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Lluis Cera – Anime senza controllo numerico
Mostra personale
Comunicato stampa
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Nato nel 1967, e laureatosi all'Università di Barcellona, Lluís Cera parte dal perfezionamento della tecnica figurativa lavorando come assistente negli ateliers spagnoli, che gli permette successivamente di mettere in discussione la solida e squisita immagine classica, grazie ad una cultura vivacissima pronta a rimediare la complessità e la molteplicità della vicenda umana in età postmoderna.
Alla concezione del suo lavoro di scultore come Apertura, non soltanto intesa come luogo aperto, quanto come il movimento di schiudersi, sbocciare, uscire, Lluís Cera approda usando importanti risorse tecniche e di ideazione concettuale.
L'utilizzo nelle sue sculture della lettera dell'alfabeto, della lingua scritta, diventa una struttura totalmente bivalente: essa è il mezzo che esprime il pensiero; è però anche la macchina dove l'intimo del pensiero è vincolato.
In una fase successiva, la dialettica radicale fra espansione e limitazione è espressa con forme soffici globulari o a forma di compatte nubi, invano incatenate da morse e tenaglie. Oppure, con idea frescamente surreale, ci viene incontro o sboccia sotto i nostri occhi un marmo mobile, denso, flessuoso, che a pieno volume trabocca da casse e scatole, si espande nello spazio e nell'atto stesso svela di essere musica, o comunque di essere coperto di partiture musicali: music box.
La forza di Lluís Cera è nella capacità di sentire con personale sintesi creativa i materiali e le forme grezze, accanto alle forme più immateriali – i linguaggi della musica, o della parola, che dall'esterno collettivo, e dai condizionamenti storici, così profondamente stanno a discutere con la nostra interiorità.
Alla concezione del suo lavoro di scultore come Apertura, non soltanto intesa come luogo aperto, quanto come il movimento di schiudersi, sbocciare, uscire, Lluís Cera approda usando importanti risorse tecniche e di ideazione concettuale.
L'utilizzo nelle sue sculture della lettera dell'alfabeto, della lingua scritta, diventa una struttura totalmente bivalente: essa è il mezzo che esprime il pensiero; è però anche la macchina dove l'intimo del pensiero è vincolato.
In una fase successiva, la dialettica radicale fra espansione e limitazione è espressa con forme soffici globulari o a forma di compatte nubi, invano incatenate da morse e tenaglie. Oppure, con idea frescamente surreale, ci viene incontro o sboccia sotto i nostri occhi un marmo mobile, denso, flessuoso, che a pieno volume trabocca da casse e scatole, si espande nello spazio e nell'atto stesso svela di essere musica, o comunque di essere coperto di partiture musicali: music box.
La forza di Lluís Cera è nella capacità di sentire con personale sintesi creativa i materiali e le forme grezze, accanto alle forme più immateriali – i linguaggi della musica, o della parola, che dall'esterno collettivo, e dai condizionamenti storici, così profondamente stanno a discutere con la nostra interiorità.
17
marzo 2010
Lluis Cera – Anime senza controllo numerico
Dal 17 marzo al 29 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA IMMAGINARIA
Firenze, Via Guelfa, 22/a, (Firenze)
Firenze, Via Guelfa, 22/a, (Firenze)
Vernissage
17 Marzo 2010, dalle ore 19 alle 22
Autore