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Alfa Pietta – Forme dell’infinito
Per questa esposizione Alfa Pietta presenta un ciclo di opere recenti, che materializzano i risultati di una lunga riflessione sulle possibilità espressive della pittura
Comunicato stampa
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Proposte 2010
Sguardi eccentrici
ALFA PIETTA
FORME DELL’INFINITO
Martedì 16 marzo 2010, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale Alfa Pietta. Forme dell’infinito, curata da Loredana Rea.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 2 aprile, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
La mostra, è il primo appuntamento di Sguardi eccentrici, ciclo tematico di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea in occasione dei dieci anni di attività dello spazio espositivo.
Nell’arco di tempo compreso tra febbraio e giugno sei artisti – Alfa Pietta, Salvatore Giunta, Salvatore Lovaglio, Oriano Zampieri e Giancarla Frare – differenti per formazione, scelte operative, metodologie espressive e progettualità di lavoro, si confrontano per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alla molteplicità linguistica della sperimentazione contemporanea. Quello proposto è dunque un percorso assolutamente permeabile in cui gli artisti invitati presentano le loro opere come i segni inequivocabili della complessa articolazione di un mosaico linguistico capace di creare interessanti commistioni, raffinate decontestualizzazioni e seducenti alterazioni, per esprimere tutta la disorientante molteplicità di questo nostro tempo.
L’intento critico è quello di riflettere sul bisogno di contaminazione, che sembra caratterizzare in maniera assolutamente determinante la ricerca contemporanea, intesa non solo come volontà di uscire da canoni espressivi e tecnici considerati tradizionali per raggiungere una maggiore libertà di azione, ma anche come necessità di focalizzare l’attenzione su dettagli che altrimenti sfuggirebbero, per delineare i confini di un territorio ampio in cui prospettive differenti trovano sempre nuove declinazioni.
Per questa esposizione Alfa Pietta presenta un ciclo di opere recenti, che materializzano i risultati di una lunga riflessione sulle possibilità espressive della pittura, intesa come strumento privilegiato per misurare il mondo e, soprattutto, evidenziare l’incalzante dialogo tra finito e infinito. Sulle forme primarie, appositamente costruite dall’artista lavorando con tele e garze, il colore si deposita con fluidità rimandano ad una bellezza che nasce dalla ricerca di un’armonia senza tempo. Il rigore di una materia pittorica che ha ascendenze minimaliste si stempera però in un cromatismo elegante e tenuto sempre sotto registro, mentre i segni, di una bellezza che ha il sapore di antichi calligrammi, sebbene generata da precisi rapporti tra forma, colore e superficie, lasciano presagire una pluralità di significati non sempre razionalmente comprensibili. Quello elaborato dall’artista lombarda in oltre un quarantennio di fertile attività è, infatti, un linguaggio complesso nella sua progressiva ricerca di elementarità, che lascia emergere con una forza che sorprende la necessità di “un andare in profondità, per dissolvere il limite del finito e al tempo stesso dare forma all’infinito”.
Sguardi eccentrici
ALFA PIETTA
FORME DELL’INFINITO
Martedì 16 marzo 2010, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale Alfa Pietta. Forme dell’infinito, curata da Loredana Rea.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 2 aprile, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
La mostra, è il primo appuntamento di Sguardi eccentrici, ciclo tematico di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea in occasione dei dieci anni di attività dello spazio espositivo.
Nell’arco di tempo compreso tra febbraio e giugno sei artisti – Alfa Pietta, Salvatore Giunta, Salvatore Lovaglio, Oriano Zampieri e Giancarla Frare – differenti per formazione, scelte operative, metodologie espressive e progettualità di lavoro, si confrontano per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alla molteplicità linguistica della sperimentazione contemporanea. Quello proposto è dunque un percorso assolutamente permeabile in cui gli artisti invitati presentano le loro opere come i segni inequivocabili della complessa articolazione di un mosaico linguistico capace di creare interessanti commistioni, raffinate decontestualizzazioni e seducenti alterazioni, per esprimere tutta la disorientante molteplicità di questo nostro tempo.
L’intento critico è quello di riflettere sul bisogno di contaminazione, che sembra caratterizzare in maniera assolutamente determinante la ricerca contemporanea, intesa non solo come volontà di uscire da canoni espressivi e tecnici considerati tradizionali per raggiungere una maggiore libertà di azione, ma anche come necessità di focalizzare l’attenzione su dettagli che altrimenti sfuggirebbero, per delineare i confini di un territorio ampio in cui prospettive differenti trovano sempre nuove declinazioni.
Per questa esposizione Alfa Pietta presenta un ciclo di opere recenti, che materializzano i risultati di una lunga riflessione sulle possibilità espressive della pittura, intesa come strumento privilegiato per misurare il mondo e, soprattutto, evidenziare l’incalzante dialogo tra finito e infinito. Sulle forme primarie, appositamente costruite dall’artista lavorando con tele e garze, il colore si deposita con fluidità rimandano ad una bellezza che nasce dalla ricerca di un’armonia senza tempo. Il rigore di una materia pittorica che ha ascendenze minimaliste si stempera però in un cromatismo elegante e tenuto sempre sotto registro, mentre i segni, di una bellezza che ha il sapore di antichi calligrammi, sebbene generata da precisi rapporti tra forma, colore e superficie, lasciano presagire una pluralità di significati non sempre razionalmente comprensibili. Quello elaborato dall’artista lombarda in oltre un quarantennio di fertile attività è, infatti, un linguaggio complesso nella sua progressiva ricerca di elementarità, che lascia emergere con una forza che sorprende la necessità di “un andare in profondità, per dissolvere il limite del finito e al tempo stesso dare forma all’infinito”.
16
marzo 2010
Alfa Pietta – Forme dell’infinito
Dal 16 marzo al 02 aprile 2010
arte contemporanea
Location
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Biglietti
libero
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
Vernissage
16 Marzo 2010, ore 18,00
Autore
Curatore