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La Suisse plurielle. la Svizzera e la migrazione
Mostra collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Suisse plurielle – la Svizzera e la migrazione
La storia della Svizzera è una storia della migrazione. L’esposizione «La Suisse
plurielle – la Svizzera e la migrazione» illustra in 36 fotografie di grande formato la
quotidianità della popolazione indigena e degli immigrati in tre città svizzere. Come
molti altri Paesi, la Svizzera è ed è sempre stata un Paese di emigrazione e
immigrazione. Con circa un quinto di immigrati, la Svizzera è attualmente uno dei tre
Paesi europei che conta la percentuale più alta di stranieri. Sia dal profilo economico
che sociopolitico non è più possibile immaginare la quotidianità svizzera senza la
migrazione. L’esposizione «La Suisse plurielle» mostra la Svizzera come è oggi: un
Paese moderno e cosmopolita al centro dell’Europa.
L’esposizione
L’esposizione «La Suisse plurielle» illustra in 36 fotografie la convivenza della popolazione
indigena e degli immigrati nelle tre città svizzere di Berna, Losanna e Lugano. Le immagini
mostrano che la storia della Svizzera è anche una storia della migrazione: ne è il riflesso
l’attuale pluralità della Svizzera.
Come molti altri Paesi, la Svizzera è ed è sempre stata un Paese di emigrazione e
immigrazione. Dopo le prime grandi migrazioni dei popoli, gli Svizzeri cercarono, per un
periodo temporaneo o duraturo, la loro fortuna all’estero: come mercenari nelle guerre di altri
Paesi e in seguito come artigiani e coloni in Europa e oltre oceano. Gli emigranti cercavano
condizioni di vita migliori di quelle che la Svizzera, un Paese montagnoso privo di importanti
materie prime, poteva offrire loro.
Nei decenni scorsi la Svizzera è diventata sempre più anche un Paese di immigrazione.
Sono venuti a stabilirsi in Svizzera non solo studiosi e filosofi, scrittori e imprenditori. La sua
stabilità politica e la Costituzione liberale hanno fatto del nostro Paese anche il rifugio di
minoranze religiose e di persone perseguitate per motivi politici. La tradizione umanitaria
della Svizzera, ancora attuale, poggia su queste fondamenta.
La prosperità economica degli ultimi tempi con i grandi progetti concernenti il traffico e le
imprese ha dato sostentamento a molti lavoratori stranieri. L’industrializzazione,
l’edificazione di un’infrastruttura moderna e lo sviluppo del settore dei servizi sono stati
possibili soltanto grazie all’immigrazione di manodopera estera. Dal 1847 l’immigrazione
supera numericamente l’emigrazione.
Attualmente la Svizzera, con circa il 20 per cento, si situa al terzo posto in Europa per il
numero di stranieri rispetto alla popolazione. Su 1,67 milioni di stranieri, un milione proviene
da Paesi europei. La manodopera estera contribuisce in maniera considerevole, con oltre un
quarto delle persone attive, all’alto valore aggiunto dell’economia svizzera. Il gruppo di
stranieri più numeroso proviene dall’Italia, seguito da persone originarie dell’Europa
sudorientale e del Portogallo. Attualmente la maggior parte dei nuovi immigrati proviene dalla
Germania.
La Svizzera è, per motivi storici, un Paese plurilingue e multiculturale con una vasta regione
germanofona nella Svizzera settentrionale, centrale e orientale, una regione francofona nella
Svizzera occidentale e una regione italofona a Sud delle Alpi. La quarta cultura svizzera è
quella retoromancia, nella regione sudorientale del Paese. Il concetto di Quinta Svizzera
designa il numero considerevole di cittadini che vivono all’estero, gli Svizzeri all’estero.
Questa pluralità è ulteriormente arricchita dalla popolazione straniera residente in Svizzera.
Ursula Markus ha fotografato la vita a Lugano, Edouard Reiben ha documentato la
quotidianità a Berna e Pierre-Antoine Grisoni ha osservato con la sua macchina fotografica
un quartiere di Losanna. Curatrice della mostra è la fotografa Katri Burri. Il Dipartimento
federale degli affari esteri allestisce questa esposizione in collaborazione con le ambasciate
svizzere in tutto il mondo.
L’esposizione si basa su una mostra, dallo stesso titolo, allestita tempo fa in Svizzera che
era stata realizzata dalla curatrice Katri Burri in collaborazione con il Forum politico della
Confederazione, il Forum svizzero per lo studio della migrazione e della popolazione
(Università di Neuchâtel), la Commissione federale della migrazione (CFM) e l’Ufficio
federale della migrazione (UFM).
Sapevate che …
…in Svizzera una persona su tre è un immigrato o un discendente di un immigrato? Queste
persone sono più di due milioni.
…attualmente in Svizzera un matrimonio su tre è binazionale? Ciò significa che ogni anno
sono contratti 15 000 matrimoni tra cittadini svizzeri e cittadini stranieri.
…nel 2007 più di un quarto dei bambini nati in Svizzera aveva una cittadinanza straniera?
…in Svizzera un quarto del volume complessivo del lavoro è svolto da stranieri? Si tratta di
circa due miliardi di ore all’anno.
…nel settore alberghiero svizzero un lavoratore su due è straniero? Queste persone sono
più di 100 000.
… uno Svizzero su 12 vive all’estero? Queste persone sono più di 500 000.
…nelle case per anziani e negli ospedali lavorano persone provenienti da quasi 100 nazioni
diverse?
…senza naturalizzazioni il numero degli Svizzeri sarebbe in calo già dal 1993?
La storia della Svizzera è una storia della migrazione. L’esposizione «La Suisse
plurielle – la Svizzera e la migrazione» illustra in 36 fotografie di grande formato la
quotidianità della popolazione indigena e degli immigrati in tre città svizzere. Come
molti altri Paesi, la Svizzera è ed è sempre stata un Paese di emigrazione e
immigrazione. Con circa un quinto di immigrati, la Svizzera è attualmente uno dei tre
Paesi europei che conta la percentuale più alta di stranieri. Sia dal profilo economico
che sociopolitico non è più possibile immaginare la quotidianità svizzera senza la
migrazione. L’esposizione «La Suisse plurielle» mostra la Svizzera come è oggi: un
Paese moderno e cosmopolita al centro dell’Europa.
L’esposizione
L’esposizione «La Suisse plurielle» illustra in 36 fotografie la convivenza della popolazione
indigena e degli immigrati nelle tre città svizzere di Berna, Losanna e Lugano. Le immagini
mostrano che la storia della Svizzera è anche una storia della migrazione: ne è il riflesso
l’attuale pluralità della Svizzera.
Come molti altri Paesi, la Svizzera è ed è sempre stata un Paese di emigrazione e
immigrazione. Dopo le prime grandi migrazioni dei popoli, gli Svizzeri cercarono, per un
periodo temporaneo o duraturo, la loro fortuna all’estero: come mercenari nelle guerre di altri
Paesi e in seguito come artigiani e coloni in Europa e oltre oceano. Gli emigranti cercavano
condizioni di vita migliori di quelle che la Svizzera, un Paese montagnoso privo di importanti
materie prime, poteva offrire loro.
Nei decenni scorsi la Svizzera è diventata sempre più anche un Paese di immigrazione.
Sono venuti a stabilirsi in Svizzera non solo studiosi e filosofi, scrittori e imprenditori. La sua
stabilità politica e la Costituzione liberale hanno fatto del nostro Paese anche il rifugio di
minoranze religiose e di persone perseguitate per motivi politici. La tradizione umanitaria
della Svizzera, ancora attuale, poggia su queste fondamenta.
La prosperità economica degli ultimi tempi con i grandi progetti concernenti il traffico e le
imprese ha dato sostentamento a molti lavoratori stranieri. L’industrializzazione,
l’edificazione di un’infrastruttura moderna e lo sviluppo del settore dei servizi sono stati
possibili soltanto grazie all’immigrazione di manodopera estera. Dal 1847 l’immigrazione
supera numericamente l’emigrazione.
Attualmente la Svizzera, con circa il 20 per cento, si situa al terzo posto in Europa per il
numero di stranieri rispetto alla popolazione. Su 1,67 milioni di stranieri, un milione proviene
da Paesi europei. La manodopera estera contribuisce in maniera considerevole, con oltre un
quarto delle persone attive, all’alto valore aggiunto dell’economia svizzera. Il gruppo di
stranieri più numeroso proviene dall’Italia, seguito da persone originarie dell’Europa
sudorientale e del Portogallo. Attualmente la maggior parte dei nuovi immigrati proviene dalla
Germania.
La Svizzera è, per motivi storici, un Paese plurilingue e multiculturale con una vasta regione
germanofona nella Svizzera settentrionale, centrale e orientale, una regione francofona nella
Svizzera occidentale e una regione italofona a Sud delle Alpi. La quarta cultura svizzera è
quella retoromancia, nella regione sudorientale del Paese. Il concetto di Quinta Svizzera
designa il numero considerevole di cittadini che vivono all’estero, gli Svizzeri all’estero.
Questa pluralità è ulteriormente arricchita dalla popolazione straniera residente in Svizzera.
Ursula Markus ha fotografato la vita a Lugano, Edouard Reiben ha documentato la
quotidianità a Berna e Pierre-Antoine Grisoni ha osservato con la sua macchina fotografica
un quartiere di Losanna. Curatrice della mostra è la fotografa Katri Burri. Il Dipartimento
federale degli affari esteri allestisce questa esposizione in collaborazione con le ambasciate
svizzere in tutto il mondo.
L’esposizione si basa su una mostra, dallo stesso titolo, allestita tempo fa in Svizzera che
era stata realizzata dalla curatrice Katri Burri in collaborazione con il Forum politico della
Confederazione, il Forum svizzero per lo studio della migrazione e della popolazione
(Università di Neuchâtel), la Commissione federale della migrazione (CFM) e l’Ufficio
federale della migrazione (UFM).
Sapevate che …
…in Svizzera una persona su tre è un immigrato o un discendente di un immigrato? Queste
persone sono più di due milioni.
…attualmente in Svizzera un matrimonio su tre è binazionale? Ciò significa che ogni anno
sono contratti 15 000 matrimoni tra cittadini svizzeri e cittadini stranieri.
…nel 2007 più di un quarto dei bambini nati in Svizzera aveva una cittadinanza straniera?
…in Svizzera un quarto del volume complessivo del lavoro è svolto da stranieri? Si tratta di
circa due miliardi di ore all’anno.
…nel settore alberghiero svizzero un lavoratore su due è straniero? Queste persone sono
più di 100 000.
… uno Svizzero su 12 vive all’estero? Queste persone sono più di 500 000.
…nelle case per anziani e negli ospedali lavorano persone provenienti da quasi 100 nazioni
diverse?
…senza naturalizzazioni il numero degli Svizzeri sarebbe in calo già dal 1993?
01
marzo 2010
La Suisse plurielle. la Svizzera e la migrazione
Dal primo al 30 marzo 2010
arte contemporanea
Location
BAGNI PUBBLICI
Torino, Via Agliè, 9, (Torino)
Torino, Via Agliè, 9, (Torino)
Orario di apertura
dalle 14.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì, o previo appuntamento telefonico
Vernissage
1 Marzo 2010, ore 19
Sito web
www.eda.admin.ch/genova