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Fausto Pirandello – Alle Quadriennali del 1935 e del 1939
E’ stata l’ultima impresa di Claudia Gian Ferrari, che, pochi giorni prima della sua scomparsa, così aveva motivato la scelta di incentrare il percorso espositivo sulle due sale personali presentate dall’artista nella seconda e terza edizione della grande rassegna romana: “Sempre più mi rendevo conto che quell’insieme costituiva il nodo centrale della sua pienezza creativa”.
Comunicato stampa
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Il 17 marzo inaugura alla Galleria nazionale d’arte moderna la mostra Fausto Pirandello alle Quadriennali del 1935 e del 1939. E’ stata l’ultima impresa di Claudia Gian Ferrari, che, pochi giorni prima della sua scomparsa, così aveva motivato la scelta di incentrare il percorso espositivo sulle due sale personali presentate dall’artista nella seconda e terza edizione della grande rassegna romana: “Sempre più mi rendevo conto che quell’insieme costituiva il nodo centrale della sua pienezza creativa”.
La selezione comprende molti dei dipinti esposti da Pirandello in quelle due occasioni, uno dei quali, I ranocchi, mai più presentato al pubblico dopo la Quadriennale del 1939. Ad essi se ne aggiungono altri che appartengono agli stessi anni e che Claudia Gian Ferrari aveva scelto, “senza tuttavia esagerare nel numero, ma tenendolo contenuto in un percorso denso”, per documentare con maggior ampiezza quel momento straordinario della carriera dell’artista. Spicca fra questi, l’unico ritratto del padre, Luigi Pirandello, che con l’occasione l’avvocato Pierluigi Pirandello ha generosamente deciso di donare alla Galleria nazionale d’arte moderna. Nel catalogo, edito da Electa, figurano contributi di Claudia Gian Ferrari, Maria Vittoria Marini Clarelli, Flavia Matitti e Elisa Camesasca.
La mostra, organizzata in collaborazione con la Quadriennale di Roma, oltre a riproporre al pubblico romano uno dei maggiori pittori italiani del XX secolo, intende onorare la memoria di Claudia Gian Ferrari, che di Pirandello aveva curato il catalogo ragionato dei dipinti. Il volume, edito nel 2009 da Electa, sarà presentato nel corso della mostra.
Biografia
Calogero Fausto Pirandello, nasce a Roma il 17 giugno 1899. Si indirizza definitivamente alla pittura nel 1922, iscrivendosi alla Scuola d'arte agli Orti Sallustiani di Felice Carena, Attilio Selva e Orazio Amato. Suoi compagni di corso sono Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli e Onofrio Martinelli. In questo periodo da Roma si sposta sovente ad Anticoli Corrado, luogo di ritrovo di molti artisti, dove incontra la modella Pompilia D’Aprile, sua futura moglie, e dove nel 1924 conosce Arturo Martini.
Al 1925 risale la prima partecipazione pubblica di Fausto che espone un dipinto alla Terza Biennale Romana, mentre nel 1926 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia.All’inizio del 1928 parte con Pompilia per Parigi dove frequenta il gruppo degli artisti italiani composto da Tozzi, Severini, Campigli, de Pisis, De Chirico, Savinio, Paresce, Magnelli, Martinelli, Di Cocco, Capogrossi e Cavalli, e dove, nel 1929, tiene la sua prima mostra personale presso la Galerie Vildrac.
Nel 1930 si trasferisce a Roma, dove risiederà in maniera definitiva. L' anno successivo terrà negli spazi della Galleria di Roma la sua prima mostra personale in Italia. Molto amico di Roberto Melli, si avvicina al gruppo dei tonalisti romani che anima dal 1935 in poi la Galleria della Cometa.
In questi anni Pirandello prende parte alle principali rassegne d’arte italiane e internazionali, quali la Biennale di Venezia, la Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma, le Mostre del Sindacato Fascista Belle Arti, l’Exhibition of Contemporary Italian Painting al Museum of the Legion of Honour di San Francisco, l’International Exhibition of Paintings del Carnegie Institute di Pittsburgh e a molte altre.
Nell’estate del 1943, a causa del conflitto, Pirandello si trasferisce con la famiglia ad Anticoli Corrado. Tra gennaio e luglio dell’anno successivo rientra a Roma dove viene ospitato, grazie a un permesso speciale, a Villa Medici.Al secondo dopoguerra risale la conoscenza di Lionello Venturi, tornato dall’esilio, e la frequentazione con Emilio Villa.
La fervida attività espositiva di Pirandello continuerà negli anni, con il conseguimento di importanti premi e riconoscimenti, sia in mostre personali che in collettive nelle maggiori gallerie d’arte italiane, tra cui la Galleria del Secolo di Roma e la Galleria Gian Ferrari di Milano.
Numerosi scritti e saggi di Pirandello sono pubblicati nel corso della sua carriera su riviste autorevoli quali “La Fiera Letteraria”, "Quadrivio" e “L’Europa Letteraria”.
Muore a Roma il 30 novembre 1975.
Electa pubblica il primo catalogo generale delle opere di Fausto Pirandello, fra i maggiori artisti italiani del XX secolo. La sua opera, caratterizzata da una ricerca complessa e di altissimo livello, è difficilmente classificabile o ascrivibile ai movimenti artistici del suo tempo. L’artista è un isolato per vocazione.
Fausto Pirandello (1899-1975) figlio del grande drammaturgo, dopo un breve alunnato, esordisce nel 1925, alla III Biennale di Roma dove espone un quadro di Bagnanti, un tema, insieme alle nature morte, che gli sarà caro per tutta la vita. Entra in contatto con l’arte europea durante un periodo trascorso a Parigi, tra il 1928 e il 1930, dove frequenta anche il gruppo degli italiani (Severini, Tozzi, de Chirico, Savinio, Campigli, Paresce, Magnelli, De Pisis), vede le opere di Cézanne e dei Cubisti ma, se pur attento e ricettivo alle ricerche e agli stimoli culturali altrui, continua a seguire un cammino autonomo e personalissimo, caratterizzato da una visione drammatica della realtà.
Di ritorno a Roma nel ’31, la sua fama si diffonde con mostre di successo in tutta l’Europa e in America.
Fausto Pirandello non fu solo pittore, ma anche scrittore, critico e teorico dell’immagine-parola, interesse preponderante del suo percorso artistico.
Uomo e artista non facile, scontroso e carico di timidezze nei confronti del mondo esterno, Pirandello elabora la sua vicenda intellettuale partendo da un’analisi della realtà e dalle rappresentazioni emotive di una storia personale, spingendosi ora verso una visione drammatica della realtà, ora verso una visione ludica o, al contrario, tragica.
Il catalogo generale rappresenta uno strumento necessario ed essenziale per un corretto posizionamento delle opere dell’artista nell’ambito della storia dell’arte italiana.
La catalogazione delle opere e il testo introduttivo del volume sono ad opera di Claudia Gian Ferrari. Il volume riporta anche i contributi di Fabrizio D’Amico e Flavia Matitti mentre le schede delle opere sono state elaborate da Elisa Camesasca. Segue una ricca sezione di apparati che comprendono biografia, esposizioni e bibliografia completi di tutta la sua attività artistica.
Catalogati e certificati dall’Associazione per il patrocinio e la promozione della figura e dell’opera di Fausto Pirandello, sono oltre 900 i dipinti che ricompongono tutta la sua produzione: dal clima simbolista degli esordi al realismo magico, al surrealismo dell’epoca di Parigi, alla irrealtà del periodo romano tra le due guerre, al realismo del tempo di guerra, fino all’ “astratto concreto” degli ultimi trent’anni.
Sommario
Introduzione al catalogo ragionato delle opere pittoriche di Fausto Pirandello
Claudia Gian Ferrari
Pittura di Fausto Pirandello
Fabrizio D’Amico
Tra poetica e iconologia. Donne con salamandra e altre storie
Flavia Matitti
Tavole a colori
Schede delle opere
A cura di Elisa Camesasca
Biografia
A cura di Elisa Camesasca
Esposizioni
A cura di Elisa Camesasca
Bibliografia
A cura di Flavia Matitti
Filmografia di Fausto Pirandello nelle teche RAI
A cura di Anna Maria Cerrato
La selezione comprende molti dei dipinti esposti da Pirandello in quelle due occasioni, uno dei quali, I ranocchi, mai più presentato al pubblico dopo la Quadriennale del 1939. Ad essi se ne aggiungono altri che appartengono agli stessi anni e che Claudia Gian Ferrari aveva scelto, “senza tuttavia esagerare nel numero, ma tenendolo contenuto in un percorso denso”, per documentare con maggior ampiezza quel momento straordinario della carriera dell’artista. Spicca fra questi, l’unico ritratto del padre, Luigi Pirandello, che con l’occasione l’avvocato Pierluigi Pirandello ha generosamente deciso di donare alla Galleria nazionale d’arte moderna. Nel catalogo, edito da Electa, figurano contributi di Claudia Gian Ferrari, Maria Vittoria Marini Clarelli, Flavia Matitti e Elisa Camesasca.
La mostra, organizzata in collaborazione con la Quadriennale di Roma, oltre a riproporre al pubblico romano uno dei maggiori pittori italiani del XX secolo, intende onorare la memoria di Claudia Gian Ferrari, che di Pirandello aveva curato il catalogo ragionato dei dipinti. Il volume, edito nel 2009 da Electa, sarà presentato nel corso della mostra.
Biografia
Calogero Fausto Pirandello, nasce a Roma il 17 giugno 1899. Si indirizza definitivamente alla pittura nel 1922, iscrivendosi alla Scuola d'arte agli Orti Sallustiani di Felice Carena, Attilio Selva e Orazio Amato. Suoi compagni di corso sono Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli e Onofrio Martinelli. In questo periodo da Roma si sposta sovente ad Anticoli Corrado, luogo di ritrovo di molti artisti, dove incontra la modella Pompilia D’Aprile, sua futura moglie, e dove nel 1924 conosce Arturo Martini.
Al 1925 risale la prima partecipazione pubblica di Fausto che espone un dipinto alla Terza Biennale Romana, mentre nel 1926 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia.All’inizio del 1928 parte con Pompilia per Parigi dove frequenta il gruppo degli artisti italiani composto da Tozzi, Severini, Campigli, de Pisis, De Chirico, Savinio, Paresce, Magnelli, Martinelli, Di Cocco, Capogrossi e Cavalli, e dove, nel 1929, tiene la sua prima mostra personale presso la Galerie Vildrac.
Nel 1930 si trasferisce a Roma, dove risiederà in maniera definitiva. L' anno successivo terrà negli spazi della Galleria di Roma la sua prima mostra personale in Italia. Molto amico di Roberto Melli, si avvicina al gruppo dei tonalisti romani che anima dal 1935 in poi la Galleria della Cometa.
In questi anni Pirandello prende parte alle principali rassegne d’arte italiane e internazionali, quali la Biennale di Venezia, la Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma, le Mostre del Sindacato Fascista Belle Arti, l’Exhibition of Contemporary Italian Painting al Museum of the Legion of Honour di San Francisco, l’International Exhibition of Paintings del Carnegie Institute di Pittsburgh e a molte altre.
Nell’estate del 1943, a causa del conflitto, Pirandello si trasferisce con la famiglia ad Anticoli Corrado. Tra gennaio e luglio dell’anno successivo rientra a Roma dove viene ospitato, grazie a un permesso speciale, a Villa Medici.Al secondo dopoguerra risale la conoscenza di Lionello Venturi, tornato dall’esilio, e la frequentazione con Emilio Villa.
La fervida attività espositiva di Pirandello continuerà negli anni, con il conseguimento di importanti premi e riconoscimenti, sia in mostre personali che in collettive nelle maggiori gallerie d’arte italiane, tra cui la Galleria del Secolo di Roma e la Galleria Gian Ferrari di Milano.
Numerosi scritti e saggi di Pirandello sono pubblicati nel corso della sua carriera su riviste autorevoli quali “La Fiera Letteraria”, "Quadrivio" e “L’Europa Letteraria”.
Muore a Roma il 30 novembre 1975.
Electa pubblica il primo catalogo generale delle opere di Fausto Pirandello, fra i maggiori artisti italiani del XX secolo. La sua opera, caratterizzata da una ricerca complessa e di altissimo livello, è difficilmente classificabile o ascrivibile ai movimenti artistici del suo tempo. L’artista è un isolato per vocazione.
Fausto Pirandello (1899-1975) figlio del grande drammaturgo, dopo un breve alunnato, esordisce nel 1925, alla III Biennale di Roma dove espone un quadro di Bagnanti, un tema, insieme alle nature morte, che gli sarà caro per tutta la vita. Entra in contatto con l’arte europea durante un periodo trascorso a Parigi, tra il 1928 e il 1930, dove frequenta anche il gruppo degli italiani (Severini, Tozzi, de Chirico, Savinio, Campigli, Paresce, Magnelli, De Pisis), vede le opere di Cézanne e dei Cubisti ma, se pur attento e ricettivo alle ricerche e agli stimoli culturali altrui, continua a seguire un cammino autonomo e personalissimo, caratterizzato da una visione drammatica della realtà.
Di ritorno a Roma nel ’31, la sua fama si diffonde con mostre di successo in tutta l’Europa e in America.
Fausto Pirandello non fu solo pittore, ma anche scrittore, critico e teorico dell’immagine-parola, interesse preponderante del suo percorso artistico.
Uomo e artista non facile, scontroso e carico di timidezze nei confronti del mondo esterno, Pirandello elabora la sua vicenda intellettuale partendo da un’analisi della realtà e dalle rappresentazioni emotive di una storia personale, spingendosi ora verso una visione drammatica della realtà, ora verso una visione ludica o, al contrario, tragica.
Il catalogo generale rappresenta uno strumento necessario ed essenziale per un corretto posizionamento delle opere dell’artista nell’ambito della storia dell’arte italiana.
La catalogazione delle opere e il testo introduttivo del volume sono ad opera di Claudia Gian Ferrari. Il volume riporta anche i contributi di Fabrizio D’Amico e Flavia Matitti mentre le schede delle opere sono state elaborate da Elisa Camesasca. Segue una ricca sezione di apparati che comprendono biografia, esposizioni e bibliografia completi di tutta la sua attività artistica.
Catalogati e certificati dall’Associazione per il patrocinio e la promozione della figura e dell’opera di Fausto Pirandello, sono oltre 900 i dipinti che ricompongono tutta la sua produzione: dal clima simbolista degli esordi al realismo magico, al surrealismo dell’epoca di Parigi, alla irrealtà del periodo romano tra le due guerre, al realismo del tempo di guerra, fino all’ “astratto concreto” degli ultimi trent’anni.
Sommario
Introduzione al catalogo ragionato delle opere pittoriche di Fausto Pirandello
Claudia Gian Ferrari
Pittura di Fausto Pirandello
Fabrizio D’Amico
Tra poetica e iconologia. Donne con salamandra e altre storie
Flavia Matitti
Tavole a colori
Schede delle opere
A cura di Elisa Camesasca
Biografia
A cura di Elisa Camesasca
Esposizioni
A cura di Elisa Camesasca
Bibliografia
A cura di Flavia Matitti
Filmografia di Fausto Pirandello nelle teche RAI
A cura di Anna Maria Cerrato
17
marzo 2010
Fausto Pirandello – Alle Quadriennali del 1935 e del 1939
Dal 17 marzo al 02 maggio 2010
arte contemporanea
Location
Biglietti
Intero 10 euro, ridotto 8 euro Ridotto per i cittadini UE fra i 18 e 25 anni Gratuità per i cittadini UE sotto i 18 e over 65 anni Ai visitatori di Stati non facenti parte dell’UE si applicano e disposizioni sull’ingresso gratuito a condizione di reciprocità
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle ore 8,30 alle ore 19,30 (l’ingresso è consentito fino a 45 minuti prima della chiusura)
Vernissage
17 Marzo 2010, alle ore 18
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
PIERRECI
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore