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Andrea Silicati – Andropoceo
Siamo nel cuore dell’immagine che colpisce senza gridare, sul crinale in cui manualità e materiali calibrano la dimensione interiore di un dipingere contemporaneo. Come ha scritto in catalogo il curatore: “Se la pittura attuale vive momenti felici, parte del merito va riconosciuto alla linfa rigeneratrice del disegno. Diversi artisti esprimono posizioni ibride tra matita e pennello, dissolvendo il conflitto in una miscela dove disegnare e dipingere si combinano, senza alcuno stallo o forzatura disordinata…”
Comunicato stampa
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“Partire dal disegno, dagli archetipi dell’immagine figurativa.
Attraversare la pittura con le sue qualità sensoriali e narrative.
Far dialogare disegno e pittura in un confine di calibrate e silenziose
fusioni.”
Siamo nel cuore dell’immagine che colpisce senza gridare, sul crinale in cui manualità
e materiali calibrano la dimensione interiore di un dipingere contemporaneo. Come ha
scritto in catalogo il curatore: “Se la pittura attuale vive momenti felici, parte del merito
va riconosciuto alla linfa rigeneratrice del disegno. Diversi artisti esprimono posizioni
ibride tra matita e pennello, dissolvendo il conflitto in una miscela dove disegnare e
dipingere si combinano, senza alcuno stallo o forzatura disordinata…”
Andrea Silicati parte dal sensibile recupero di una manualità meditativa, netta eppure
trasparente, densa e al contempo leggera, calibrata nel ritmo di pieni e vuoti. Sempre
dal catalogo, leggiamo: “…sul quadro si distende la pacificazione degli opposti, il ritmo
dialettico della fusione, una specie di armonia silenziosa che dilaga attorno ai corpi
umani e ai frammenti botanici, ai teschi e alle posture. Il corpo mostra la sua evidenza
occidentale, quel misto di sacralità ed eros che ci è stato tramandato da secoli di
statuaria e pittura. Le figure attendono, ascoltano, guardano: sono la moltiplicazione
“indebita” dell’artista stesso, incarnano la sua attitudine bifocale che vive di sogno e
realtà, opera e ambizione, verità e utopia. Al contempo, l’archetipo del corpo incrocia
motivi floreali, arpeggi botanici, flussi verdi che digeriscono il colore espressivo, le
campiture monolitiche, la liquidità a macchie. L’approdo orientale vive, invece,
attraverso il paesaggio impossibile e la rottura prospettica, nel galleggiamento fisico tra
botanica e lampi cromatici…”
Una mostra che spazia tra formati diseguali e immagini di calibrata ambiguità
semantica. Lì dentro vedi corpi meditativi e gesti elementari, false decorazioni,
incursioni endoscopiche… vedi mondi che si fondono assieme lungo le monocromie dei
fondali… vedi dissolvenze, sovrimpressioni, calibrature, liquidità… vedi mondi privati e
forme condivise, normalità eccezionali ed eccezioni che rompono la normalità…
Al centro dello sguardo ci sono sempre Uomo e Natura. Il corpo e la flora botanica
galleggiano nella dimensione visionaria del diario interiore. Le pagine bianche di un
ideale taccuino riguardano, infatti, le superfici utilizzate: e lì sopra prende forma lo
sguardo “biologico” dell’artista, fatto di attenzioni al tipo di pigmenti e materiali, alle
reazioni chimiche, alle posture elementari dei soggetti, ai loro gesti universali, ai modi
figurativi che ricreano quel fatidico mistero chiamato essere umano.
Gianluca Marziani
Attraversare la pittura con le sue qualità sensoriali e narrative.
Far dialogare disegno e pittura in un confine di calibrate e silenziose
fusioni.”
Siamo nel cuore dell’immagine che colpisce senza gridare, sul crinale in cui manualità
e materiali calibrano la dimensione interiore di un dipingere contemporaneo. Come ha
scritto in catalogo il curatore: “Se la pittura attuale vive momenti felici, parte del merito
va riconosciuto alla linfa rigeneratrice del disegno. Diversi artisti esprimono posizioni
ibride tra matita e pennello, dissolvendo il conflitto in una miscela dove disegnare e
dipingere si combinano, senza alcuno stallo o forzatura disordinata…”
Andrea Silicati parte dal sensibile recupero di una manualità meditativa, netta eppure
trasparente, densa e al contempo leggera, calibrata nel ritmo di pieni e vuoti. Sempre
dal catalogo, leggiamo: “…sul quadro si distende la pacificazione degli opposti, il ritmo
dialettico della fusione, una specie di armonia silenziosa che dilaga attorno ai corpi
umani e ai frammenti botanici, ai teschi e alle posture. Il corpo mostra la sua evidenza
occidentale, quel misto di sacralità ed eros che ci è stato tramandato da secoli di
statuaria e pittura. Le figure attendono, ascoltano, guardano: sono la moltiplicazione
“indebita” dell’artista stesso, incarnano la sua attitudine bifocale che vive di sogno e
realtà, opera e ambizione, verità e utopia. Al contempo, l’archetipo del corpo incrocia
motivi floreali, arpeggi botanici, flussi verdi che digeriscono il colore espressivo, le
campiture monolitiche, la liquidità a macchie. L’approdo orientale vive, invece,
attraverso il paesaggio impossibile e la rottura prospettica, nel galleggiamento fisico tra
botanica e lampi cromatici…”
Una mostra che spazia tra formati diseguali e immagini di calibrata ambiguità
semantica. Lì dentro vedi corpi meditativi e gesti elementari, false decorazioni,
incursioni endoscopiche… vedi mondi che si fondono assieme lungo le monocromie dei
fondali… vedi dissolvenze, sovrimpressioni, calibrature, liquidità… vedi mondi privati e
forme condivise, normalità eccezionali ed eccezioni che rompono la normalità…
Al centro dello sguardo ci sono sempre Uomo e Natura. Il corpo e la flora botanica
galleggiano nella dimensione visionaria del diario interiore. Le pagine bianche di un
ideale taccuino riguardano, infatti, le superfici utilizzate: e lì sopra prende forma lo
sguardo “biologico” dell’artista, fatto di attenzioni al tipo di pigmenti e materiali, alle
reazioni chimiche, alle posture elementari dei soggetti, ai loro gesti universali, ai modi
figurativi che ricreano quel fatidico mistero chiamato essere umano.
Gianluca Marziani
13
marzo 2010
Andrea Silicati – Andropoceo
Dal 13 al 31 marzo 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA PORTFOLIO
Senigallia, Via Fagnani, 3, (Ancona)
Senigallia, Via Fagnani, 3, (Ancona)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10,30-12,30 /16,30-20
e domenica ore 18-20.
Vernissage
13 Marzo 2010, ore 18
Autore
Curatore