Orazi, Lorenzo Pagani, Lina Pallotta.
All’interno dei vasti spazi delle ex Officine gli artisti pongono il loro sguardo sulle differenze, provando, per dirla con Louis Marin, a dare “occhio” alla voce più segreta del sistema società.
Dai soggetti dei singoli lavori emerge una voce che ci chiama in causa e parla di noi: “la voce, che possiamo concepire solo come eco fonico del vedere, la voce che possiamo solo pensare come una delle nozioni chiave del dire. Far vedere la voce: sarà questa la strana impresa, e forse il suo stesso culmine, di ciò che porta il nome di rappresentazione di arte".
Terra di incontro per definizione, l’arte prova a costruire un “ponte” di dialogo tra gli artisti e gli spettatori per superare insieme pregiudizi e differenze.
Attraverso l'uso di media differenti e contaminazioni di forme e di stili, le opere si presentano allo sguardo invadenti e coinvolgenti, suscitando a volte stupore e a volte fastidio, ma sempre costringendoci a interrogarci su come agiamo e come ci muoviamo all’interno del sistema società.
Un evento che dura un solo giorno, ma che parla dell’essenza più nascosta del significato di Vita e Umanità.
Il secondo appuntamento riserva particolare attenzione alle arti performative, al video e alla fotografia. Torna di scena la periferia urbana che questa volta simboleggia un margine, una forma di “devianza” sociale: lontano dalle proteste e dalle denunce il margine avanza verso di noi e cattura il nostro sentire più profondo.
In questo limes fatto di impulsi ed emozioni sommerse si incontrano 9 artisti:
Roberto Donatelli, Elfriede Gaeng, Francescantonio Grasso, Jan Kozaczuk, Massimo Maccari, Francesca Martino, Roberto Orazi, Lorenzo Pagani, Lina Pallotta.
All’interno dei vasti spazi delle ex Officine gli artisti pongono il loro sguardo sulle differenze, provando, per dirla con Louis Marin, a dare “occhio” alla voce più segreta del sistema società.
Dai soggetti dei singoli lavori emerge una voce che ci chiama in causa e parla di noi: “la voce, che possiamo concepire solo come eco fonico del vedere, la voce che possiamo solo pensare come una delle nozioni chiave del dire. Far vedere la voce: sarà questa la strana impresa, e forse il suo stesso culmine, di ciò che porta il nome di rappresentazione di arte".
Terra di incontro per definizione, l’arte prova a costruire un “ponte” di dialogo tra gli artisti e gli spettatori per superare insieme pregiudizi e differenze.
Attraverso l'uso di media differenti e contaminazioni di forme e di stili, le opere si presentano allo sguardo invadenti e coinvolgenti, suscitando a volte stupore e a volte fastidio, ma sempre costringendoci a interrogarci su come agiamo e come ci muoviamo all’interno del sistema società.
Un evento che dura un solo giorno, ma che parla dell’essenza più nascosta del significato di Vita e Umanità.
20
marzo 2010
Vedere la voce: un ponte di dialogo
Dal 20 al 21 marzo 2010
giovane arte
Location
EX STABILIMENTI MOLLICONI – FABBRIC.ART
Roma, Via Roccagiovine, 263, (Roma)
Roma, Via Roccagiovine, 263, (Roma)
Vernissage
20 Marzo 2010, ore 20.00
Autore
Curatore