Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bisbiglio di segnali
Una scelta di opere, tra l’analogico e il digitale, dell’artista italiano Emanuele Beltramini, capaci di far leggere visivamente una sorta di biografia seriale, di un qualunquistico e sommario contatto con il tempo, rivelatore di estasi mute, di attese inquiete,
di imprescindibili fermate.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra dal titolo “BISBIGLIO DI SEGNALI” di Emanuele Beltramini, è il ventottesimo appuntamento di BALCONATA MILANESE - Indagine sull’Arte Europea, un progetto artistico Internazionale ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per Creative Council (annata 2007-2008-2009-2010), che focalizza l’attenzione su talune figure in progress della nuova stagione artistica europea.
L’esposizione riunisce una scelta di opere, tra l'analogico e il digitale, dell'artista italiano Emanuele Beltramini, capaci di far leggere visivamente una sorta di biografia seriale, di un qualunquistico e sommario contatto con il tempo, rivelatore di estasi mute, di attese inquiete,
di imprescindibili fermate.
Scrive Carlo Franza nel testo:
“Il diario fotografico di Emanuele Beltramini, quasi una novella “recherce du temp perdu”, si compone di capitoli dove il turbamento del mondo, la duttilità e la morte delle cose e delle emozioni, chiariscono e svelano l'intimo e teatralissimo gioco del vivere.
I profili assorti, il respiro collettivo, le seduttive smorfie, il vuoto dell'ascolto, le rarefatte risorse di fato e stato nostalgico, l'oggettività fioca, tutto porta al prodursi di un alfabeto diverso, a un bisbiglio di segnali trattenuti con improvviso armistizio.
E' la sfida alla riflessione, è la pratica di scrittura visivo/digitale a consegnarci biografie seriali che raccontano gli affanni e lo scricchiolio, le melodie delle parole e la suggestione di esse, le dimensioni della pietà e la consueta ripetizione del comunicare.
Le immagini in movimento eppoi bloccate sono sistematicamente consegnate all'occhio e si nutrono di attraversamenti in cui ognuno di noi abita e le stesse presenze sono fantasmi scomodi, mentre l'eco cresce con urgenza simulativa”.
Cenni biografici dell’artista
Emanuele Beltramini
Emanuele Beltramini è nato a Campobasso nel 1978.
Vive e lavora a Roma, dove ha studiato scenografia all'Accademia di Belle Arti e nel frattempo ha scoperto la passione della fotografia. Ha avuto varie esperienze nel teatro e in televisione come assistente scenografo.
Tra 2003 e 2004 svolge uno stage presso gli studi RAI della Dear, lavorando alla realizzazione di impianti scenici per TG1, TV7 e SPECIALE TG1. Ha seguito un corso di fotografia alla Scuola di Perfezionamento.
Opera dal 2006 con mostre personali (Roma, Milano e Campobasso) e collettive (Roma, Mogliano Veneto, San Benedetto Po, Castello di Montecchio Emilia, Salerno, Venezia, ecc…).
Molti dei suoi lavori sono frutto del connubio fra Analogico e Digitale.
Vincitore di premi nazionali. Nel 2010 il suo lavoro fotografico cattura l'interesse dello Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che gli cura una serie di mostre e lo candida al Premio delle Arti Premio della Cultura per la fotografia, edizione XXII-2010.
L’esposizione riunisce una scelta di opere, tra l'analogico e il digitale, dell'artista italiano Emanuele Beltramini, capaci di far leggere visivamente una sorta di biografia seriale, di un qualunquistico e sommario contatto con il tempo, rivelatore di estasi mute, di attese inquiete,
di imprescindibili fermate.
Scrive Carlo Franza nel testo:
“Il diario fotografico di Emanuele Beltramini, quasi una novella “recherce du temp perdu”, si compone di capitoli dove il turbamento del mondo, la duttilità e la morte delle cose e delle emozioni, chiariscono e svelano l'intimo e teatralissimo gioco del vivere.
I profili assorti, il respiro collettivo, le seduttive smorfie, il vuoto dell'ascolto, le rarefatte risorse di fato e stato nostalgico, l'oggettività fioca, tutto porta al prodursi di un alfabeto diverso, a un bisbiglio di segnali trattenuti con improvviso armistizio.
E' la sfida alla riflessione, è la pratica di scrittura visivo/digitale a consegnarci biografie seriali che raccontano gli affanni e lo scricchiolio, le melodie delle parole e la suggestione di esse, le dimensioni della pietà e la consueta ripetizione del comunicare.
Le immagini in movimento eppoi bloccate sono sistematicamente consegnate all'occhio e si nutrono di attraversamenti in cui ognuno di noi abita e le stesse presenze sono fantasmi scomodi, mentre l'eco cresce con urgenza simulativa”.
Cenni biografici dell’artista
Emanuele Beltramini
Emanuele Beltramini è nato a Campobasso nel 1978.
Vive e lavora a Roma, dove ha studiato scenografia all'Accademia di Belle Arti e nel frattempo ha scoperto la passione della fotografia. Ha avuto varie esperienze nel teatro e in televisione come assistente scenografo.
Tra 2003 e 2004 svolge uno stage presso gli studi RAI della Dear, lavorando alla realizzazione di impianti scenici per TG1, TV7 e SPECIALE TG1. Ha seguito un corso di fotografia alla Scuola di Perfezionamento.
Opera dal 2006 con mostre personali (Roma, Milano e Campobasso) e collettive (Roma, Mogliano Veneto, San Benedetto Po, Castello di Montecchio Emilia, Salerno, Venezia, ecc…).
Molti dei suoi lavori sono frutto del connubio fra Analogico e Digitale.
Vincitore di premi nazionali. Nel 2010 il suo lavoro fotografico cattura l'interesse dello Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che gli cura una serie di mostre e lo candida al Premio delle Arti Premio della Cultura per la fotografia, edizione XXII-2010.
23
marzo 2010
Bisbiglio di segnali
Dal 23 marzo al 09 aprile 2010
fotografia
Location
CREATIVE COUNCIL
Milano, Via Gerolamo Morone, 6, (MILANO)
Milano, Via Gerolamo Morone, 6, (MILANO)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16,30-19,30
Vernissage
23 Marzo 2010, ore 18,30
Autore
Curatore