Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Trame Attive
In mostra, una ventina di dipinti di G. Bonilauri, A. Braglia, G. Cacciatore, G. Di Frenna, G. Magnani e F.A. Zambuto, artisti diversi per stile e linguaggio, ma impegnati a scandagliare le trame della materia e del colore, tra fedeltà alla forma e visione-astrazione del paesaggio contemporaneo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia presenta, dal 27 febbraio al 24 marzo 2010, le ricerche degli artisti dell’omonima associazione, i sei amici e soci che, da anni, animano lo spazio espositivo creando interessanti momenti di dialogo, confronto e riflessione.
In mostra, una ventina di dipinti ad olio, smalto ed acrilico di Giorgio Bonilauri, Attilio Braglia, Giuseppe Cacciatore, Gino Di Frenna, Giovanna Magnani e Francesco Andrea Zambuto, artisti diversi per stile e linguaggio, ma impegnati a scandagliare le trame della materia e del colore, tra fedeltà alla forma e visione-astrazione del paesaggio contemporaneo.
Come si legge nella presentazione di Chiara Serri, “Giorgio Bonilauri, lasciate da parte le figure femminili che avevano caratterizzato le sue precedenti ricerche, descrive i lunghi filari di viti della pianura emiliana attraverso colori forti e irreali che, se da un lato fanno da ponte tra queste nuove opere e le precedenti, dall’altro introducono lo spettatore ad un paesaggio “altro”, interiore e simbolico. Attilio Braglia presenta una selezione di opere tratte dalla serie Palio. Una ricerca caratterizzata da sintesi del movimento e definizione calligrafica del dettaglio, a volte in rilievo. Aumentando la profondità della scena, l’artista alimenta anche quella sottile illusione ottica che trova compimento nelle opere tridimensionali, quinte teatrali e allo stesso tempo teche della memoria. Giuseppe Cacciatore racconta la realtà attraverso la forma, intesa come sintesi di colore e di luce, di spazio e di tempo. Nelle sue composizioni geometriche, fatte di incastri e sovrapposizioni, di linee che si susseguono imperturbabili oltre la tela, il rigore dell’impaginato viene, infatti, moderato dall’uso delle sabbie e dei colori caldi, che ricordano le sue origini siciliane. Gino Di Frenna pare attratto da due polarità distinte: da un lato la suggestione geometrica di una ricognizione aerea dei territori dell’Etna, dall’altro la suggestione, tutta personale, data dalla riproduzione sul quadro di spazi e codici visivi astratti. Elementi che, sulla carta, si rivelano complementari ed integrati nella superficie della pittura, tra colori liquidi ed inserti al cellophane. Giovanna Magnani presenta, accanto alle figure femminili che paiono uscite dai castelli delle fiabe, anche una selezione di paesaggi onirici, frutto della sua più recente produzione. Campagne immerse nella nebbia e villaggi incantati, descritti attraverso un olio talmente morbido e vaporoso che riesce ad imbrigliare nella luce la polvere magica di ogni racconto. Francesco Andrea Zambuto, recuperando la tecnica pittorica rinascimentale, secondo la quale il colore veniva steso per velature successive, dipinge dal vero, dedicandosi soprattutto al genere della natura morta. Dal memento mori della Controriforma al mondo dell’infanzia, attraverso un iperrealismo moderato che dà corpo e sostanza a diversi giocattoli, spesso immersi in un chiarore surreale”.
La collettiva, che sarà inaugurata sabato 27 febbraio alle ore 17.00, sarà visitabile fino al 24 marzo 2010, il martedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato dalle 17.00 alle 19.30. Lunedì, giovedì e festivi aperto solo su appuntamento.
Giorgio Bonilauri vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore autodidatta, ha preso parte a tutte le iniziative proposte dalla Galleria 8,75, tra cui “Face to face” (Reggio Emilia, 2008-2009) e “Percorsi cromatici” (Reggio Emilia, 2009).
Attilio Braglia, nato a Velluciana di Carpineti, vive e lavora a Reggio Emilia. Dal 1985 si dedica esclusivamente alla pittura. Ha partecipato a diverse rassegne nazionali ed internazionali, ricevendo dal 1967 al 1977 oltre settanta primi premi.
Giuseppe Cacciatore, nato ad Agrigento, dal 1993 vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore autodidatta, dopo gli esordi figurativi dei primi anni Ottanta, si dedica soprattutto a ricerca astratta e trasfigurazione del reale.
Gino Di Frenna, nato a Portopalo di Capo Passero, vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore, vignettista e gallerista, ha preso parte ad esposizioni e fiere d’arte. Dal 2008 collabora con il giornale satirico “L'Asino”, diretto da Ro Marcenaro.
Giovanna Magnani nasce a Reggio Emilia, dove si diploma presso l’Istituto d’Arte Chierici. Dopo la prima personale del 1999, ha esposto a Reggio Emilia, Firenze, Bologna e Lignano Sabbiadoro. Ha inoltre illustrato diverse fiabe.
Francesco Andrea Zambuto, nato a Comiso, vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore e scultore, ha studiato all’Accademia di Belle Arti, partecipando ai restauri di Villa Petrosa a Noto. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private.
In mostra, una ventina di dipinti ad olio, smalto ed acrilico di Giorgio Bonilauri, Attilio Braglia, Giuseppe Cacciatore, Gino Di Frenna, Giovanna Magnani e Francesco Andrea Zambuto, artisti diversi per stile e linguaggio, ma impegnati a scandagliare le trame della materia e del colore, tra fedeltà alla forma e visione-astrazione del paesaggio contemporaneo.
Come si legge nella presentazione di Chiara Serri, “Giorgio Bonilauri, lasciate da parte le figure femminili che avevano caratterizzato le sue precedenti ricerche, descrive i lunghi filari di viti della pianura emiliana attraverso colori forti e irreali che, se da un lato fanno da ponte tra queste nuove opere e le precedenti, dall’altro introducono lo spettatore ad un paesaggio “altro”, interiore e simbolico. Attilio Braglia presenta una selezione di opere tratte dalla serie Palio. Una ricerca caratterizzata da sintesi del movimento e definizione calligrafica del dettaglio, a volte in rilievo. Aumentando la profondità della scena, l’artista alimenta anche quella sottile illusione ottica che trova compimento nelle opere tridimensionali, quinte teatrali e allo stesso tempo teche della memoria. Giuseppe Cacciatore racconta la realtà attraverso la forma, intesa come sintesi di colore e di luce, di spazio e di tempo. Nelle sue composizioni geometriche, fatte di incastri e sovrapposizioni, di linee che si susseguono imperturbabili oltre la tela, il rigore dell’impaginato viene, infatti, moderato dall’uso delle sabbie e dei colori caldi, che ricordano le sue origini siciliane. Gino Di Frenna pare attratto da due polarità distinte: da un lato la suggestione geometrica di una ricognizione aerea dei territori dell’Etna, dall’altro la suggestione, tutta personale, data dalla riproduzione sul quadro di spazi e codici visivi astratti. Elementi che, sulla carta, si rivelano complementari ed integrati nella superficie della pittura, tra colori liquidi ed inserti al cellophane. Giovanna Magnani presenta, accanto alle figure femminili che paiono uscite dai castelli delle fiabe, anche una selezione di paesaggi onirici, frutto della sua più recente produzione. Campagne immerse nella nebbia e villaggi incantati, descritti attraverso un olio talmente morbido e vaporoso che riesce ad imbrigliare nella luce la polvere magica di ogni racconto. Francesco Andrea Zambuto, recuperando la tecnica pittorica rinascimentale, secondo la quale il colore veniva steso per velature successive, dipinge dal vero, dedicandosi soprattutto al genere della natura morta. Dal memento mori della Controriforma al mondo dell’infanzia, attraverso un iperrealismo moderato che dà corpo e sostanza a diversi giocattoli, spesso immersi in un chiarore surreale”.
La collettiva, che sarà inaugurata sabato 27 febbraio alle ore 17.00, sarà visitabile fino al 24 marzo 2010, il martedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato dalle 17.00 alle 19.30. Lunedì, giovedì e festivi aperto solo su appuntamento.
Giorgio Bonilauri vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore autodidatta, ha preso parte a tutte le iniziative proposte dalla Galleria 8,75, tra cui “Face to face” (Reggio Emilia, 2008-2009) e “Percorsi cromatici” (Reggio Emilia, 2009).
Attilio Braglia, nato a Velluciana di Carpineti, vive e lavora a Reggio Emilia. Dal 1985 si dedica esclusivamente alla pittura. Ha partecipato a diverse rassegne nazionali ed internazionali, ricevendo dal 1967 al 1977 oltre settanta primi premi.
Giuseppe Cacciatore, nato ad Agrigento, dal 1993 vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore autodidatta, dopo gli esordi figurativi dei primi anni Ottanta, si dedica soprattutto a ricerca astratta e trasfigurazione del reale.
Gino Di Frenna, nato a Portopalo di Capo Passero, vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore, vignettista e gallerista, ha preso parte ad esposizioni e fiere d’arte. Dal 2008 collabora con il giornale satirico “L'Asino”, diretto da Ro Marcenaro.
Giovanna Magnani nasce a Reggio Emilia, dove si diploma presso l’Istituto d’Arte Chierici. Dopo la prima personale del 1999, ha esposto a Reggio Emilia, Firenze, Bologna e Lignano Sabbiadoro. Ha inoltre illustrato diverse fiabe.
Francesco Andrea Zambuto, nato a Comiso, vive e lavora a Reggio Emilia. Pittore e scultore, ha studiato all’Accademia di Belle Arti, partecipando ai restauri di Villa Petrosa a Noto. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private.
27
febbraio 2010
Trame Attive
Dal 27 febbraio al 24 marzo 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA
Reggio Nell'emilia, Corso Giuseppe Garibaldi, 4, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Corso Giuseppe Garibaldi, 4, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
Martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 17-19.30
Vernissage
27 Febbraio 2010, ore 17
Autore
Curatore