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Festival Città Impresa
Un grande incontro di idee e di esperienze, convocato non per “dissezionare” la crisi ma per ragionare sul come dare forza al domani, utilizzando il motore più potente che si conosca: la cultura. Questo è il terzo Festival Città Impresa che si svilupperà tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia-Giulia. I relatori saranno più di 300: Premi Nobel, economisti, politici, studiosi, imprenditori ma anche urbanisti, filosofi, artisti.
Comunicato stampa
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Un grande incontro di idee e di esperienze, convocato non per “dissezionare” la crisi ma per ragionare sul come dare forza al domani, utilizzando il motore più potente che si conosca: la cultura.
Questo è il terzo Festival Città Impresa che dal 21 al 25 aprile si svilupperà tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia-Giulia. I relatori saranno più di 300: Premi Nobel, economisti, politici, studiosi, imprenditori ma anche urbanisti, filosofi, artisti.
Tutti a ragionare intorno ad uno slogan: “La cultura ci fa ricchi”, dove la cultura non è solo quella legata alle arti e la ricchezza ha certo un significato personale, di accrescimento individuale, ma anche economico e naturalmente sociale.
Sullo sfondo del Festival un obiettivo di rilievo: dare ulteriore sostanza alla proposta di fare dell’intero Nordest la Capitale Europea della Cultura, manifestazione di enorme prestigio che nel 2019 spetterà all’Italia. All’appuntamento il Triveneto intende presentarsi come realtà unica, forte di città d’arte note nel mondo ma anche di un tessuto esteso di realtà “minori” davvero significative (basti pensare alle oltre 4 mila ville venete) e sopratutto da attori culturali attivi, diffusi e di prestigio internazionale, ma anche con un tessuto di imprese innovative che della cultura scientifica, del design, della eco compatibilità e della comunicazione fanno i loro principali strumenti di battaglia competitiva nei mercati mondiali.
Ad ospitare gli eventi del Festival 2010 saranno Rovereto (tema: La cultura della sostenibilità – scienza ed impresa si incontrano nella Nuova Manifattura), Schio (L’economia delle idee), i Comuni del Camposampierese (Le reti della conoscenza e della comunicazione), Asolo e Montebelluna (Il design come fattore competitivo), Vittorio Veneto (I nuovi spazi metropolitani), Maniago (Le nuove industrie culturali: fattore cinema), e Campoformido, Reana del Rojale e Tavagnacco (I nuovi Marco Polo. La cultura come fattore di dialogo e scambio tra i mercati ed i popoli tra oriente ed occidente). Con Nordesteuropa.it ed il Corriere della Sera, che ha ideato e gestisce il progetto, e i Comuni succitati, Festival delle Città Impresa 2010 vede la partecipazioni delle tre Regioni del Nordest e, in veste di media parteners, di Radio 24, Marsilio, Domus, Exibart, ADN Kronos.
Saranno un centinaio le organizzazioni, gli enti, le fondazioni e le associazioni che collaboreranno per la realizzazione del Festival. Dalla Fondazione March che con AIDP organizzeranno una serie di performance di artisti all’interno di alcune aziende del territorio, alle associazioni degli industriali, degli artigiani, dei commercianti e degli agricoltori che svilupperanno una rete di eventi dedicati alle tematiche specifiche della loro attività, alle business school del Nordest (Cuoa e Mib), alle università di Padova, Iuav, Trento e Trieste, ai centri di ricerca come Area Science Park dei Trieste, ad associazioni culturali del territorio come Vicino/Lontano di Udine e Comodamente di Vittorio Veneto. Non si tratterà quindi solo di un Festival che metterà i territori in rete, ma di una vera e propria rete di soggetti che sarà protagonista del Festival, che avrà il supporto fondamentale di qualche centinaio di aziende del territorio che lo sosterranno.
Il Festival, infatti, tanto per citare un ulteriore esempio, sarà gemellato con Il Far East Film Festival di Udine, la più importante manifestazione europea dedicata al cinema orientale, che si svolgerà proprio in quei giorni nella città friulana.
Troppo lungo citare tutte le personalità ed i temi che saranno sviscerati nelle cinque giornate di lavoro. Alcuni nomi però danno il segno del livello di questo Festival, da Jaques Attali, uno dei padri della nuova Europa allargata, a Chris Anderson, direttore di Wired, una delle testate più sensibili ai temi dell’innovazione come fattore competitivo e distintivo, a Michael Spence, Nobel per l’economia 2001, a Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, ad Alessandro Profumo, ad di Unicredit, a Marco Muller direttore del Festival del Cinema di Venezia.
Hanno dato la conferma della loro partecipazione anche il giornalista e scrittore Federico Rampini, il Presidente della Triennale di Milano Davide Rampello, l’imprenditore Brunello Cucinelli, il regista Carlo Mazzacurati, Michelangelo Pistoletto e molti altri.
Il Festival ospiterà tra gli altri un grande narratore, spesso critico di queste terre, l’attore Marco Paolini che proprio in queste settimane è impegnato nella stesura di un testo originale che presenterà in anteprima assoluta in quattro città legate al Festival delle Città Impresa.
A monte del Festival c’è la constatazione che l’accelerazione dei tempi e delle situazioni è tale che ciò su cui oggi stiamo riflettendo, i modelli che stiamo mettendo a punto, sono già vecchi. Superati da quello che la crisi ha significato, dall’essere immersi e non più solo contigui a nuovi mondi in espansione a due cifre.
In tutto questo il Nordest sta velocemente cambiando faccia. Riposizionandosi come rinnovato laboratorio del nuovo nel Vecchio Continente. Trovando la linfa del cambiamento proprio nella specificità culturale. Cultura del lavoro, cultura d’impresa, cultura sociale. Cultura valore individuale che si confina bene collettivo.
“Il nostro – afferma il direttore della manifestazione, Filiberto Zovico - sarà un Festival per capire e anticipare le trasformazioni, per riflettere sul futuro. Ad esserne protagonisti sono i centri urbani, capoluoghi simbolo della trasformazione industriale avvenuta negli scorsi decenni e oggi modelli rappresentativi di un sistema in costante movimento perché luogo di sperimentazione, assieme alle città simbolo della vita culturale.
E’ questo la specificità, ed il senso, del nostro Festival: un pensatoio pubblico, sede di confronto di esperienze diverse per tornare a riflettere sui temi legati alle trasformazioni del tessuto economico e sulla rivoluzione del rapporto città-impresa, che con l’affermarsi di una economia della conoscenza e dei servizi, sta imponendo un cambio di paradigma nel modo di pensare, di produrre”. Un pensatoio finalizzato a portare un concreto contributo di idee al mondo delle imprese ed ai territori che partecipano, i quali troveranno nel Festival l’occasione per delineare nuove strategie di sviluppo.
Come per lo scorso anno il Festival delle Città Impresa assegnerà un Premio a 70 aziende, 10 per ognuna delle città-impresa nelle quali si svolgerà l’evento. Verranno individuate e premiate quelle aziende o associazioni che si saranno contraddistinte per la capacità di “generare cultura” attraverso scelte o processi innovativi.
Il Festival, inoltre, erogherà delle Borse di studio per quegli studenti universitari che vorranno seguire e approfondire alcuni argomenti sviluppati dal programma. Grazie a questo intervento ben 250 studenti potranno godere dell’ospitalità all’interno di una sede, a scelta, della manifestazione e avranno a disposizione un servizio di tutoraggio per migliorare l’accesso ai contenuti delle relazioni.
Questo è il terzo Festival Città Impresa che dal 21 al 25 aprile si svilupperà tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia-Giulia. I relatori saranno più di 300: Premi Nobel, economisti, politici, studiosi, imprenditori ma anche urbanisti, filosofi, artisti.
Tutti a ragionare intorno ad uno slogan: “La cultura ci fa ricchi”, dove la cultura non è solo quella legata alle arti e la ricchezza ha certo un significato personale, di accrescimento individuale, ma anche economico e naturalmente sociale.
Sullo sfondo del Festival un obiettivo di rilievo: dare ulteriore sostanza alla proposta di fare dell’intero Nordest la Capitale Europea della Cultura, manifestazione di enorme prestigio che nel 2019 spetterà all’Italia. All’appuntamento il Triveneto intende presentarsi come realtà unica, forte di città d’arte note nel mondo ma anche di un tessuto esteso di realtà “minori” davvero significative (basti pensare alle oltre 4 mila ville venete) e sopratutto da attori culturali attivi, diffusi e di prestigio internazionale, ma anche con un tessuto di imprese innovative che della cultura scientifica, del design, della eco compatibilità e della comunicazione fanno i loro principali strumenti di battaglia competitiva nei mercati mondiali.
Ad ospitare gli eventi del Festival 2010 saranno Rovereto (tema: La cultura della sostenibilità – scienza ed impresa si incontrano nella Nuova Manifattura), Schio (L’economia delle idee), i Comuni del Camposampierese (Le reti della conoscenza e della comunicazione), Asolo e Montebelluna (Il design come fattore competitivo), Vittorio Veneto (I nuovi spazi metropolitani), Maniago (Le nuove industrie culturali: fattore cinema), e Campoformido, Reana del Rojale e Tavagnacco (I nuovi Marco Polo. La cultura come fattore di dialogo e scambio tra i mercati ed i popoli tra oriente ed occidente). Con Nordesteuropa.it ed il Corriere della Sera, che ha ideato e gestisce il progetto, e i Comuni succitati, Festival delle Città Impresa 2010 vede la partecipazioni delle tre Regioni del Nordest e, in veste di media parteners, di Radio 24, Marsilio, Domus, Exibart, ADN Kronos.
Saranno un centinaio le organizzazioni, gli enti, le fondazioni e le associazioni che collaboreranno per la realizzazione del Festival. Dalla Fondazione March che con AIDP organizzeranno una serie di performance di artisti all’interno di alcune aziende del territorio, alle associazioni degli industriali, degli artigiani, dei commercianti e degli agricoltori che svilupperanno una rete di eventi dedicati alle tematiche specifiche della loro attività, alle business school del Nordest (Cuoa e Mib), alle università di Padova, Iuav, Trento e Trieste, ai centri di ricerca come Area Science Park dei Trieste, ad associazioni culturali del territorio come Vicino/Lontano di Udine e Comodamente di Vittorio Veneto. Non si tratterà quindi solo di un Festival che metterà i territori in rete, ma di una vera e propria rete di soggetti che sarà protagonista del Festival, che avrà il supporto fondamentale di qualche centinaio di aziende del territorio che lo sosterranno.
Il Festival, infatti, tanto per citare un ulteriore esempio, sarà gemellato con Il Far East Film Festival di Udine, la più importante manifestazione europea dedicata al cinema orientale, che si svolgerà proprio in quei giorni nella città friulana.
Troppo lungo citare tutte le personalità ed i temi che saranno sviscerati nelle cinque giornate di lavoro. Alcuni nomi però danno il segno del livello di questo Festival, da Jaques Attali, uno dei padri della nuova Europa allargata, a Chris Anderson, direttore di Wired, una delle testate più sensibili ai temi dell’innovazione come fattore competitivo e distintivo, a Michael Spence, Nobel per l’economia 2001, a Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, ad Alessandro Profumo, ad di Unicredit, a Marco Muller direttore del Festival del Cinema di Venezia.
Hanno dato la conferma della loro partecipazione anche il giornalista e scrittore Federico Rampini, il Presidente della Triennale di Milano Davide Rampello, l’imprenditore Brunello Cucinelli, il regista Carlo Mazzacurati, Michelangelo Pistoletto e molti altri.
Il Festival ospiterà tra gli altri un grande narratore, spesso critico di queste terre, l’attore Marco Paolini che proprio in queste settimane è impegnato nella stesura di un testo originale che presenterà in anteprima assoluta in quattro città legate al Festival delle Città Impresa.
A monte del Festival c’è la constatazione che l’accelerazione dei tempi e delle situazioni è tale che ciò su cui oggi stiamo riflettendo, i modelli che stiamo mettendo a punto, sono già vecchi. Superati da quello che la crisi ha significato, dall’essere immersi e non più solo contigui a nuovi mondi in espansione a due cifre.
In tutto questo il Nordest sta velocemente cambiando faccia. Riposizionandosi come rinnovato laboratorio del nuovo nel Vecchio Continente. Trovando la linfa del cambiamento proprio nella specificità culturale. Cultura del lavoro, cultura d’impresa, cultura sociale. Cultura valore individuale che si confina bene collettivo.
“Il nostro – afferma il direttore della manifestazione, Filiberto Zovico - sarà un Festival per capire e anticipare le trasformazioni, per riflettere sul futuro. Ad esserne protagonisti sono i centri urbani, capoluoghi simbolo della trasformazione industriale avvenuta negli scorsi decenni e oggi modelli rappresentativi di un sistema in costante movimento perché luogo di sperimentazione, assieme alle città simbolo della vita culturale.
E’ questo la specificità, ed il senso, del nostro Festival: un pensatoio pubblico, sede di confronto di esperienze diverse per tornare a riflettere sui temi legati alle trasformazioni del tessuto economico e sulla rivoluzione del rapporto città-impresa, che con l’affermarsi di una economia della conoscenza e dei servizi, sta imponendo un cambio di paradigma nel modo di pensare, di produrre”. Un pensatoio finalizzato a portare un concreto contributo di idee al mondo delle imprese ed ai territori che partecipano, i quali troveranno nel Festival l’occasione per delineare nuove strategie di sviluppo.
Come per lo scorso anno il Festival delle Città Impresa assegnerà un Premio a 70 aziende, 10 per ognuna delle città-impresa nelle quali si svolgerà l’evento. Verranno individuate e premiate quelle aziende o associazioni che si saranno contraddistinte per la capacità di “generare cultura” attraverso scelte o processi innovativi.
Il Festival, inoltre, erogherà delle Borse di studio per quegli studenti universitari che vorranno seguire e approfondire alcuni argomenti sviluppati dal programma. Grazie a questo intervento ben 250 studenti potranno godere dell’ospitalità all’interno di una sede, a scelta, della manifestazione e avranno a disposizione un servizio di tutoraggio per migliorare l’accesso ai contenuti delle relazioni.
21
aprile 2010
Festival Città Impresa
Dal 21 al 25 aprile 2010
incontro - conferenza
serata - evento
serata - evento
Location
EX MANIFATTURA TABACCHI
Rovereto, Piazza Manifattura, 1, (Trento)
Rovereto, Piazza Manifattura, 1, (Trento)
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI