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Francesco Padovani – 1.0 Prjct
Gli scatti proposti in mostra tradiscono una tentazione scultorea: corpi nudi di donna avvolti in panneggi bagnati che delineano una fisicità mai esibita, sottointesa, quasi accennata, ma presente e concreta, declinata per mezzo di un colorismo intenso, carnale, con una forte valenza simbolica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Barbara Mahler è lieta di presentare 1.0 PRJCT, mostra personale di Francesco Padovani, a cura di Igor Zanti.
1.0 PRJCT, come denuncia lo stesso titolo, è il primo progetto dell’artista e fotografo di origini italiane Francesco Padovani.
Gli scatti proposti in mostra tradiscono una tentazione scultorea: corpi nudi di donna avvolti in panneggi bagnati che delineano una fisicità mai esibita, sottointesa, quasi accennata, ma presente e concreta, declinata per mezzo di un colorismo intenso, carnale, con una forte valenza simbolica.
Per quanto ci troviamo di fronte ad un lavoro fotografico, nasce il sospetto che la fotografia sia solo un nuovo mezzo per interpretare la scultura, sia un pretesto, un escamotage per “scolpire” in maniera innovativa e per dar vita a un inedito approccio al fare arte che superi i confini imposti dall’imprescindibile limite fisico e tecnico insito nel medium di riferimento.
Il tratteggiare quasi abbozzato del corpo femminile, le pose, il gioco delle trasparenze hanno sempre e solo un fine plastico, quasi ci fosse un’ inconfessata ma latente urgenza scultorea.
La stessa scelta, da parte dell’artista, di realizzare scatti di grandi dimensioni, accentuando il senso di monumentalità, e la decisione di esporre le opere secondo uno schema compositivo molto particolare, non fa che ribadire l’intenzione di creare non tanto una semplice mostra di fotografia, quanto una realtà di maggior respiro che molto avvicina l’insieme del lavoro ad una dimensione estetica di spiccato gusto scultoreo.
Francesco Padovani crea un neologismo stilistico, una nuova mediazione interpretativa, fondendo la fotografia con la scultura e recuperando uno spirito che si avvicina alla cultura della perfomance. Infatti, vi è una celata esigenza, da parte del nostro artista, di entrare in contatto con i soggetti che fotografa, al fine di stabilire una relazione d’interscambio, relazione che da vita ad una sorta di copione, ad un canovaccio sul quale si modella una storia, una vicenda di cui gli scatti finali sono, in un certo senso, una forma di documentazione: gli appunti mentali di un vissuto.
Padovani è un “giovane” artista che crea un ponte tra passato e futuro, recuperando un preciso sentire storico artistico e traghettandolo, con intelligenza e raffinatezza, nel terzo millennio; inaugurando, in un certo senso, non un nuovo modo di fare fotografia, ma un fare arte in maniera nuova: la giovane arte di Francesco Padovani.
In occasione della mostra sarà presentato un catalogo, edito da PubliPaolini, con introduzione critica a cura di Igor Zanti
1.0 PRJCT, come denuncia lo stesso titolo, è il primo progetto dell’artista e fotografo di origini italiane Francesco Padovani.
Gli scatti proposti in mostra tradiscono una tentazione scultorea: corpi nudi di donna avvolti in panneggi bagnati che delineano una fisicità mai esibita, sottointesa, quasi accennata, ma presente e concreta, declinata per mezzo di un colorismo intenso, carnale, con una forte valenza simbolica.
Per quanto ci troviamo di fronte ad un lavoro fotografico, nasce il sospetto che la fotografia sia solo un nuovo mezzo per interpretare la scultura, sia un pretesto, un escamotage per “scolpire” in maniera innovativa e per dar vita a un inedito approccio al fare arte che superi i confini imposti dall’imprescindibile limite fisico e tecnico insito nel medium di riferimento.
Il tratteggiare quasi abbozzato del corpo femminile, le pose, il gioco delle trasparenze hanno sempre e solo un fine plastico, quasi ci fosse un’ inconfessata ma latente urgenza scultorea.
La stessa scelta, da parte dell’artista, di realizzare scatti di grandi dimensioni, accentuando il senso di monumentalità, e la decisione di esporre le opere secondo uno schema compositivo molto particolare, non fa che ribadire l’intenzione di creare non tanto una semplice mostra di fotografia, quanto una realtà di maggior respiro che molto avvicina l’insieme del lavoro ad una dimensione estetica di spiccato gusto scultoreo.
Francesco Padovani crea un neologismo stilistico, una nuova mediazione interpretativa, fondendo la fotografia con la scultura e recuperando uno spirito che si avvicina alla cultura della perfomance. Infatti, vi è una celata esigenza, da parte del nostro artista, di entrare in contatto con i soggetti che fotografa, al fine di stabilire una relazione d’interscambio, relazione che da vita ad una sorta di copione, ad un canovaccio sul quale si modella una storia, una vicenda di cui gli scatti finali sono, in un certo senso, una forma di documentazione: gli appunti mentali di un vissuto.
Padovani è un “giovane” artista che crea un ponte tra passato e futuro, recuperando un preciso sentire storico artistico e traghettandolo, con intelligenza e raffinatezza, nel terzo millennio; inaugurando, in un certo senso, non un nuovo modo di fare fotografia, ma un fare arte in maniera nuova: la giovane arte di Francesco Padovani.
In occasione della mostra sarà presentato un catalogo, edito da PubliPaolini, con introduzione critica a cura di Igor Zanti
24
marzo 2010
Francesco Padovani – 1.0 Prjct
Dal 24 marzo al 12 maggio 2010
fotografia
Location
UBS – GALLERIA BARBARA MAHLER
Lugano, Piazzetta Della Posta, (Lugano)
Lugano, Piazzetta Della Posta, (Lugano)
Orario di apertura
lunedì - venerdì: 9-16, chiuso i festivi
Vernissage
24 Marzo 2010, 18-20
Autore
Curatore