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Tonino Gottarelli – Tra ieri e oggi: un giorno con Gottarelli
Una mostra che ripercorre alcuni momenti importanti del suo lavoro, cercando di approfondire lo stretto legame che intercorre tra il suo mondo poetico e quello pittorico
Comunicato stampa
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Il secondo appuntamento che la Fondazione Gottarelli dedica in ricordo del suo fondatore è sabato 20 febbraio presso la Sala dell’Annunziata, Via F.lli Bandiera 17 ad Imola. La manifestazione si apre alle ore 10 con una mostra che ripercorre alcuni momenti importanti del suo lavoro, cercando di approfondire lo stretto legame che intercorre tra il suo mondo poetico e quello pittorico, a seguire alle ore 21 con la lettura di brani tratti dalle sue opere letterarie accompagnati da intermezzo musicale, immersi nella splendida cornice delle sue opere pittoriche. Sarà un viaggio lungo un giorno, o meglio dire: un giorno con Gottarelli.
La Fondazione Gottarelli vuol dare senso e spessore a questo giorno creando un messaggio in grado di trasportarci, per un giorno soltanto, in compagnia di Tonino Gottarelli, nel suo affascinante mondo culturale ed artistico, in quella realtà importante ed eterna, perché oggi come ieri Gottarelli è con noi, e il suo linguaggio immediato ed atemporale è un itinerario spirituale che ci accompagna nell’arco delle nostre iniziative culturali.
Non è difficile avvicinare l’arte di Gottarelli, basta lasciarsi penetrare dal silenzio, dalla voglia di raccogliersi, dalla sete di conoscere e di esplorare il terreno della bellezza, percorrere assieme a lui le strade che faceva tutti i giorni sulle colline imolesi, soffermarsi, guardare dall’alto il panorama che si apre ai nostri occhi come ali di farfalla.
In Gottarelli incontriamo sia nell’opera poetica che in quella pittorica, quell’idealismo magico, spogliato di razionalità, dove fanno sfoggio i sentimenti. In Gottarelli poeta o pittore, troviamo tutti gli elementi dell’arte moderna: volontà, concentrazione, intensità nervosa, desiderio, esplosione. Egli, con tanta gentilezza, ha saputo creare una mite simbiosi fra questi elementi e spogliandosi di ogni astrattezza, proietta il tutto, in maniera trascendente sulla pagina o sulla nuda tela . Nell’opera il fascino viene assorbito dalla luce dell’ineffabile, da qualcosa che è fuori di noi in quanto irraggiungibile e da qualcosa che è dentro di noi in quanto conoscenza, memoria, passato. Siamo convinti che nel tempo reale, il tempo comune, ci avvicina al linguaggio poetico e visivo soltanto nella solitudine. Lo sguardo della solitudine lo troviamo nello stupore, nella meraviglia, nella interminabile cecità che è ancora visione, però una visione senza fine, una visione eterna. E dunque, soltanto là, nel chiuso mondo della sua solitudine, egli sapeva trovare ciò che ha lasciato il giorno prima. Non si stancava mai, andava incontro all’immediato, all’essenziale, andava ad incontrare il silenzio; il silenzio d’una cosa o di una parola. In pratica, ha vissuto la propria vita come se fosse un’opera d’arte, o al contrario ha vissuto l’arte come se fosse vita.
La lettura di alcuni brani tratti dalle sue opere letterarie è a cura di Enrico Vagnini, attore, registra, drammaturgo e sceneggiatore teatrale. Laureato in Lettere e Filosofia, ha un’esperienza pluriennale nei laboratori scolastici ed extra-scolastici. L’intermezzo musicale sarà eseguito da Fulvio Fiorio e Paola Tarabusi al flauto e da Micaela Tarabusi al pianoforte Solisti di chiara fama, svolgono un’intensa attività concertistica con diverse orchestre sinfoniche (A.M.E.R., I.R.O. di Ocksenhausen, Orch. Sinf. ”B.Marcello” di Teramo, “Primo Riccitelli” di Teramo, “Fondazione A. Toscanini” di Parma, “I Solisti del Baltico”, The Seasons of Moscow, I Virtuosi del Baltico, Atene Soloists, “Opera da camera di Venezia”), con alcune delle quali hanno preso parte a registrazioni per la RAI ed hanno inciso CD per Bongiovanni, collaborando anche in qualità di solisti con l’Orch. da Camera “Petrella” di Cesena, Orchestra di Stato della Lituania, Orch. Filarmonica Estense, Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev, Orchestra da Camera “Opera da Camera di Venezia”, EUCO –European Union Chamber Orchestra.
La Fondazione Gottarelli vuol dare senso e spessore a questo giorno creando un messaggio in grado di trasportarci, per un giorno soltanto, in compagnia di Tonino Gottarelli, nel suo affascinante mondo culturale ed artistico, in quella realtà importante ed eterna, perché oggi come ieri Gottarelli è con noi, e il suo linguaggio immediato ed atemporale è un itinerario spirituale che ci accompagna nell’arco delle nostre iniziative culturali.
Non è difficile avvicinare l’arte di Gottarelli, basta lasciarsi penetrare dal silenzio, dalla voglia di raccogliersi, dalla sete di conoscere e di esplorare il terreno della bellezza, percorrere assieme a lui le strade che faceva tutti i giorni sulle colline imolesi, soffermarsi, guardare dall’alto il panorama che si apre ai nostri occhi come ali di farfalla.
In Gottarelli incontriamo sia nell’opera poetica che in quella pittorica, quell’idealismo magico, spogliato di razionalità, dove fanno sfoggio i sentimenti. In Gottarelli poeta o pittore, troviamo tutti gli elementi dell’arte moderna: volontà, concentrazione, intensità nervosa, desiderio, esplosione. Egli, con tanta gentilezza, ha saputo creare una mite simbiosi fra questi elementi e spogliandosi di ogni astrattezza, proietta il tutto, in maniera trascendente sulla pagina o sulla nuda tela . Nell’opera il fascino viene assorbito dalla luce dell’ineffabile, da qualcosa che è fuori di noi in quanto irraggiungibile e da qualcosa che è dentro di noi in quanto conoscenza, memoria, passato. Siamo convinti che nel tempo reale, il tempo comune, ci avvicina al linguaggio poetico e visivo soltanto nella solitudine. Lo sguardo della solitudine lo troviamo nello stupore, nella meraviglia, nella interminabile cecità che è ancora visione, però una visione senza fine, una visione eterna. E dunque, soltanto là, nel chiuso mondo della sua solitudine, egli sapeva trovare ciò che ha lasciato il giorno prima. Non si stancava mai, andava incontro all’immediato, all’essenziale, andava ad incontrare il silenzio; il silenzio d’una cosa o di una parola. In pratica, ha vissuto la propria vita come se fosse un’opera d’arte, o al contrario ha vissuto l’arte come se fosse vita.
La lettura di alcuni brani tratti dalle sue opere letterarie è a cura di Enrico Vagnini, attore, registra, drammaturgo e sceneggiatore teatrale. Laureato in Lettere e Filosofia, ha un’esperienza pluriennale nei laboratori scolastici ed extra-scolastici. L’intermezzo musicale sarà eseguito da Fulvio Fiorio e Paola Tarabusi al flauto e da Micaela Tarabusi al pianoforte Solisti di chiara fama, svolgono un’intensa attività concertistica con diverse orchestre sinfoniche (A.M.E.R., I.R.O. di Ocksenhausen, Orch. Sinf. ”B.Marcello” di Teramo, “Primo Riccitelli” di Teramo, “Fondazione A. Toscanini” di Parma, “I Solisti del Baltico”, The Seasons of Moscow, I Virtuosi del Baltico, Atene Soloists, “Opera da camera di Venezia”), con alcune delle quali hanno preso parte a registrazioni per la RAI ed hanno inciso CD per Bongiovanni, collaborando anche in qualità di solisti con l’Orch. da Camera “Petrella” di Cesena, Orchestra di Stato della Lituania, Orch. Filarmonica Estense, Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev, Orchestra da Camera “Opera da Camera di Venezia”, EUCO –European Union Chamber Orchestra.
20
febbraio 2010
Tonino Gottarelli – Tra ieri e oggi: un giorno con Gottarelli
20 febbraio 2010
incontro - conferenza
serata - evento
serata - evento
Location
FONDAZIONE CENTRO STUDI TONINO GOTTARELLI
Imola, Viale Caterina Sforza, 13, (Bologna)
Imola, Viale Caterina Sforza, 13, (Bologna)
Orario di apertura
ore 9.30/12.30 – 15.30/22.30
Vernissage
20 Febbraio 2010, ore 10
Autore