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Bologna e Piacenza) concludeva un importante capitolo del suo percorso
artistico attraverso il funerale dell’opera d’arte-balena che tanto ha
significato nell’elaborazione del sua poetica e delle modalità espressive che
finora hanno incarnato il suo lavoro.
L’evento, al quale hanno
collaborato lo stilista Antonio Marras
e il musicista Vinicio Capossela, ha visto lo smembramento della grande
balenottera di tessuto, creata nel 2004 in una intensa performance durata 24
ore dal titolo Les
Funerailles de la Baleine, tenutasi in un vecchio
opificio tessile nei dintorni di Biella.
Con questa mostra sembra così
iniziare una nuova fase: dopo la mutazione della balena, la cui pelle servirà
in parte per la fabbricazione di giacche disegnate da Marras. L’artista
inaugura così una nuovo work in progress, Sfera
di Rivoluzione, una grossa sfera di fili di lana e seta sulla cui
superficie Losi ha iniziato a ricamare quelle particolarissime conformazioni
geologiche e crateri che caratterizzano il suolo lunare.
Una certa idea di circolarità emerge
da tutte le opere mostrate: il grande globo lunare sembra potersi adagiare
comodamente all’interno della scultura creata con sedie messe in circolo
ospitata nella stanza adiacente alla sfera Dialogo
Tondo. Le sedie che si unificano in un abbraccio materiale, rimandando
direttamente allo spirito progettuale di tante opere di Losi che si sono
avvalse durante gli anni di collaborazioni molteplici, con altri autori e con
persone con le quali si sono sviluppati importanti relazioni. Unità di singoli
individui, espresse poi in opere, performance e installazioni che raccontano sempre
di un percorso in divenire, di un viaggio che prosegue di anno in anno.
Tra questi lavori spiccano una
serie di nuove opere simili a piccoli diorami, Landscapes. Immagini fotografiche scattate dell’artista rivelano
porzioni di paesaggi ai quali si sono aggiunti ritagli cartacei trovati in
libri e riviste e successivamente inserite su vari strati di vetro poi
collocati su particolari mensole di legno che sembrano echi delle opere di Haim Steinbach. Questi piccoli teatri sono
da osservarsi come vetrini scientifici da laboratorio, come se Claudia Losi volesse
isolare questi piccoli microcosmi per studiarli attraverso uno sguardo sia
scientifico che emozionale.
Tra i vari landscape, uno in
particolare mostra inserite in un paesaggio quasi siderale le immagini
ritagliate di due bambine che guardano in camera: il viso vacuo, l’atteggiamento
vagamente da lolita. Una presenza insolita, lontanissima dal mondo al quale
l’artista ci ha abituato, ma proprio per questo più significativo: come se
Claudia Losi volesse ora interrogarsi su fenomeni e immaginari per studiarli, e
comprenderli.
Personale
a Firenze
riccardo conti
mostra visitata il 18 novembre
2010
dal
18 novembre 2010 al 19 febbraio 2011
Claudia Losi
Galleria
Monica De Cardenas
Via Viganò, 4 (zona Stazione Garibaldi) – 20134 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0229010068; fax +39 0229005784; info@monicadecardenas.com; www.monicadecardenas.com
[exibart]